Tuesday, January 31, 2006

tornare da fuori e trovare una casa


sono molto legato a questa casa di bologna.
in realtà so che questo dipende terribilmente dal ruolo di una persona come mari, che sa ben mediare coi caratteri difficili di tutti noi, che ha un ottimo umorismo, e che si fa voler bene. la ammiro molto, perchè vedo che sta costruendo bene la sua vita, e mi spiace che presto ci allontaneremo in case diverse, ma sono felice di saperla con chicco, per loro è come iniziare un nuovo ed importante percorso di adulti.
tempo fa i miei primi anni a bologna sono stati negativi quanto complessi, ho sfiorato la depressione, il rincoglionimento, e il tracollo assoluto. in realtà nelle nostre vite studentesche uno gira e si trova spesso a viaggiare per raggiungere gli amici, a vedere concerti, spettacoli teatrali, mostre, a sbronzarsi in giro per i bar, a frequentare le lezioni, ma la base di tutto il suo movimento resta la casa, nella quale alla fine si torna a dormire, o si studia per gli esami, o jeanpaul si porta les femmes. se non mi sentissi bene tra le mura domestiche silenziose e appartate allora non potrei godermi tutto il resto. e mentre la mia casa si prepara all'ennesima rivoluzione col cambio di qaulche inquilina, ripenso a questo anno e mezzo trascorso insieme, pieno di situazioni belle e brutte, ma senza dubbio positivo.
penso alla festa a sorpresa di compleanno che mi hanno organizzato a maggio, alle litigate perchè ogni cosa ambigua o poco chiara diventasse buona, ai momenti di stress nei quali ti trema la voce da quanto stai per piangere, ai colloqui di lavoro andati male e dei quali ho reso partecipi tutti, alle persone deludenti che hanno incrociato la nostra trasparenza, alle cene finite alle 5 del mattino senza riuscire a lavare i piatti dall'elevato tasso alcoolico, ai pacchi arrivati dalla sardegna e divisi come fossimo parenti, alle risate per cose piccole e infantili, al tempo trascorso spostando mobili per rendere più belle le stanze, alle bollette che non arrivavano mai, alle raccomandate ritirate per gli altri, alle incomprensioni, alle giornate di sole estivo, alle colazioni col caffé avanzato il giorno prima, alle camomille prima di andare a dormire, ai thé per dimenticarci un pomeriggio di studio o di nervosismo, ai film per ingannare la noia, agli autobus presi insieme per arrivare in centro.
c'è sempre stato un bel gusto nello stare insieme, un'attesa magica per una ricetta pronta, per un vino stagionato bene, per un mirto potente, per un sorriso, per un'incazzatura clamorosa, per una tazzina rotta.
mi mancherà tutto ciò, ne ho un ricordo grande già dentro di me, mi è stato utile e mi ha dato delle emozioni sincere.
un abbraccio forte dunque, davvero a tutte voi, siete delle bellissime compagne di avventura, ma soprattutto delle incredibili donne, e questo non è da tutte.

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