Thursday, September 29, 2011

non è possibile.

non era normale la tua bellezza
perché uno non riesce a fare la propria vita,
a svegliarsi sereno la mattina
a parlare, fare cose, lavorare,
se tu sei cosi bella.
non ci si riesce,
e non ci si raccapezza mai,
poi.

blindsided

Wednesday, September 28, 2011

precedenza


che bello quel momento che precede tutto
e con la bici in andrea costa non mi pesa pedalare
mentre aspetto di capire.

con l'incertezza rispondo alle domande
e la fila in ospedale non è cosi lunga
sorrido perfino, allo sportello del CUP.

che bello quel momento
in cui non so nemmeno in che letto dormi
se hai su un lato preferito
e che odore hanno le tue lenzuola
e che odore hai tu la mattina
e come stai coi capelli raccolti
e se li raccogli, i capelli.

che bello questo momento
che viene sempre prima delle bugie
dei litigi
dei distacchi
delle verità mancate
delle opportunità offerte
delle idee concretizzate
dei sacrifici rinfacciati.

il momento unico
in cui ti conviene fare memoria,
che poi ci si dimentica di corsa
quando si fanno i conti con quello che è stato.

un momento soltanto
che è prima di tutto e tutto annulla
e si lascerà dimenticare
quando per la testa avrai solo cattiveria
e non ti danno emozione nemmeno i nuovi infissi della casa che abitavi.

come fosse un urlo allungato hai distrutto tutto quanto
pure l'amore per un infisso nuovo,
e sai quanto ci tenevo
alle cose che impediscono di sentire gli altri.

Monday, September 26, 2011

hai presente quel fiore
dentro la finestra di una casa di amsterdam
che sembrava finto
che sembrava respirasse meglio da dentro quella casa di amsterdam
li dove cercavamo di mangiarci un hamburger
un pò sfatti ed un poco svaporati
eppure avevamo presente quel fiore
perché un fiore se è un fiore non lo dimentichi mai anche da sfatto.
un fiore se merita lo tieni sempre in considerazione
e non vorresti mai calpestarlo né inaridirlo.
di un fiore hai sempre rispetto
e lo guardi e lo riguardi come se fosse sempre lo stesso
e nulla l'avesse rovinato.
di un fiore ti ricordi il colore
il davanzale
la finestra forse
la via perfino
il mercato in cui l'hai raccolto
o la città che lo contiene.
di un fiore alla fine ricordi tutto tranne il fiore stesso
ma a volte basta solo l'atmosfera,
per volere bene a qualcosa che non sia solamente un fiore.

Wednesday, September 21, 2011

ritorni

ritorno dove sei
dopo imprecisati chilometri
e un viaggio iniziato all'alba.
quando arrivo attraverso la strada
con una giacca nuova
a Bologna è un inverno appena più accogliente che a Parigi
e mi accogli tu che finisci di lavorare
con indosso un camice bianco
che sembri quasi un'idea più che una persona:
ti sta bene anche un camice bianco, pensa tu.

ritorno dove sei
a volte
che la strada è sempre fredda
manca di particolari
come fosse interrotta
e spesso ci sono lavori in corso.

ritorno dove sei
e tu non ci sei
ritorno dove so che tu non ci sei
e ci ho messo una vita a capire che non ci saresti stata mai più
ci ho messo una vita a toglierti quel camice
e spingerti in basso
dove non si sente nulla se si soffre
dove non si urla più e tutto è finito
ed è finito ogni giorno
lentamente
come nella peggiore delle storie a cui si penserà da ora
da ieri
da sempre.

ritorno dove eri
e ritorno a quello che sono stato
a quello che posso essere
con il maggiore impegno possibile
con tutto l'impegno che si può concedere alle cose che ne chiedono.

di tanto in tanto.

di tanto in tanto
mi sembra di sentirlo
quando magari percorro una strada diversa che non prendo da tempo
e mi sembra di sentirlo
quel profumo che non ricordo quale fosse
quel sorriso che non ricordo quando uscisse
quella mano cosi attenta
che mi tiene,
e quel battito appuntito.

di tanto in tanto
mi sembra di sentirne, di cose
ma poi menomale continuo a camminare
e va meglio.

va meglio, grazie.

Monday, September 19, 2011

murakami haruki.


nei sogni cominciano le responsabilità
e i desideri
i percorsi
le scie che arrivano dentro
gli incroci che portano al centro
gli obiettivi delle giornate autunnali
le foglie che invadono le strade.
nei sogni cominciano le responsabilità
e i dettagli si compongono come un puzzle
si distinguono come colori
si inondano come fiumi.
nei sogni cominciano le responsabilità
e non nei risvegli
nemmeno nelle veglie
neppure dalle sveglie
neanche nelle notti lunghe.
si comincia con i sogni
si parte dai sogni
che a volte le realtà sono prive di scelte
sono bugiarde ed anche vigliacche
sono troppo spensierate
per succedere nei sogni
per avere credito nei sogni
per aver creduto nei sogni
per trainarci negli altri sogni.

Sunday, September 18, 2011

!50

forse ha ragione Paolo quando dice che !50 è stato solo un sogno.
forse ha ragione Bimbo che esce dalla mia casa verso le 17 e di !50 abbiamo parlato di continuo, senza nemmeno accorgercene, ed anzi ci siamo contenuti per non dispiacerci troppo che sia finita cosi.
forse hanno ragione Chicco e Marinella quando mi dicono che ho avuto una grande fortuna, ma a quello c'ero arrivato anche da solo.
ed è allora che guardo all'indietro l'anno verticale che avevo passato fino a quel momento e ci penso.
ma poi ad averne sogni così,
ad averne ma ogni sera,
ad averne ogni minuto in cui si ha sonno,
ad averne ogni minuto in cui si ha voglia di dormire e si deve restare svegli,
ad averne ogni secondo, ad averne sogni così in ogni sogno possibile.
ad averne,
al non avere incubi,
al restare addormentati con leggerezza sognando che tutto sia cosi
come quello che per un attimo ci è stato dato e ci ha tolto soltanto il finale necessario
di quanto abbiamo vissuto.

Sunday, September 11, 2011

skinny love


who will love you?
who will fight?

Saturday, September 10, 2011

ancora un dolore.


mi hanno detto che si è ucciso, a 51 anni.
che aveva il male di vivere, e nessuno lo sapeva, anzi pensavano che stesse meglio.
che sembrava stesse di nuovo bene, che martedi alla manifestazione era in forma.
ho scoperto che aveva un programma radio in lingua sarda, un programma che adesso è senza voce.
me lo ha detto internet, dopo che ieri mi è venuto in mente, dopo questi mesi estivi in sardegna in cui non lo avevo visto.
non mi ricordo di averlo visto, o forse si, per un attimo, solo per un brevissimo attimo.
dove c'era musica, mi ha detto Cristiano, c'era sempre lui, lo sapevi che arrivava, in qualche modo.
lo sapevamo tutti. mi sono ricordato, pochi minuti fa, di quanto gli piacesse la mia tesi, tanto che gliel'avevo stampata e regalata, prima che la pubblicassero.
ci teneva, a darmi una mano, forse anche lui ha avverato quel mio obiettivo.
mi raccomando, mi diceva, non dimenticarti, mi diceva, che è quello che ora mi impogno io con te. eppure mi resta cosi poco, forse sono perfino stato severo, e sbrigativo, e come tanti ti ho lasciato solo, o forse è questa vita in corsa che lascia soli, che fa morire soli, in un attimo, per il gesto di un attimo. forse sono stato severo, e stronzo, e scontroso, e coglione, perché pensavo di rivederti, PAOLO, e ora è tardi per pensare di sorriderti, e offrirti un caffé, e dirti ogni cosa.
ciao paolo, ciao soltanto, paolo.
ti ho ricordato ieri, per caso ma quando il caso è così crudele ferisce.
ti ho ricordato ieri per un secondo, e ti ricordo
oggi
da oggi.

Thursday, September 08, 2011

responsabilità.

nei sogni nascono le responsabilità. (kafka sulla spiaggia - murakami haruki)

Thursday, September 01, 2011

Archivieddo