Thursday, July 13, 2006

il GRUNGE? COME?


io sono suscettibile musicalmente. in tanti anni di discussioni con amici, nemici e vie di mezzo, una delle cose che ha più irritato me e le mie emorroidi è la parola GRUNGE:
una volta a bitti chiesi ad una tipa che musica ascoltava: mi rispose GRUNGE;
in un'intervista ai Finley, il cantante Pedro (???????) dice che prima aveva un gruppo GRUNGE
quando gli Alice in Chains si sono riuniti per questo nuovo tour hanno parlato di RITORNO DEL GRUNGE, neanche fosse partito.....bah
prendo in prestito un concetto ed un atteggiamento stilistico dal mio idolo Lester Bangs per dichiararvi che IL GRUNGE NON ESISTE.
mi volete convincere del contrario? fate pure!
esiste una scena punk rock di Seattle che negli anni 90 ha venduto molto, ma questo non c'entra nulla col Grunge.
quale sarebbe il disco capostipite del grunge?
Bleach dei Nirvana?
quello è Punk: è punk l'attitudine con la quale suonavano, il linguaggio, il pubblico che coinvolgevano eccetera.
il vestire grunge cosa sarebbe? indossare pantaloni sdruciti e tingersi i capelli: quello è punk, o forse è rock, ma non è grunge.
chi sono i gruppi grunge?
i SOUNDGARDEN? e perchè: così o c'è un motivo serio?
oppure gli ALICE IN CHAINS, che semplicemente facevano un rock acustico molto rilassato?
e i PEARL JAM? c'è ancora qualcuno che pensa che TEN sia un disco grunge? e NO CODE pure, o siccome invoca la fine dei codici è soltanto ROCK?
ricordate i MOTHER LOVE BONE?
e i MELVINS....han fatto un disco da poco....sarà GRUNGE o siccome siamo nel 2006 no?
e i NIRVANA acustici?
e i progetti paralleli, tipo BRAD, o MAD SEASON?
quando attacchi le chitarre sei grunge e quando non rompi le corde non lo sei?
forse la gente ha bisogno di etichette, di stili, di omologazione.
secondo me parliamo di scena rock, e basta.
ascolti il GRUNGE?...sai, il GRUNGE è il mio genere preferito, e non morirà mai! ma non si è detto già del ROCK e dello SKATEBOARDING? lo SKATE allora è GRUNGE?
io non lo ascolto, non così insomma, ma so cosa ascolto, almeno.
il GRUNGE non esiste, il GRUNGE è un confine in cui ci si rinchiude per capire ciò che non si capisce.
il GRUNGE è una molletta sulla quale si si appiccica tutto e che rovina l'abito.
infatti chiedete a Kurt Cobain se faceva GRUNGE.....chiedetelo a Chris Cornell.....e se Billy Corgan non fosse nato a Chicago sarebbe GRUNGE?
allora il GRUNGE è Seattle, non la musica di Seattle.
quando Grignani fece LA FABBRICA DI PLASTICA dissero che era un disco GRUNGE, e quando Daniele Silvestri nello stesso periodo mise le distorsioni nel ritornello di HOLD ME successe la stessa cosa.
santo dio, addirittura l'altro giorno mi han chiesto:
EHI, MI INDICHERESTI UN PO' DI GRUPPI DI GRUNGE ITALIANO?
di GRUNGE ITALIANO?
perfino io riuscirei a stare zitto....forse gli AFTERHOURS di ritorno dal tour americano (solo se han suonato a SEATTLE, ma sono troppo eleganti per sdrucirsi i pantaloni)....ehi, ho trovato l'artista GRUNGE:

MINO REITANO.......minoreitano, che non si sa stirare i pantaloni e che ha i denti storti.....più GRUNGE di così cosa vuoi?
puah.

Wednesday, July 12, 2006

vorrei che tu fossi qui.


dal sito del Corriere: CAMBRIDGE (Inghilterra) - Il fondatore dei Pink Floyd Syd Barrett, alla nascita Roger, è morto a 60 anni. Lo ha reso noto un portavoce anonimo dalla sua ex band, poi è giunta la conferma del fratello, che ha parlato di una morte serena a casa e ha annunciato un funerale in forma privata. Le cause del decesso sono legate secondo il sito della Bbc (manca ancora un comunicato ufficiale) al diabete, secondo altre fonti a un tumore. Barrett viveva in solitudine e isolamento da anni in una piccola casa della nativa Cambridge L'artista è stato uno dei fondatori, il primo cantante, chitarrista di punta, autore di pezzi e in definitva l'anima musicale nei primi anni della band. Dopo il primo album, The Piper at the Gates of Dawn (1967), lasciò il gruppo a causa anche dell'uso crescente di droghe e all'instabilità di comportamento, che lo classificavano come sofferente di malattie mentali vere e proprie. Negli anni '80 è stato curato nella clinica di Fulbourne, poi ha speso due anni in una struttura di accoglienza, prima di tornare nella natia Cambridge vicino a una sorella. Le ipotesi che circolano sono la schizofrenia e una forma di autismo.

dal blog di Ernesto Assante:
Aveva compiuto sessant’anni qualche mese fa, il 6 gennaio, ma il suo non era stato un compleanno festeggiato in grande stile, con pagine di giornali e interviste alle tv di mezzo mondo. No, Syd Barrett, il fondatore di una delle più leggendarie band della storia del rock, i Pink Floyd, aveva celebrato il compleanno come aveva festeggiato tutti gli altri da trent’anni a questa parte, con la sua famiglia, in privato, lontano mille miglia dal mondo del rock. Anzi, lontano dal mondo, perché Roger Keith Barrett, soprannominato Syd, aveva lasciato il mondo che noi conosciamo da moltissimo tempo, da quando i suoi personalissimi mostri avevano preso il sopravvento, da quando nella sua mente aveva aperto una porta che lo aveva portato altrove, lontano da qui.

Il primo grande "folle" della storia del rock se n’è andato in silenzio, venerdì scorso: "Syd è spirato molto serenamente un paio di giorni fa", ha annunciato laconicamente il fratello Alan, "I suoi funerali si svolgeranno in forma privata a cura della famiglia". Nessuna indicazione sulle cause del decesso; ritiratosi volontariamente da trent’anni in isolamento a Cambridge, dove era nato, il musicista oltre ai problemi mentali che lo avevano portato ad abbandonare ogni attività musicale, soffriva comunque da tempo di diabete. Lui non parlava più dei tempi dorati degli anni sessanta, l’ultima intervista vera e propria l’aveva rilasciata nel 1971, non si riconosceva più nel mistico cantore della psichedelia, nel musicista che aveva spalancato le porte rock ai suoni più inusitati e singolari, nel ragazzo bello e spericolato che aveva perso il controllo di se stesso usando l’LSD. Non rispondeva più nemmeno al suo soprannome Syd, ma solo al suo vero nome Roger, perché il passato per lui era veramente passato, sepolto, dimenticato.

Non aveva più incontrato i compagni d’un tempo, Roger Waters, Nick Mason e Rick Wright, con i quali aveva fondato nel 1965 i Pink Floyd, e nemmeno David Gilmour, che aveva preso il suo posto nella band e che aveva prodotto i suoi due album solisti, "Barrett" e "The Madcap Laughs", se non una volta, quando a sorpresa si presentò nello studio mentre il gruppo registrava "Shine on you crazy diamond", con uno spazzolino da denti in mano, ingrassato, totalmente rasato, "Nessuno di noi lo riconobbe", raccontò in seguito Rick Wright, "lui si sfregava i denti e saltava. David si mise a piangere. Fu terribile".

Non era sempre stato così, anzi. Suo padre era uno psicologo ed un appassionato di musica. Fu lui a spingere il giovane Syd verso la musica così nel 1965, a diciannove anni, il giovane Syd si unì ai Pink Floyd. L’arrivo di Barrett spostò gradualmente il baricentro della band dal blues alla psichedelia, dalle cover di r’n’b come facevano i Rolling Stones e gli Yardbirds alle composizioni originali, dove l’improvvisazione e la sperimentazione assumevano un ruolo sempre più importante. Nel 1967 la formazione incide il suo primo album, "The Piper at the gates of dawn", tutti i brani tranne uno portano la firma di Barrett, compresi quelli di maggior successo come i singoli "Arnold Layne" e "See Emily Play", o come "Astronomy Domine", destinata a diventare un "marchio di fabbrica" del nuovo suono psichedelico del gruppo, sempre più interessato ad allargare i confini del rock. Il disco porta il gruppo al successo ma Barrett inizia a perdere il controllo di se stesso, soprattutto a causa dell’uso frequente di droghe sintetiche, soprattutto Lsd. Il suo comportamento diventa imprevedibile, sul palco spesso si mette da una parte e suona costantemente solo un accordo o non suona affatto, in studio propone nuove canzoni ma non le suona mai due volte allo stesso modo rendendo difficile il lavoro per il resto della band. Dopo un disastroso tour americano viene chiamato nel gruppo David Gilmour, per sostenere le parti musicali di Barrett, ma la tensione tra Syd e gli altri componenti della band non tende a calare. Quindi la rottura. La leggenda vuole che il resto del gruppo, dovendo partire per un concerto a Southampton, una mattina del gennaio del 1968 non passò a prenderlo, lasciandolo a casa e che nelle settimane seguenti anche i tentativi di utilizzarlo ancora come autore per la band risultassero inutili. Nel marzo del 1968 i Floyd annunciarono ufficialmente che Barrett non faceva più parte del gruppo.

Senza i Pink Floyd, ma con la loro collaborazione, Barrett continuò brevemente la sua attività musicale pubblicando due album nel 1970, "The Madcap Laughs", registrato tra il 1968 e il 1969, e "Barrett", registrato nei primi mesi del 1970. Un solo concerto, il 6 giugno del 1970, una trasmissione live alla Bbc nel febbraio del 1971, e poi nel 1972 tre giorni di registrazioni negli studi di Abbey Road per un nuovo album, che non vide mai la luce, quindi Barrett decise di smettere, tornò a Cambridge nella casa di sua madre e da allora non fu più Syd Barrett, ma solo Roger Keith Barrett, il musicista che un tempo toccò il cielo con un dito, che bruciò le sue ali volando troppo vicino al sole.

insomma.....un altro grande lutto, un altro vero ed enorme artista ci ha lasciati definitivamente.
buon riposo piccolo e instabile genio.

Monday, July 10, 2006

video meraviglioso: Perturbazione - Agosto


http://www.perturbazione.com/agosto.htm

in questo link è possibile guardare il video di una canzone molto carina di un gruppo torinese noto come PERTURBAZIONE. la canzone in questione è dell'album precedente all'ultimo CANZONI ALLO SPECCHIO, e pare abbia avuto un certo successo, ma io ne ero all'oscuro.
il gruppo non è chissacchè, almeno, a me non piace moltissimo...però questa loro "Opera" è veramente commovente nella sua semplicità e bellezza. buona visione e grazie a NAPO per avermi portato a questo brano.

allez les bleus allez les merdes







finalmente l'attesa è stata ripagata
finalmente un'ITALIA che ha giocato sofferto sudato e combattutto
finalmente abbiamo mandato a casa quegli odiosi tedeschi presi male ed i francesi fighettini
finalmente il signor beckenbauer si è tappato la bocca
finalmente una nottata di festeggiamenti senza gente del cavolo, ma solo tanta voglia di divertirsi
finalmente la coppa con noi ad alzarla e gli altri a piangerla a bordo campo
finalmente il delirio che volevamo vivere dopo anni di QUESTI SONO I CAMPIONI DELL'82 ma io nell'82 ero piccolo e non lo so!
è la vittoria di un grandissimo gruppo,
è la vittoria della squadra più vessata di tutte
DA SEMPRE.
e allora uscite dallo stadio voi sporchi detrattori invidiosi:
5 rigori coi controcazzi hanno superato quel deficiente di barthez,
quello che baciavano sulla stessa crapa pelata solo qualche anno fa.
eccoci qui col sorriso in faccia,
tutti,
nei supermercati e alle fermate degli autobus,
grazie all'unica cosa che in Italia ci fa scordare i problemi e le cose che non vanno:
un mondiale stratosferico
con noi primi
unici
vincitori
assoluti.
grazie.

Thursday, July 06, 2006

il genio di Leeds: Damien Hirst





dall'alto in basso:

in the name of the father
adam and eve
mother virgin

Tuesday, July 04, 2006

votazioni e referendum importanti.


vorrei votare STEFANO BINDINELLI perchè nel ristorante CANNE AL VENTO non abbassano l'aria condizionata,
e inoltre perchè mi hanno detto che quando balla vola,
e quindi sa volare e fluttua nel mondo,
ed ha fatto tanti sacrifici,
ma anche gli altri di AMICI hanno fatto tanti sacrifici,
ed io pure ma a me non mi hanno preso ad AMICI,
e poi lo voto perchè è bono,
e mi hanno detto che sono invidioso di lui,
e che comunque lui è bravo,
e ad AMICI è stato penalizzato perchè è sardo e c'è il razzismo,
invece siccome era bravo ora sta facendo...
sta facendo.....
dunque, sta facendo....
quella cosa di teatro....
come si chiama...
non la carmen....
tipo....
mi sa che ci sono ancora maria de filippi e maurizio costanzo che producono tutto.....
dunque......
boh....

Monday, July 03, 2006

CANNE AL VENTO ovvero IL RISPETTO NON SI IMPARA


il 30 giugno era il compleanno di mia madre...lei festeggia sempre di rado, in realtà stavolta ha detto: ho il pranzo con i colleghi, venite anche tu e tuo padre e mangiamo pesce alla grande. io purtroppo non sono mica GIGI SANNA quindi non ho 180mila euro da spendere in pesce, e ne mangio sempre di rado perchè onestamente non sono mulo a cucinarlo. quindi con le migliori intenzioni mi sono recato da CANNE AL VENTO, che ora si trova in zona badu 'e carros (la foto è precedente al cambio di luogo!). io a nuoro raramente vado a mangiare fuori, preferisco bere dentro, se fa caldo bere fuori, l'importante è che mi scendo quei 30 vini bianchi sennò non sto bene. insomma, ricordo che di CANNE AL VENTO parlò l'amico GPZ a proposito di una pizza "gorgonzola bottarga e radicchio" che avevo intenzione di provare nella mia vita, ma credo che non accadrà lì. come siamo entrati (eravamo in 20) la temperatura era di circa 10°, a causa di due condizionatori da €3-4000 che irroravano ghiaccio. mio padre viene da giorni di blocco alla schiena ed è in super cura, dunque con la cortesia che ci contraddistingue abbiamo chiesto al cameriere (quello alto coi capelli corti neri) di alzare appena la temperatura, lui ci ha subito riso in faccia dicendo che non è che poteva morire di caldo. la mia espressione è stata subito colta da mia madre, che sa quanto la vita bolognese mi abbia insegnato a non subire le innumerevoli teste di cazzo che popolano i negozi a nuoro (tra i migliori QUELLO CHE HA IL NEGOZIO TIM IN VIA ROMA). a quel punto mia madre, visibilmente sorpresa, ha chiamato la padrona, che tra l'altro è la madre di Stefano Bindinelli (seduto in un tavolo affianco al nostro da solo, perchè il successo ti isola), personaggio nuorese notissimo perchè è andato da maria de filippi a fare il ballerino ridicolo. dicevo, mia madre ha chiesto alla signora se si poteva aumentare la temperatura, e lei ha risposto che gli altri clienti (5 o 6) se ne sarebbero andati se SPEGNEVA l'aria. io allora sono intervenuto in modo pacato dicendole che volevamo solo che la temperatura venisse alzata un pò, e lei mi ha risposto che non era possibile. hanno dunque spento il climatizzatore per due minuti e poi, facendo gli svegli, l'hanno riacceso. è stato a quel punto che ho fatto alzare i miei lasciando lì i colleghi di mia madre, ma soprattutto lasciando il locale.
se ho capito bene riassumerei la cosa in questi termini:
1-DA CANNE AL VENTO HANNO SPESO 4MILA EURI PER CONDIZIONATORI FISSI. O VANNO A 10° GRADI O NO.
2-DA CANNE AL VENTO SE HAI FREDDO LO SUBISCI.
3-DA CANNE AL VENTO IL CAMERIERE ALTO E' UN IMBECILLE.
4-DA CANNE AL VENTO LA MADRE DI STEFANO BINDINELLI E' CONVINTA CHE IL FIGLIO SIA NUREYEV DUNQUE LO TIENE IN FRESCO.
5-DA CANNE AL VENTO PENSANO CHE A NUORO NON SI MANGI BENE DA NESSUN'ALTRA PARTE, QUINDI SE NOI SIAMO ANDATI DA PRANTEDDU C'ABBIAMO PERSO.....L'UNICA COSA E' CHE DA PRANTEDDU AVEVANO APPENA FATTO SEPPIE ARROSTO.
6-DA CANNE AL VENTO NON MI VEDRANNO PIU'.

campagna per il boicottaggio di "canne al vento": diventa anche tu un uomo vero o una donna vera alzandoti da un tavolo con un sorriso a 42 denti e tanta voglia di farti rispettare. e con lo stesso sorriso ricorda ai tuoi amici che: sono queste persone a rovinare i ristoratori nuoresi, da sempre noti per la cortesia e l'altissima qualità della loro cucina.

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