Friday, March 20, 2009

cose da ricordare di MP.

oggi ho scoperto che Melissa P e' ancora viva.
oggi ho scoperto che su WIKIPEDIA Melissa P risulta SCRITTRICE, e tra le cose che risulta non c'e' MERETRICE.
oggi ho scoperto che il libro di Melissa P ha venduto tipo 3 milioni di copie: pensa quante donne si sono servite di esso per godere finalmente della loro vita sessuale.
oggi ho scoperto che Melissa P aveva inviato, prima di questo successo editoriale, una sorta di bozza di 40 pagine affinche' le case editrici la visualizzassero per valutarne la pubblicabilita'.
e ora uno di quelli che l'ha ricevuta la vuole pubblicare ma Melissa P non vuole.
oggi ho scoperto che P sta per PANARIELLO non per PARTITOPRESO.
ne' per PUTTANA, direttamente.
oggi ho scoperto che Melissa P ha avuto diversi flirt famosi, tipo Martina Stella, solo che Martina Stella ora sputa sul suo ex Lapo, mentre non so su chi sputi Melissa P.
oggi ho scoperto che Melissa P ha scritto altri libri, uno e' addirittura un pamphlet.
oggi allora ho scoperto che Melissa P ha un blog dove scrive e ci aggiorna sul suo lavoro e parla anche in modo diretto usando termini come FICA, tipo che allora esisterebbe un pubblico di donne che si affidano a lei.
oggi ho scoperto che Melissa P e' ancora viva, e questo gia' mi dispiace moltissimo, certa gente e' artisticamente piu' appetibile se trapassa, ma lo dico per lei, io non sapevo che Melissa P esistesse ancora, per me era gia' stata resa appetibile dal trapasso.
oggi ho scoperto che su FLICKR non c'e' solo GG con le sue foto, ma anche Melissa P, con foto anche un attimo ose', tipo che si vede il seno, ma coi soldi del libro poteva rifarselo, che sembrano due pere secche.
oggi ho scoperto che in quella foto del seno un tipo ha scritto che e' un sogno proibito, mentre io la proibirei come sogno, come scrittrice, ed anche su FLICKR dovrebbero esserci regole piu' ferree.
oggi ho scoperto che Melissa P ha un contratto con Fazi fino al 2010, quindi se ho ben capito c'e' qualcuno che pensa che lei fara' qualcos'altro di buono oltre ad essersi concessa a mezza sicilia per poi raccontarcelo: chissa' quale sara' la sua prossima impresa, potrebbe fare una gangbang con 10000 uomini di tutte le razze e fare un dvd, magari col copione in una bella confezione Deluxe della Fazi.
oggi ho scoperto che quel film prodotto da Francesca Neri ha avuto successo ma Melissa P era presa male che non rispettassero l'originale.
oggi ho scoperto che io mi lamento della musica ma in italia fa cagare anche la letteratura: aggiungete a Melissa P un Soriga, un Baricco ed uno capisce miliardi di cose.
oggi ho riscoperto Melissa P amici, e se non fosse Venerdi stasera sarei andato a letto presto piu' triste, magari pensando a lei che tra poco finisce il nuovo romanzo.

Thursday, March 19, 2009

perche.

a volte me ne parli tu della morte, tu che mi ricordi che esiste, tu che ne hai consapevolezza, tu che non sogni solo la vita, mentre io vedo i colori e mi rabbuio nei gesti, tu che mi insegni "cosa conta davvero", come dicono gli ustmamo di buio. a volte me ne parlano gli altri, della morte, io che guardo la foto di marco nel portafoglio ogni volta che posso, io che cerco su facebook notizie di persone che forse non esistono, io che questi giorni sono rimasto prima impietrito e poi mi sono chiesto perche' e mi sono risposto ed ero gia' innervosito da tutto. ci si rassegna, a volte, alla fine. e uno si dice il solito mi dispiace. mi dispiace per i vostri ricordi, che ho sempre immaginato larghi ed a colori, ed ora mi sembrano vetri appannati quando sei in macchina e piove e non puoi piu' uscire. mi dispiace per la montagnetta che amavi, io che li ti ho visto una volta e per poco non mi davi due calci, mi dispiace che non sei rimasto per darmeli quei due calci nel culo che forse mi meritavo. mi dispiace per i nostri silenzi ogni volta che ricorderete, mi dispiace per tutte le cose condivise che ora sono sopratutto divise. mi dispiace per chi si dispiace perfino di piangere, perche' quando finiscon le lacrime tu non compari piu'. mi dispiace perche' quando tutto scende dal setaccio non ci sono piu' differenze di morte, restan domande e genitori che si chiederanno in eterno un perche' senza punto esclamativo.
mi dispiace che molti di voi siano tristi stasera, e li stringo piu' forte di ieri.

Thursday, March 12, 2009

from Paris to everywhere.

da questo osservatorio privilegiato che mi prestano di tanto in tanto i cugini (ma ci sono anche loro, sia ben chiaro!) soffro al solo pensiero del ritorno in italia.
credo si debba riflettere per prima cosa sulla felicita' propria, su quella che si vive all'interno delle mura domestiche da soli.
penso di non dover restare e di dovermi muovere.
penso si debba riflettere sulle opportunita' che si potrebbero avere altrove, 'non importa dove' direbbe qualcuno.
io a parigi vedo delle possibilita' che noi non avremo piu'.
inutile scherzare o moderare o non esagerare su questo.
il detto MA COMUNQUE SIAMO ITALIANI a me fa veramente ridere: quello che noi siamo e che siamo divenuti, e che forse in germe siamo sempre stati, a me fa vergognare.
io non ho viaggiato moltissimo, ma alcune cose le vedo, e sono anche molto evidenti.
vedo un cosmopolitismo reale che noi ci sogniamo, che si sognano tutti coloro che lo auspicano.
molti di coloro che parlano di crocevia culturale e non sono mai usciti dall'italia non sanno cosa significhi realmente stare dentro un autobus dove sono tutti gialli verdi blu fucsia marroni e tu sei bianco e sei eccezione e sei a disagio e ora fai il figo se ci riesci.
molti di coloro che ne parlano e tutti coloro che non lo vogliono sappiano che non ci arriveremo ed hanno dunque vinto i secondi questa battaglia inesistente per migliorarsi, e dunque finita.
le nostre menti italiane non hanno speranze e non hanno nemmeno una speranza soltanto.
si puo' auspicare il miglioramento del mondo, si puo' pensare che la vittoria di obama sia un segno ed ovvio che ne sono felice, ma per me e' solo nla consolazione che non dappertutto ci sara' il disagio di cui noi siamo primi promotori.
il disagio italiano, lo stato italiano, il razzismo italiano, la criminalita' italiana.
mi basta guardare da 7 gg i titoli di repubblica e del corriere per ravvisare, con la giusta distanza, che la nostra situazione nazionale e' un tracollo continuo prima di una devastante caduta che io non voglio vivere, non voglio esserci, non voglio nemmeno evitare, onestamente.
penso spesso, e non perche' ho visto PIRATI DEI CARAIBI 3, che da quella barca che affonda sotto i colpi di noi stessi, come se ci fossimo puntati contro i cannoni e le armi tutte, io voglio essere saltato in tempo.
vorrei salvarmi un po', perche' 30 anni in un mondo che mi ha fatto credere cose sbagliate li ho gia' passati, e non mi e' piaciuto.

Archivieddo