Thursday, March 19, 2009

perche.

a volte me ne parli tu della morte, tu che mi ricordi che esiste, tu che ne hai consapevolezza, tu che non sogni solo la vita, mentre io vedo i colori e mi rabbuio nei gesti, tu che mi insegni "cosa conta davvero", come dicono gli ustmamo di buio. a volte me ne parlano gli altri, della morte, io che guardo la foto di marco nel portafoglio ogni volta che posso, io che cerco su facebook notizie di persone che forse non esistono, io che questi giorni sono rimasto prima impietrito e poi mi sono chiesto perche' e mi sono risposto ed ero gia' innervosito da tutto. ci si rassegna, a volte, alla fine. e uno si dice il solito mi dispiace. mi dispiace per i vostri ricordi, che ho sempre immaginato larghi ed a colori, ed ora mi sembrano vetri appannati quando sei in macchina e piove e non puoi piu' uscire. mi dispiace per la montagnetta che amavi, io che li ti ho visto una volta e per poco non mi davi due calci, mi dispiace che non sei rimasto per darmeli quei due calci nel culo che forse mi meritavo. mi dispiace per i nostri silenzi ogni volta che ricorderete, mi dispiace per tutte le cose condivise che ora sono sopratutto divise. mi dispiace per chi si dispiace perfino di piangere, perche' quando finiscon le lacrime tu non compari piu'. mi dispiace perche' quando tutto scende dal setaccio non ci sono piu' differenze di morte, restan domande e genitori che si chiederanno in eterno un perche' senza punto esclamativo.
mi dispiace che molti di voi siano tristi stasera, e li stringo piu' forte di ieri.

1 comment:

Anonymous said...

...e anche io sto impietrita, e non capisco.
o forse mi ostino a non voler capire.
è tutto un pò troppo.
buio.

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