Sunday, June 27, 2010

CPMU


Stasera nella danza saresti stata
Discreta
Avresti socchiuso gli occhi
Guardato dove nessuno sapeva
Indossato una gonna diversa
E guidato tu al ritorno.

Salendo le scale avresti evitato la caduta
E offerto i movimenti a chi era indietro
Quindi provato un sorriso contenuto
E ballato con la tua luce sul palco.

Stasera mi avresti colpito
Come se ti avessi visto per la prima volta
Mi avresti evitato e magari capito
Cosi da indicarmi i prossimi passi.

E che esiste un modo unico di considerarti
Che esiste un tempo che inizia per poterti apprezzare
E un luogo soltanto in cui ti si possa trovare.

Sunday, June 20, 2010

il tempo in cui viviamo.


Il tempo in cui viviamo
e’ un cielo troppo basso per provarci
a stare in piedi.
Un dubbio difficile
che misconosce i propri luoghi
e li mischia come fossero ingredienti che non sanno amalgamarsi.
Un fiore senza gambo
raccolto e consegnato al tuo zerbino
sulla porta conosciuta che non chiude
o che mi hai chiuso.
E’ un legno che si ingrossa con la pioggia e sembra uguale,
una prova che funziona solo a volte
ed e’ svelto quel momento
in cui e’ finito.
Il tempo in cui viviamo non si controlla
ci annienta come il fuoco con la carta
ci toglie ogni ricordo e ci confonde
e se siamo pieni
non sappiamo di che cosa.
E’ un’allergia
che domini ogni tanto
e spesso fugge via e ti convinci che non torni
che dimentichi
fino a quando non riprende a impallidirti.
Il tempo in cui viviamo
e’ il dubbio che anche il buono non ti porti dove hai scelto
e’ un confronto sotto gli alberi degli altri
mentre i vostri son cespugli
e riti scaramantici incompiuti.
E’ un suono regolare che alle 6 interrompe un sogno
che era gia’ brutto
e allora e' uguale.
Il tempo in cui viviamo non ci scorre
non ci scopre
non si copre
ma trascorre
senza scuse e senza pause
se ne sbatte
e solo
ci abbatte.

Saturday, June 19, 2010

addio JOSE'


- "Guarderò la tua ombra se non vuoi che guardi te"
- "Voglio essere ovunque sia la mia ombra, se là saranno i tuoi occhi"".

Friday, June 11, 2010

stars in still water.


le cose commoventi io spesso le scordo,
non mi concentro,
le sottintendo,
le so
e mi fermo.
anche ora che l'afa mi ha asciugato come i panni che nonna stendeva in agosto anni fa.

in una giornata di afa bestiale sono arrivato a milano per un concerto che apriva un mondo fatto di profumi, odori e immagini che mi pento di lasciare stare, troppe volte.

e mi sono ripreso
la pioggia quando comincia lentamente e poi diventa temporale o tempesta sotto la quale si resta indifesi
il fuoco che ripulisce lo schermo ma non devasta comunque la natura
gli alberi tridimensionali e colorati
gli animali che si rincorrono, e spingono le lattine da una parte all'altra del palco
le voci disarmanti per intensita' e poesia
e ancora il sorriso delle luci che abbagliano
le piume di un costume da indiano che fa la danza della pioggia e non solo non e' ridicolo, ma e' inerente a tutto.

e sembra davvero che quella canzone sia la nostra:

quando ti chiede di mettere fuori i vestiti ad asciugare
il mattino presto,
che sei sveglia solo tu
e osservi il sole che arriva e cresce
da solo, senza nuvole e ostacoli.
tu che non sai che i fuochi si mangeranno tutti i dispiaceri perduti del mattino.

tu che non hai piu' voglia,
non hai piu' grinta,
non mi senti piu',
e non sai che anche nell'acqua immobile la rugiada distilla le stelle
e non dovresti fermarti,
in quell'acqua immobile.
nemmeno ora.

Sunday, June 06, 2010

KFAL



il kinder fetta al latte e' tornato fortemente alla ribalta, dopo che la campionessa olimpica o non so cosa FIONA MAY (una che poteva gareggiare serenamente con gli uomini da quanto e' anti-donna) ha deciso di darglielo ai figli.
e per caso, almeno questo ho capito io, c'erano le telecamere.
i figli avevano molto caldo, come capita sempre ai figli di una che ha il reddito giornaliero piu' alto del reddito triennale di tutto il mio albero genealogico, e insomma FIONA MAY decide che a questi bambini il condizionatore non glielo accende.
forse FIONA MAY il condizionatore nemmeno ce l'ha.
FIONA MAY per altro e' una di colore, che abituata alla savana la vedi in cucina che si beve il latte caldo con un maglioncino a collo alto, e tutto questo in una afosa giornata italiana.
allora i figli di FIONA, stressatissimi e con le goccioline di sudore in testa, e secondo me anche puzzolenti, decidono di non bere il latte CALDO, o i biscotti CALDI e tutte le cose CALDE che in inverno a colazione ti danno sollievo ma ora fa CALDO e quindi MAMMA, NON NE VOGLIAMO DI ROBA COSI, ORA VAI ALL'ESSELUNGA E CI COMPRI QUALCOSA DI FRESCO.
FIONA ha gia' una carta in piu', ossia i kinder fetta al latte, che hanno quel sapore tipo di latte e savoiardi freddi ma non li devi inzuppare e non devi toglierli velocemente dal latte prima che diventi pappetta.
il kinder fetta al latte, infatti, o in fetti, e' bello fresco, e i figli di fiona sono convinti a mangiarselo.
solo con LUI i figli si alzano dalla poltrona nella quale passano le giornate invece di andare a scuola e si danno la pena di recarsi in cucina a mangiare.
e' per questo che io mi sono recato alla COOP ed ho acquistato 15 kinder fetta al latte, e nei momenti di tristezza, o quando vorrei mangiare qualcosa senza volermi tutto ciccia e brufoli, me ne scendo uno.
il kinder fetta al latte, paradossalmente, a 12 anni mi faceva cagare, ora mi piace molto.
e quindi come fa a piacere a quei due mostri, se il kinder fetta al latte ha il sapore di un copertone del camion che trasporta le barrette kinder?
boh.

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