Saturday, September 30, 2006

finale


ho passato la giornata di ieri a riflettere su un nome che avevo bene in testa, e sul suo collegamento alla fisicità della persona. dicono che sono distratto, spesso, è vero, ma riesco anche a ricordare tanti particolari.
alla fine ho capito, infatti.
ho capito che viso avevi, chi eri, quanto ridevi, con chi uscivi, cosa bevevi, dove ti sedevi.
ed ora sto qui incredulo, col peso del privilegio di essere vivo, per caso, per culo, per grazia.
penso sempre che ci sia poco tempo.
basta un secondo per andarsene, più o meno in punta di piedi, più o meno lasciando tutto,
più o meno lavorando, più o meno sorridendo, più o meno vivendo.
non so cosa hai preso in vita, quanto ne hai goduto: però meritavi altro di tutto.
molto più di questo post scontato e banale che mi fa solo da sfogo per la rabbia che mi viene quando penso che nessuno di noi può cambiare questo risultato.

ho lacrime per te fin quando ricordo, marco.

Tuesday, September 26, 2006

Layne Staley


me lo ricordo Layne Staley, e me lo ricordo dalla voce, mentre sentivo che saliva sul palco in un boato di pubblico nell'Unplugged più bello della storia, quello dei suoi Alice in Chains. me lo ricordo Layne che immaginavo entrasse per ultimo pochi secondi prima di intonare Nutshell con quella potenza che solo lui aveva, nonostante tutto, nonostante la tristezza enorme che si portava dentro dopo un'infanzia di odio. me lo ricordo Layne che indossava sempre gli occhiali scuri non per moda ma per insicurezza, quello che il suo amico Cantrell accompagnava con le splendide doppie voci di Down in a Hole, il cui testo era il racconto del suo buco di tossico e di persona sofferente. mi ha sempre incuriosito pensare a Jerry Cantrell, uno storico e commosso amico di qualcuno troppo debole nella sua fama, troppo risucchiato nelle sue angosce, troppo solo per farsi curare dagli altri. me lo ricordo Layne che cantava Don't Follow quando stavo col mio primo amore di adolescente ed era tutto così dolce e così innocente che non so se me lo stavo sognando o no, forse era così soltanto perchè avevo 18 anni ed una patente fresca fresca nel portafoglio invicta bordeaux.
me lo ricordo Layne che in mezzo a tre accordi ti faceva sembrare tutto difficile ma nonostante tutto indispensabile.
me lo immagino Layne quella sera, 5 anni dopo Cobain, steso su un divano a drogarsi come sempre, come mai era riuscito a smettere di fare, come mai avrebbe voluto iniziare a fare.
me lo immagino quel palco senza di lui dopo la reunion dei suoi Alice in Chains, dopo un disco perfetto come Jar of Flies, che in realtà era un EP come molti altri prodotti del gruppo.
me lo ricordo intonare anche gli splendidi brani del suo secondo progetto, quei Mad Season che un tiepido successo collettivo ha reso una splendida realtà destinata ad una minoranza di reduci del grunge o di amanti del rock acustico, nonostante eccessi e tatuaggi e capelli lunghi e orecchini e scontri.
me lo ricordo in questo pomeriggio bolognese che inizia a fare freddo e d'inverno ascoltare e pensare agli eroi di quando eri piccolo da un senso di caldo che nemmeno un termosifone a palla.
mi ricordo di te Layne, resti un grande artista, e 34 anni sono pochi per tutte le vite.

Say goodbye don't follow.

Monday, September 25, 2006

Sangria o Barolo?


gli spagnoli li riconosci subito: quando tu stai tornando a casa alle 6 del mattino loro stanno uscendo, con le corna da torero in testa e tanta voglia di divertirsi, perchè non gli importa se è tutto chiuso....l'importante è fare festa.
gli spagnoli sono presi bene da zapatero e ci prendevano in giro perchè avevamo berlusconi: però ridendo e scherzando noi i mondiali li abbiamo vinti anche stavolta, loro mai.
gli spagnoli sono convinti di essere simpatici perchè hanno quel modo strano di mangiarsi le parole: questo avviene perchè non sono in grado di dire la B e la V...la dicono allo stesso modo.....che vadano a cagare, nel loro alfabeto sono così tirchi che non esistono nemmeno le doppie...come diranno quindi la parola SOQQUADRO? li voglio vedere!?!?!?!?!
gli spagnoli non hanno il vino di proprietà: sono andati in portogallo e gli hanno rubato il Porto, colonizzatori del cavolo. il porto quello marittimo intendo, il PORTO VINO LIQUOROSO c'è n'è ancora abbastanza per tutti anche a Lisbona.
il vino rosso lo chiamano TINTO....forse perchè ci mettono i solfiti e i coloranti....imbroglioni del cavolo....o magari lo usano per imbiancare, infatti in ISPAGNA mi ha detto mio nonno che le case sono tutte rosse.
gli spagnoli spesso arrivano in Italia e si vantano del flamenco...e qui hanno ragione, perchè noi come risposta possiamo solo mettere sul tavolo la pizzica e quindi anche i salentini, ed allora i salentini ci fanno sfigurare perchè iniziano a vantare il mare lu sule e LI SUD SOUND SYSTEM.
gli spagnoli si prendono bene per le loro pietanze, hanno messo nello stesso piatto la carne ed il pesce...creando la PAELLA....oooooh? mih che ti scendo una ZUPPA BERCHIDDESE e vedi come la smetti di ostentarmi quel risottino da quattro soldi con due moscardini stantii e un pezzo di filetto!??!?!?!?
ho ascoltato un gruppo di musica spagnola che si ispirava ai Subsonica, in Spagna allora non sanno come sceglierseli gli epigoni, e mi chiedo come abbiano permesso a quegli AMICI DELLE DROGHE CHIMICHE di cantare brani anche lì.
in spagna caparezza ha concepito il pezzo DALLA PARTE DEL TORO: cioè, fammi capire: Caparezza si è messo nei panni del toro come metafora dello sconfitto che diventa eroe? ddddai? e come gli è venuto in mente questo simbolismo? bravo!
dalla spagna è arrivato tempo fa un certo TONINO CAROTONE (sarà venuto con una nave da carico che purtroppo non siluriamo mentre accede ai nostri porti) con una canzone che diceva che IL MONDO ERA DIFFICILE, FELICITA' A MOMENTI....lo credo, con quei baffi, quel panama osceno...ma come ti vesti? ok che sei in spagna, ma un minimo di buongusto se vieni in italia no,eh!?!?!?
gli eroi letterari spagnoli sono DON CHISCIOTTE, un pazzo preservato dal ritardo nella messa in pratica della legge Basaglia, e ZORRO....non Paolo, proprio un altro ZORRO....beh, io adoravo SANCHO PANZA e il COLONNELLO che voleva prendere ZORRO....e allora dico, ma le storie chi ve le scrive? SOFRI? LUCA SOFRI, IL MARITO DI DARIA BIGNARDI? beh, almeno capisco questo fatto.....
dalla spagna un tempo sono approdate tre ragazze che cantavano ASEREJE......allora se noi gli esportiamo TRE PAROLE SOLE CUORE AMORE loro cosa pensano? che in Italia è nato il nuovo MOZART? in spagna TIZIANO FERRO, NEK e LUCA DIRISIO hanno avuto successo...ma in spagna un conservatorio o un seminario di ascolti jazz non si può organizzare!?!?!?
in spagna hanno affittato una casa a quel fighetto di Fabio Volo, ed in più gli hanno fatto fare un programma su MTV....una coproduzione....questo vuol dire che esiste anche in Spagna MTV? ma come stanno messi?
gli spagnoli sono tipo i brasiliani....festeggiano a tutti i costi a ritmo di ballo e di alcool....ma cosa festeggi? che i punkabbestia ti hanno invaso barcellona?
cosa festeggi? che durante le corride inseguite i tori ammazzandoli?
che alla festa di Pamplona li liberate, sempre i tori, e vi fate mettere in culo le corna?
gli spagnoli ci esportano i format: hanno un serial, Paso Adelante, dove fanno fare il figo ad uno che non vede dove va perchè ha i capelli in faccia, è più brutto di Taricone.
inoltre gli spagnoli hanno ridato vita alla Carrà che poi però è tornata in Italia....lo stesso l'hanno fatto i cubani col Merolone....ma noi perchè riammettiamo tutti? non vorrei che secondo questo presupposto una che ha sterminato la famiglia di nome ERIKA vada a giocare a pallavolo in libera uscita!?!?!?!?!? non vorrei che una di 12 anni finga di essere stata violentata da un marocchino per evitare che la madre la veda fare sesso orale col ragazzo al parco!?!?!??!!? non vorrei che Claudio Baglioni ripartisse in tour anche quest'anno!?!?!?!?!? non vorrei che a calcio Reggi si facesse male e noi perdessimo 3 a 1 contro il San Donnino!?!?!?!? non vorrei che un figlio di papà di nome Paolo Calissano diventi attore, finisca in carcere per omicidio e droga ed esca con l'indulto dicendo di non pentirsi di niente!?!??!?! non vorrei che la compagna di briatore nonostante le denunce e gli scandali venisse presa a lavorare sulle reti mediaset!?!?!??!
non vorrei che il reality LA PUPA ED IL SECCHIONE dimostri che in Italia se sei Astrofisico a 23 anni sei più sfigato di una che è FISICAmente BRAVA e non conosce la differenza tra GIORGIA SURINA e RITA LEVI MONTALCINI, o tra LE LETTERINE e le VOCALI dell'ALFABETO!??!?!?! ma la mia domanda è: PERCHE' DOVREBBE CONOSCERLA QUELLA DIFFERENZA?
menomale che qui c'è giustizia....
però
c'è un
però:
gli spagnoli hanno un regista che si chiama ALMODOVAR e noi abbiamo muccino.
gli spagnoli hanno un attrice che si chiama Penelope Cruz e noi abbiamo Maria Grazia Cucinotta, che come gran parte dei siciliESI è triste perchè non è nata in Sardegna e fa la donna di mondo per lo stress che la mancata sardità gli causa.
in SPAGNA vive la ragazza di Ronaldo, modella che non parla, ECCO perchè Ronaldo è chiamato il Fenomeno...noi abbiamo ALESSIA FABIANI, che ora scriverà un libro....come farà a SCRIVERE UN LIBRO, con quelle macchine che prendono i segnali ottici rendendoli parole? ho idea che uscirebbero solo gemiti e falli.
quindi diciamo che anche gli spagnoli hanno qualche vantaggio.
anche se gli spagnoli si sono presi Cassano e lo trattano a pesci in faccia, allora che te lo prendi a fare un genietto se non gli vuoi bene?
gli spagnoli d'altronde avevano maradona e se lo sono lasciati scappare.
oppure maradona ha capito che a Napoli si sarebbe divertito di più, perchè Napoli è la città più bella d'ITALIA, ecco la verità.
non poteva andargli tutto bene, però.

Sunday, September 24, 2006

Lucio Dalla - Dark Bologna


Lungo l’autostrada da lontano ti vedrò
ecco là le luci di San Luca
entrando dentro al centro, l’auto si rovina un pò
Bologna, ogni strada c’è una buca
per prima cosa mangio una pizza da Altero
c’è un barista buffo, un tipo nero
Bologna, sai mi sei mancata un casino
aspetto mezzanotte chè il giornale comprerò
lo stadio, il trotto, il Resto del Carlino
piove molto forte ma tanto non mi bagnerò
c’è un bar col portico, mi faccio un cappuccino
ma che casino, quanta gente, cos’è sta confusione?
c’è una puttana, anzi no: è un busone
Bologna, sai mi sei mancata un casino
chissà se in questa strada si può entrare oppure no?
ah no, c’è Sirio, ma che due maroni
così cammino per la piazza
con una merda sul paletot
ma perché anche col buio volano i piccioni?
voglio andarmene sui colli
voglio andarmene a vedere il temporale
tra i fulmini coi tuoni mi sembra di volare
nel tempo dei ricordi perdermi e affogare
figurine, piedi sporchi e ancora i compiti da fare
le pugnette sui tetti, che belli quei cieli
seduti lì insieme con le nuvole che cambiano colore
bocche rosse d’estate, cocomeri in fiore
come è buono nei viali il profumo dei tigli
con della benzina l’odore
certe notti stellate nei cine all’aperto
e le lucciole che si corrono dietro,
si corrono dietro per fare l’amore
com’è bello andar a fare l’amore
c’è un tuono più forte che la notte svanisce
mi sveglio di colpo più stanco più solo
mentre il cielo schiarisce
accendo il motore, guardo nello specchietto
e vedo riflessa con un po' di dolore
Bologna col rosso dei muri alle spalle
che poco a poco sparisce
metto la freccia e vado sulla luna
vado a trovare la luna.

Saturday, September 23, 2006

Come fare pena a 12 anni


dal sito del "Corriere della sera" del 23 settembre 2006:
Per la sua denuncia era stato arrestato il suo «fidanzato»
Violenza di Bologna: la ragazzina ritratta
La giovane si sarebbe inventata il presunto stupro: si era appartata con il ragazzo, ma poi spaventata da altri sarebbe fuggita
BOLOGNA - Un'invenzione completa, per vergogna, per paura che la madre sapesse che era stata vista in atteggiamenti intimi con un ragazzo. È la confessione che, nel cuore della notte, ha fatto ai carabinieri la dodicenne che giovedì pomeriggio aveva denunciato uno stupro di gruppo in un parco ad Anzola Emilia (Bologna).
ERA APPARTATA CON UN COETANEO - La ragazzina - questa la confessione - si era appartata col fidanzatino tra i cespugli del parco per scambiare delle effusioni. La scena sarebbe stata vista da alcune compagne di scuola che si trovavano nei paraggi. Per paura che le compagne riferissero alla madre della ragazzina quanto avevano visto la giovane si è inventata la storia della violenza. Così ha indicato ai Carabinieri il giovane marocchino di 20 anni che conosceva solo di vista e che in quel momento si trovava nella piazza di Anzola.

Io non ho le braccia per scrivere questa marea di fesserie di seguito. Le scrivo mentre mi chiedo come faccia Giorgia Surina, fidanzata di uno dei capi di MTV, a condurre dei programmi su MTV. perchè secondo me è colpa di tutti se una ragazzina di 12 anni si mette a indicare un marocchino di 20 come suo stupratore anche se non è vero. Perchè ormai stiamo diventando noi i colpevoli: e quando abbiamo letto la notizia tutti a pensare che il solito EXTRACOMUNITARIO avesse abusato della solita brava ragazza italiana. io per primo. invece era in un parco ad appartarsi con il suo fidanzatino: a 12 anni? a fare cosa?
ai carabinieri ha raccontato di essere stata costretta ad un rapporto orale ed alla rasatura del pube: io mi chiedo questa ragazzina come mai non torni a giocare con le bambole e non con I BAMBOLI. stiamo andando davvero nella direzione sbagliata, perchè non possiamo fomentare odio e individuare colpevoli solo per evitare brutte figure davanti ai nostri genitori, che in molti casi passano il tempo a lavorare e non si accorgono che la propria figlia sta crescendo male, con una testa piccola piccola ed una vita sessuale deviata nelle intenzioni e negli atti. all'inizio di questa orribile storia la madre della 12enne, che di sua figlia mi chiedo se si ricordi il nome, dato che probabilmente dei rapporti sessuali iniziati quando era alle materne non si ricorda affatto, ha detto: L'UNICA COLPA DI MIA FIGLIA E' QUELLA DI ESSERE STATA SEMPRE BELLA.
BELLA STRONZA, direbbe Marco Masini.
e chiedi scusa a quel 20enne che si spacca la schiena per portare il pane a casa, brutta viziata del cavolo.
mi vergogno di essere italiano a volte.

Monday, September 18, 2006

PEARL JAM


sono andato a vedere i pearljam perchè sono un nostalgico e perfino un romanticone, per quanto da anni i pearljam non mi dicono più nulla. sono andato per vedere se qualcuno aveva le palle di vestirsi con un camicione a quadri ed un maglioncino peloso beige tipo KURT COBAIN ALL'UNPLUGGED DEI SUOI NIRVANA. sono andato perchè volevo sedermi ma mia sorella mi ha comprato i biglietti del parterre ed allora sono finito in prima fila a vedere l'uomo più influente del rock anni 90: EDDIE VEDDER, così onnipotente ed intonato e sicuro e ubriaco e sposatoinitalia e chitarrista ritmico decente da far paura. EDDIE VEDDER è il simbolo del rock più recente più di chiunque altro, più di tutti negli anni che contano. KURT si è ammazzato facendo a pugni con la sua gloria, BILLY CORGAN fa il poeta per quei poveretti che ancora lo vorrebbero vedere scrivere canzoni come GALAPOGOS ed ora rimette in piedi gli SMASHING, ma EDDIE no, EDDIE mentre gli altri affondavano o si facevano affondare rimaneva in piedi a tenere le fila del gruppo che ancora una volta ha mandato a fare in culo l'ormai deceduto sogno americano del cazzo. stimolante vederlo con una maschera di bush, ma anche triste pensare che i gruppi con le palle così attaccate al corpo non ci siano quasi più, oggi, e tutti al massimo si danno un nome come VERSUS THE SYSTEM o SYSTEM OF A DOWN o LACUNA COIL (che invece la cantante è mora e bona) o FABRI FIBRA (che rispetto ai PEARL è il nulla più nulla che esiste). me li ricordo i pearl jam quando di notte con brotzeddu si cantava OFF HE GOES e si pensava a quando i nostri amici e noi saremmo stati una cosa sola a distanza, e ELISA detta BUIO mi diceva che in IMMORTALITY ci voleva il pianoforte ed io ho potuto solo regalarle INDIFFERENCE come secondo bis con una gran chitarra acustica in primo piano alla fine del concerto. sai, i Pearl sono uno di quei gruppi che quando si riprendono un'atmosfera lenta e commovente uno smette di cantare forte e di pogare e di sudare e di rompersi le palle e si rilassa bene. come quando ascolti PRESENT TENSE, come quando lui ti urla BLACK o DAUGHTER o ti ricanta gli WHO e ti rendi conto che lì nessuno conosce gli WHO alla fin fine, che nessuno si è accorto che al PALAMALAGUTI per €40 non si sente come si dovrebbe. ti rendi anche conto che il grunge non esiste ma esiste la rabbia, l'amore, la delusione, l'amicizia, la morte, e che quella lotta di tanti anni fa contro il colosso TICKETMASTER i Pearl Jam l'hanno vinta oppure no, non è mica importante.
l'importante è che tu hai smesso di sentirti i loro dischi perchè ce li hai davanti con un'espressione che diresti mista a religiosità, stranezza, pienezza, sorpresa e infine consapevolezza. alcune tra le più belle parole degli ultimi anni le abbiamo sentite da chi le ha scritte su fogli incasinati e poi rammendati come buchi nelle coperte o pause tra onde di surf o nottate dal benzianaio. l'altro giorno la saliva di Eddie, noto sputatore on stage, quasi ci arrivava in faccia, mentre gli occhi chiari si mischiavano alla fatica, al vino, alla storia, e così via.
alla fine quando tutto si riaccende e i tecnici salgono sul palco pensi solo che c'eri, è andato bene, e tornare a casa sembrerà più carico di gloria anche per te, che in mezzo alla fuffa musicale dell'ultimo ventennio hai salvato almeno tre dischi loro, che si chiamano NO CODE, si chiamano TEN e si chiamano VERSUS, quando avevano tutti soltanto vent'anni e per loro andare contro qualcuno e qualcosa non era una maschera né una posa.
difficile e seccante per molti fare i conti con la coerenza.
non dimentico i pearl jam, nell'accezione carica di ricordi e momenti passati tra le emozioni che questo vuol dire.
magia pura.

Wednesday, September 13, 2006

palloncini


La pelle d'oca può venirti sul 20 direzione Casalecchio
mentre saluti un amico che non vedi oggi.
Il tempo è di un'ora prima,
senza l'aereo,
può essere soltanto un ricordo dell'anno passato.
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Mi ripropongo sempre di accarezzare le mie certezze ogni anno,
non appena rientro nella mia Bologna.
La mia Bologna la capiamo in pochi, la nostra direi, non intendo con questo un concetto egoistico o egocentrico.
La mia Bologna è entrare in una traversa di via indipendenza per beccare Poldo, col suo sorriso interiore, perchè Poldo quando sorride lo sa solo lui, o crede di saperlo solo lui.
Poldo quando gli ho detto che era mio amico davanti ad un prete quasi si lascia illuminare gli occhi come accade davanti alle candele.
Mi sbagliavo: Poldo è il mio fratello minore, quello che se secondo me sta sbagliando mi incazzo, quello che se a cena non c'è non posso festeggiare allo stesso modo.
Poldo è colui che deve ancora scoprirsi completamente, e allora in tanti capiranno quanto è irrinunciabile passare il tempo con lui.
La mia Bologna è quando vedo Chicco giocare a pallone, ed io posso benissimo restare a guardarlo in panchina, perché vederlo correre spensierato e disarmato è un piacere: Chicco d'altronde se è in campo non mi sta rubando nessun posto, quindi vederlo è doppiamente bello.
La mia Bologna è il venerdì sera nella strada che porta da Zorro, che dopo una settimana di lavoro è così pronto a vivere che uno non riesce a non farsi contagiare: io lo vedo sempre così, anche se non esce, anche se non c'è, anche se salta un giro di Matusalem.
La mia Bologna è guardare Mary che lava i piatti dopo una cena devastante, perchè il piacere della tavola condivisa insieme a lei è enorme.
La mia Bologna è di nuovo mia sorella.
La mia Bologna è la pazienza che mi hai dato ieri uscendo con me che ero incazzato e insopportabile,
perchè Bologna è uno stato d'animo,
è un portico che da su un altro portico e ti protegge.
Stiamo sempre di corsa a cercare risposte dove non ci sono,
ma se si guarda bene i soffitti sono affrescati anche dove non ci si fa caso.
A volte mi chiedo se sembra soltanto a me tutto così grande e così importante:
quando esco cerco di riportarlo a livelli terreni,
ma sono come quel bambino che molla il palloncino e poi lo guarda in alto restare libero
e non gli importa di non stringerlo più a sé.
stasera ci alleniamo, ci sono anche reggi, cardone e sapo.
Sfortunatamente non ho ancora un lavoro vero.

Monday, September 11, 2006

la notte bianca


la notte bianca nasce anni fa durante lo scandalo cocaina che ha investito la carriera del più grande calciatore di tutti i tempi: DIEGO ARMANDO MARADONA. da allora tutto sarebbe andato per il meglio con eventi di una certa portata organizzati a ROMA e MILANO e CETERA, paese sulle rive del Po. purtroppo a Nuoro sentivano la mancanza di una notte di sbornie pesanti che costasse un pò di soldi al comune, e dunque hanno cercato di mettersi al passo coi tempi, creando un evento noto come NOTTE D'AGOSTO. in pratica sulle rive del Corso e delle viuzze parallele e perpendicolari e oltre il Corso stesso hanno collocato dell'oggettistica varia nota comunemente come PALCHI, CASSE AUDIO, MIXER, PANNELLI, BOMBOLETTE e TAVOLINI DEI BAR. questi ultimi non dovevano esserci, perché NONNA PAPERA ha detto a GASTONE che ZIO PAPERONE non voleva. purtroppo anche quest'anno NONNA PAPERA, GASTONE & ZIO PAPERONE non erano nè vigili nè personaggi politici reali. ho contato all'incirca TROPPI gruppi musicali, che si sono succeduti sui palchi scambiandosi nozioni musicali tipo HAI UN CAVO, MI FAI I SUONI, LE SPIE LE ACCENDIAMO, LA MUSICA LA POSSO METTERE, LA SBLINDOLA MI SFANTA, e così via.
con mia grande sorpresa c'erano i cori: devo dire che "i gruppi tradizionali alpini falsettanti castrati tipo soprani e soprabiti del folklore della terra della siccità e dei quattro mori sbandierati all'ombra del redentore per le celebrazioni di Grazia Deledda vicino a Canne al vento il libro non il ristorante" non potevano mancare.
il culmine l'ho visto in PIAZZA CRISPI: c'erano i RAPPER, questi sconosciuti:
menomale che MOMAKKEDDU non c'era, dev'essere che ha fiutato la fuffa, onore al cervello quando viene usato bene.
hanno messo 654 pannelli con bombolette per far graffitare tutti: anche GIGI SANNA si è presentato vestito da RAPPER ed ha fatto un CINGHIALE in stile newyorchese, tanto pannelli e bombolette ce n'erano a manetta...pagava il comune di BOSTON, perchè i graffiti e la break dance hanno sempre riscosso successo a NUORO...ehm, BOSTON volevo dire.
dopo due giorni i nostri principali quotidiani dedicavano due pagine al successo della notte bianca, fatta con soli 25mila euro. secondo me se spendessero 10mila euro in birra e vino e inondassero il corso, dando la possibilità a tutti di passare con cannucce lunghissime a bere a profusione rimarrebbero 15mila euro e la gente uscirebbe lo stesso, e funzionerebbe tutto ancora meglio.
la notte bianca è un evento di costume, come il matrimonio di Carlo e Camilla, come la figlia di Tom Cruise, come Angelina Jolie in costume: in costume di Nuoro direi.
l'arte e la qualità non riguardano questa nottata di delirio collettivo, nella quale le persone escono di casa soltanto perchè si ritrovano coi negozi aperti e si divertono di brutto a stare in giro amichevolmente.
questo di per sé non è criticabile, anzi, è giusto, ma allora che non mi si parli di cose non vere: non c'è merito a spendere pochi soldi per fare poche cose belle: si tratta di congiunzioni astrali che prescindono da tutto.
onore ai CUBA CUBA, che suonano e si divertono, e divertono: tanti gruppi suonano e si divertono ma non divertono.
e a borongo, protagonista di una serata di grande gusto: ma il gusto con l'evento non c'entra sempre.

bentornato: grazie, anche a te.

Archivieddo