Wednesday, September 13, 2006

palloncini


La pelle d'oca può venirti sul 20 direzione Casalecchio
mentre saluti un amico che non vedi oggi.
Il tempo è di un'ora prima,
senza l'aereo,
può essere soltanto un ricordo dell'anno passato.
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Mi ripropongo sempre di accarezzare le mie certezze ogni anno,
non appena rientro nella mia Bologna.
La mia Bologna la capiamo in pochi, la nostra direi, non intendo con questo un concetto egoistico o egocentrico.
La mia Bologna è entrare in una traversa di via indipendenza per beccare Poldo, col suo sorriso interiore, perchè Poldo quando sorride lo sa solo lui, o crede di saperlo solo lui.
Poldo quando gli ho detto che era mio amico davanti ad un prete quasi si lascia illuminare gli occhi come accade davanti alle candele.
Mi sbagliavo: Poldo è il mio fratello minore, quello che se secondo me sta sbagliando mi incazzo, quello che se a cena non c'è non posso festeggiare allo stesso modo.
Poldo è colui che deve ancora scoprirsi completamente, e allora in tanti capiranno quanto è irrinunciabile passare il tempo con lui.
La mia Bologna è quando vedo Chicco giocare a pallone, ed io posso benissimo restare a guardarlo in panchina, perché vederlo correre spensierato e disarmato è un piacere: Chicco d'altronde se è in campo non mi sta rubando nessun posto, quindi vederlo è doppiamente bello.
La mia Bologna è il venerdì sera nella strada che porta da Zorro, che dopo una settimana di lavoro è così pronto a vivere che uno non riesce a non farsi contagiare: io lo vedo sempre così, anche se non esce, anche se non c'è, anche se salta un giro di Matusalem.
La mia Bologna è guardare Mary che lava i piatti dopo una cena devastante, perchè il piacere della tavola condivisa insieme a lei è enorme.
La mia Bologna è di nuovo mia sorella.
La mia Bologna è la pazienza che mi hai dato ieri uscendo con me che ero incazzato e insopportabile,
perchè Bologna è uno stato d'animo,
è un portico che da su un altro portico e ti protegge.
Stiamo sempre di corsa a cercare risposte dove non ci sono,
ma se si guarda bene i soffitti sono affrescati anche dove non ci si fa caso.
A volte mi chiedo se sembra soltanto a me tutto così grande e così importante:
quando esco cerco di riportarlo a livelli terreni,
ma sono come quel bambino che molla il palloncino e poi lo guarda in alto restare libero
e non gli importa di non stringerlo più a sé.
stasera ci alleniamo, ci sono anche reggi, cardone e sapo.
Sfortunatamente non ho ancora un lavoro vero.

10 comments:

Anonymous said...

quando non sei disfattista e ipercin(et)ico è un piacere leggerti.

Anonymous said...

Quando sei qui con me questa stanza non ha più pareti.
Falco

dariedda said...

la pelle d'oca può venirti anche sulla metro A, direzione anagnina, quando esce da sotto e passa sul ponte flaminio e guarda il tevere e il sole fa brillare quell'acquaccia nera e pensi quanto sei fortunato e quanto sia tutto così grande e importante.

Anonymous said...

"Poldo quando gli ho detto che era mio amico davanti ad un prete..."e che cacchio ci facevate davanti ad un prete???comunque vabbè che Mari ha lavato i piatti, ma io ho cucinato e quindi mudu...chicchissu

Betta said...

Quando dico che Bologna è bella e la gente arriccia il naso e cerco di spiegare in che modo può essere davvero fantastica...beh la prossima volta vorrei che capitasse quando accanto a me ci sei anche tu...

Anonymous said...

A me Bologna non è mai piaciuta tanto..però se mi dovesse ricapitare di andarci,cercherò di guardarla più che vederla ricordandomi delle tue parole...un caro saluto da Londra una città che mi trasmette una tristezza infinita.............

Anonymous said...

ohe ... sorbole.... la bella bologna è MIA, soprattutto anagraficamente! mia anche la sua periferia dalle tonatlità grigio-verde, una periferia che solo i bolognesi hanno respirato nelle sue notti fredde e umidamente nebbiose, sotto a portichetti insipidi, sopra a selle di maraglissimi scooter arruginiti, dove la parola affresco non si sapeva manco cosa volesse dire.. o forse poteva esser il nuovo nomignolo della balotta di turno per il caro vecchio troncone....
ma nonstante ciò la tua Bologna caro pollock è bella e la vedo anche io..la respiro ..anche nei suoi monossidi... anche nei suoi fiumi timidi.
grazie ai non natural born bolognesi ma ormai naturalizzati bolognesi che ho incontarto finora e che come te, hanno corroborato il mio viscerale innamoramento della vecchia grassa rossa...B!

GRIM said...
This comment has been removed by a blog administrator.
GRIM said...

non importa se bologna è bella o brutta. può essere qualsiasi cosa a seconda del momento. le volte che ci sono capitato, ci son stato bene. delle belle avventure. non poche. ci ho esposto con tino. ho fatto festa. poi se leggo questo mi piace un po di più, perchè mi riporta ad una dimensione reale della vita. dove le sensazioni ti si attacacno, milano spesso mi lava via, e mi rende apatico. milano non mi avrà mai. questa è una dimensione ciclopica. non è una buona maniera di vivere.

Anonymous said...

ciao, scusa vado un pò fuori argomento..volevo sapere se ti è piaciuto il concerto dei PearlJam

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