Monday, November 18, 2013

zamua

eppure ti conosco da vent'anni
in un tempo che è diverso dal presente
e le lacrime avevano un altro odore
e le delusioni sembravano forgiarci
senza mai inginocchiare:
sono musiche infinite.

poi tutto aveva fretta:
la velocità con cui le foglie annunciavano l'autunno
o le castagne riscaldavano le mani
in un ciclo regolare di stagioni
con noi a volteggiare impazziti
come musiche dimenticate sui giradischi,
come bambole infilate nei cartoni.

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