Monday, May 30, 2011

mermaid.



sono giorni che sento parlare di sirene,
metafore di una salvezza da aspirare.
e tutti vogliono sentirne il canto
cosi da perdercisi,
come ci si perde anche nelle cose non richieste.
non sarebbe male stare con una sirena,
sui bordi del mare di questa estate,
anche se non saprei come si dorme, con una sirena.
e non so come è il tempo, di una sirena.
quando piove non esce, una sirena,
e nemmeno quando il mare è incazzato,
magari,
esce solo quando fa bello, una sirena.
sono giorni che ci credo, alle sirene,
forse basta solo volerle, le sirene,
basta crederci,
convincersi di averne anche una soltanto,
basta avere un attimo per stare con loro,
ed amarle,
e poi osservarle quando ci lasciano,
le sirene,
che lo sai che alla fine le sirene vanno via,
come la bassa marea,
come le risposte,
come l'amore, che va via anche se c'è il sole, ad un tratto, l'amore di una sirena.

oppure
-come dice questa splendida canzone degli okkervil river-
dovremo toglierne una dall'acqua e vedere cosa ha di umano
fin quando non ce ne innamoriamo
e fin quando non arriveremo al desiderio di vivere con lei
di stare con lei
come il sogno migliore possibile
come il desiderio più grande da avere
in assoluto.

Saturday, May 28, 2011

gil scott heron è morto.

riposa in pace, che sulla terra hai sofferto un sacco.

Wednesday, May 25, 2011

ieri a ferrara.


It's different now I think
I wasn't older yet
I wasn't wise, I guess
Somewhere I lost whatever else I had
I wasn't over you
I see it run inside itself
And then I called you out
I'm not such older than I was
I'm feeling so much righter now
And then I woke myself, confused
Your dress comes down
To you, don't get it wrong, don't get excited
I wanted so much to be at rest
Now that I'm older
So be it so of love

The silent man comes down
All dressed in radiant colors
You see it for yourself
To demonstrate my love for you
You I thought I was so in love
Some say it wasn't true
Now that I'm older
Now, now that I'm older

There's so much travel
And now that I'm older
Someone else, can see it for myself
So much travel, yeah
Now that I'm older

Sunday, May 22, 2011

accorciare i nomi.

accorcio i nomi
tolgo sillabe
per sforzarmi di meno
per non finire le parole nelle parole.

accorcio i nomi
perchè credo di abbellirli
perchè non voglio che finiscano
che continuino le parole
che si scontrino nei percorsi.

accorcio i nomi
perchè ho poca forza
perchè non voglio fare diversamente
questo.

e poi
tutte le volte che ho accorciato un nome
mi sono preservato un poco
ho finito prima le frasi
finendo prima le frasi di me
finiscono prima le frasi
di me.

Saturday, May 21, 2011

il sogno di carta.


mi piego in un sogno di carta
nella testa che pulsa
ed il caldo che si alza.

mi ripiego in una musica lenta
nella parte più forte
e non trovo più il tempo.

mi ripiego in un sogno di carta
e metto le mani sui bordi di un nostro bacio
lo proteggo dal tempo e dal resto
come a chiudere il resto da questo.

mi ripiego in un sogno di carta
con le forbici aperte sui bordi
coi tagli segnati da strisce.

mi riprendo il mio sogno di carta
lo lascio andare
lo riprendo
come un aquilone col filo rotto.

mi riprendo in un sogno di carta
e lascio che vada:
è un sogno di carta
e non conta, soltanto

Thursday, May 19, 2011

oltre


Gocce appicicate lungo il vetro stanno scivolando
Sto seduta a destra dietro come ogni anno
oltre oltre oltre
Scarpe asciutte per non scivolare su questa strada sporca di principi scelti male
ancora una volta
oltre oltre oltre
portami oltre
portami
oltre le apparenze, oltre le stupide credenze oltre le lotte oltre la sorte
portami
Convenevoli saluti frasi fatte
parcheggiate in questo intrigo di risate false e acute
oltre oltre oltre
portami oltre portami
oltre le apparenze
oltre le stupide credenze
oltre le lotte
oltre stanotte
portami
portami
portami
portami
Portami oltre le apparenze
oltre le stupide credenze
oltre le lotte
oltre la morte
portami
oltre...

More lyrics: http://www.lyricsmania.com/oltre_lyrics_erica_mou.html
All about Erica Mou: http://www.musictory.com/music/Erica+Mou

Wednesday, May 18, 2011

mariantonietta.


ciao mamma,
te lo scrivo qui perchè tanto non lo leggerai, salvo casualità.
volevo dirti che non è colpa tua,
non sentirti responsabile di cose che non hanno colpevoli.
e non piangermi più davanti,
che odio vederti piangere,
io che adesso ho bisogno soltanto di sorridere.
non è colpa tua mamma,
stai tranquilla.

Monday, May 16, 2011

in barca.

c'è molto di te stasera
forse è quel freddo che sveglia
quello che interrompe il sonno
quello che devi aggiustare la coperta più preziosa
e poi cambiare lato
e poi guardare intorno il fiume
e attendere di essere cullato
e va di nuovo bene.
c'è molto di te stasera
un colore
un tatuaggio arancione sul piede
un momento in cui mi pare vero
un istante in cui credo che sia successo
e poi ho ripreso il lenzuolo
ho un gomitolo che può ancora essere tessuto
e va di nuovo bene.

gezellig


ad amsterdam per casa di elisa e mzm devi prendere un autobus dalla stazione centrale, e quindi ti ritrovi una bici che taglia la campagna olandese per 2 km circa.
se hai fortuna la bici è quella che frena pedalando in senso contrario, che è tipo la macchina col cambio automatico: non ci vuole un cazzo a guidarla ma tutti ne hanno paura.
poi arrivi nel nulla e invece che il nulla c'è una barca che ti si apre davanti e ci sali sopra, ti accomodi ma non devi partire perchè sei a casa, in quella barca.
e la notte quando ormai sei a svarioni ti culla con dolcezza, ti stringe e non vuole che tu te ne vada, magari ti aspetta, e aspetta che ti si chiudano gli occhi, e poi ti aspetta come un gatto, quando li riapri è già li, la culla.
e poi ci sono i canali che ci cammini dentro, li attraversi, li rincorri, ci ripensi, ti perdi, ti confondi, ma poi sono tutti diversi e sono tutti parte della stessa raggiera.
e poi ci sono quelle cose fenomenali tipo il VLA con la panna o il risotto coi funghi,
o l'espressione che ha mia sorellina elisa quando si sorprende di una cosa come il vento troppo fresco
o come un evento troppo denso,
o mzm che non capisci come ma ti sembra di conoscerlo da 15 anni,
e riesce a seguire almeno 8 discorsi contemporaneamente su livelli differenti.
ad amsterdam c'è un sacco di roba ma ora ho un poco sonno e molta me la voglio tenere per me,
come fosse una foglia appoggiata sul bordo di un marciapiede e non ancora sul canale,
come fosse un istante, di tutta questa settimana,
che riesco a tenermi per me ancora un attimo,
prima di immergermi di nuovo nel mio giorno che arriva.
ad amsterdam tutto mi è sembrato veloce eppure rilassante
o ero io che volevo rilassarmi velocemente,
perché ancora un pò e mi sarei perso di nuovo,
dato che senza un canale
mi sarebbe venuto difficile arrivare da voi.

Tuesday, May 10, 2011

a volte scrive bene anche Vinicio.


Le sirene
ti parlano di te
quello che eri
come fosse per sempre

Le sirene
non hanno coda né piume, cantano solo di te
l’uomo di ieri, l’uomo che eri, a due passi dal cielo
tutta la vita davanti, tutta la vita intera
e dicono fermati qua

Le sirene
ti assalgono di notte, create dalla notte
han conservato tutti i volti che hai amato e che ora
hanno le sirene

E te li cantano in coro, e non sei più solo
sanno tutto di te
e il meglio di te
è un canto di sirene
e si sente nel rimpianto

Di quanto hai mancato
quello che hai intravisto e non avrai
loro te lo danno, solo col canto
ti cantano di come sei venuto dal niente
e niente sarai

Le sirene, sono una notte di birra
e non viene più l’alba
sono i fantasmi di strada che arrivano a folate
e hanno voci di sirene

Riempi le orecchie di cera
per non sentirle quando è sera
per rimanere saldo, legato all’abitudine
ma se ascolti le sirene, non tornerai a casa
perché la casa è
dove si canta di te

Ascolta le sirene
non smettono il canto
nella veglia infinita cantano tutta la tua vita
chi eri tu chi eri tu chi sei tu?
Chi eri tu chi eri tu chi sei tu?

Mnemosine
perché continuare, fino a vecchiezza
fino a stare male
è già tutto qua, fermati qua
non hai più dove andar

Le sirene
non cantano il futuro
ti danno quel che è stato
ma il tempo non è gentile
e se ti fermi a ascoltarle
ti lascerai morire

Perché il canto è incessante
ed è pieno di inganni
e ti toglie la vita
mentre la sta cantando.

Monday, May 09, 2011

mi dispiace.


ti dispiace
non hai mai detto
non hai mai pensato con frequenza
con assiduità
con l'impegno del compito in classe di francese.
eppure
dovrebbe
dispiacerti
tanto
come dispiace la pioggia se non hai l'ombrello
come dispiace la febbre se hai sonno.
mi dispiace
dovresti pensare
per sempre
si, per sempre,
dovresti dispiacerti per sempre
dovrebbe dispiacerti per sempre tutto questo
e condurti sempre a questo pensiero concreto e infinito e potente e devastante e immobilizzante.
mi dispiace luca,
dovresti dirmi,
e scandirlo come una benedizione
e bagnarlo come una pozzanghera
e proteggerlo per proteggere me dal mio dispiacere esteso.
mi dispiace
dovresti dire
e non basterebbe lo stesso
e non servirebbe a niente,
e forse è meglio se non ti dispiacesse niente,
stavolta.

Sunday, May 01, 2011

progressi.

sono cambiate alcune cose.
lo hanno fatto in punta di piedi
senza chiedere
sono arrivate ed ho dovuto osservarle.
come quando mangi ed al tuo tavolo si siede qualcuno che resta.
sono cambiate diverse cose
e non mi hanno chiesto permesso
sono soltanto arrivate
e si sono messe li
dove si rimane.
sono cambiate alcune cose che nemmeno io so bene quanto
ma io di certo sono una cosa diversa
una cosa più complicata
una cosa che ha bisogno di più attenzione
di cura
di riflessione.
il mio cuore è cambiato
non ho fatto in tempo a guardarlo battere giovedi
che venerdi il mio cuore è cambiato.
è diverso.
sono cambiate alcune cose
bastava saperlo
oltre che sentirlo
bastava conoscere
bastava capire
ed ora conosco e spero di capire.
è cambiato lo sforzo
è cambiata la fatica
è cambiata la ricezione delle emozioni
è cambiata l'idea
me lo sentivo
e me lo sentivo troppo
tutto questo peso
partire da sopra e crescere in basso.
tutto questo peso
tutto questo sforzo supremo
per cosa?
per arrivare dove?
tutto questo peso
ora
almeno
lo vedo davvero.

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