Tuesday, January 30, 2007

io ad ArteFiera 2007



sono anche artista, ci sono arrivato quando ho visto un gallerista uomo vestito da donna ed una donna cicciona vestita da orso bianco con dei gioielli orrendi. sono un artista con una prospettiva di gallerista notevolmente vicina.

quest'opera, fatta in appena un minuto e mezzo, è tecnica mista, qui ho usato una penna blu ed una nera. quella blu non scriveva bene, quella nera si, mi piace molto. il minuto l'ho usato per cambiare penna, sennò ci avrei messo di meno.

per il titolo sto riflettendo, pensavo PENNATE, oppure NON-ARTISTA ARTISTA NUORESE. ma solo quando espongo a Nuoro, così protesto col sistema che non mi accetta.

per quanto riguarda il prezzo forse diverrà un trittico, ma non sono ironico. con la scusa del trittico posso spillare più soldi, credo che con € 2300 vi farò anche una bella pannellatura a Nuoro in via Trieste, perchè il tipo è padre di un alunno di mia madre e mi fa uno sconto. non vi metto i chiodi al muro perchè sono un artista, non uno di quelli che mettono i chiodi al muro come lavoro.

mi sovviene ora che il quadro non è firmato, facciamo € 2000 così ognuno se lo può firmare e fingere di esserne l'autore...anche se gli addetti ai lavori lo sanno che lo stile è mio.

forse espongo il prossimo mese a Vienna, oppure a Bolzano.
ma non essendo mai stato seriamente a Venezia forse opterò per la Laguna.

i miei amici artisti sono:

grim e tineddu, bravi ma pensano in piccolo perchè stimano molto gli altri:stimatevi di più, cavoli;

bizio, braverrimo ma lavora e vive a Nuoro;

ludo, bravello ma lavora e vive a Nuoro.

basta.
molti sono soltanto miei amici, non è che mi devono piacere per forza, io poi sono un artista attivo, passivamente non capisco d'arte.
eppoi non me li ricordo tutti.
direi anche gigi il fotografo.
però quelli che vivono a Nuoro sono degli impressionisti: mi fa impressione saperli lì di casa.

io mi chiamo BELTRANDO VALENTINELLI nel campo dell'arte, comunque. sono di origine nobile ma sto cadendo lentamente in miseria, è più concettuale.

quest'opera rappresenta una presa in giro della società italiana, che quest'anno ha deciso di riportare in rai Piero Chiambretti in occasione di Sanremo. tra l'atro si vede CHIARAMENTE nel quadro sia Chiambretti che Tiziano Ferro che è gay ma non lo dice, che una composizione di fiori di Sanremo elaborata coi tratti della penna nera con lo stile di Velasquez, ed anche quello di Vedova, che Peppone mi ha detto essere molto bravo, allora io ho pensato a Vedova pur non conoscendolo e ne ho riprodotto lo stile nel dettaglio.


non ti senti a volte?
non ti senti avvolto?
non ti senti come quelle foglie sul marmo?
non ti senti come quelle foglie avvolte che ho tolto dalla pianta ed ho poggiato sul marmo?
non ti senti come le foglie tolte dalla pianta che ho sopra il box doccia ed alla quale oggi ho dato l'acqua?
non ti senti come quelle foglie buttate sul mio marmo e fotografate maldestramente?
non ti senti maldestro come quando entri in un locale ed urti il tavolo altrui?
non ti senti a disagio perchè la gente ti usa come parafulmine?
non ti senti a disagio perchè la gente che passa vuole ripassare?
non ti senti a disagio all'uscita di ArteFiera perchè c'è Cristiana Collu e tu non la conosci?
non ti senti a disagio all'uscita di ArteFiera perchè non hai trovato il catalogo di Lucian Freud che hai visto il giorno prima?
non ti senti come le foglie scure a Febbraio?
non ti senti come le foglie scure che a Febbraio stanno sul mio pavimento e non sotto gli alberi?
non ti senti come se non riuscissi a dormire ad una certa ora?
non ti senti come se vedere due volte l'ARTE DEL SOGNO facesse solo aumentare il tuo senso di onirico?
tu non ti accontenti nè di tutte le stelle nè di tutte le strade, quelle a scorrimento veloce, i boulevards!
e mi porterai a non accontentarmi di te, allora.
a quale pro?

Sunday, January 28, 2007

Gigi D'Alessio si difende: Qui la vittima sono io!


Roma, 27 gennaio 2007 - Ha fornito la sua versione dei fatti al pm ed ha spiegato di essere lui la vittima della storia e non l'aggressore. Gigi D'Alessio, interrogato per circa un'ora e mezza dal sostituto procuratore romano Pietro Pollidori, ha ricordato quanto avvenuto l'11 gennaio scorso davanti alla sua villa dell'Olgiata. Due fotografi lo hanno denunciato ed il cantante pop napoletano è accusato di lesioni ed esercizio delle proprie ragioni con violenza alle persone. Rispetto a questo, D'Alessio subito ha spiegato: "Sono famoso ed allora mi vogliono prendere un po' di soldi ". Accompagnato dall'avvocato Gennaro Malinconico (di dove sarà quest'uomo????), D'Alessio ha aggiunto, lasciando gli uffici della città giudiziaria: "Quelli sono entrati dentro casa mia. Un giorno li hanno mandati via degli operai. Hanno certi teleobiettivi che possono fotografarmi fin dentro la cucina. La privacy così non esiste. Hanno fatto pubblicare delle fotografie che sono illegali perché ritraggono ambienti personali". "Mi hanno accerchiato la casa per giorni. Sono entrati su un mio terreno, attraverso la strada Braccianese, che confina. E prima lo avevano fatto passando dall'ingresso principale dell'Olgiata (dove ho già sentito OLGIATA?). Gli uomini della vigilanza mi sono testimoni"(strano, non sarà perchè sono alle tue dipendenze? e se non li paghi tu, CHI li paga?Saviano?). Cosa pensa di quanto denunciato dai fotoreporter? "Mi hanno detto 'napoletano di m...' quando mi sono avvicinato per spiegargli che così non potevano andare avanti (e ti pareva che non la buttava sull'annoso conflitto terroni-polentoni!!?!). "Io posso dire che canto i sentimenti, ma al tempo stesso non sono certo un cantante che fa l'uomo, bensì un uomo che canta le canzoni (EEEEEEEEEEEEEEH?). Aggiungo solo che l'ultima volta che ho litigato avevo sei anni perché uno mi aveva rubato una matita".

Il legale di GIGI di cognome fa MALINCONICO....ma io dico perchè devi fare di tutte le cose la solita sceneggiata?
Eppoi non parliamo del fatto che sostiene di aver ricevuto insulti razzisti.....i Napoletani passano la metà del loro tempo a credere di doversi difendere dagli insulti provenienti dal fatto che sono Napoletani....ajò, e basta però. Infine....vogliamo parlare di quando GIGI a 6 anni ha litigato con uno che gli ha rubato la matita?
ma la matita per gli occhi?
o la matita per scrivere le canzoni sul pianoforte?
oppure ha litigato con uno di 6 anni che si voleva fare la Tatangelo?
oppure da 6 anni litiga per avere una matita?
oppure le matite che raggiungono i 6 anni di non-utilizzo a casa sua sono fonte di litigio tra lui e la moglie che in questo modo scopre che Lui la tradisce?
e Anna quando va a testimoniare?
mah.

Wednesday, January 24, 2007

L'arte del Sogno




questo è un film bellissimo, di quelli che non si possono perdere in un periodo nella quale gente come Muccino e Veronesi la fa da padrone, non si sa perchè: anzi, si sa perchè: Muccino ha messo un negro famoso e noi come italiani ci sentiamo obbligato a vederlo sennò sembriamo razzisti; Veronesi ha invece un cast col quale anche Silvio Muccino farebbe sfracelli. A me non mi ha chiamato per via di una relazione passata con la Bellucci: non avrei resistito nel guardarla strusciarsi a Scatafascio Scamarcio, l'uomo più figo di tutti dopo me.
torniamo a L'arte del Sogno: il regista lo conoscono in pochi. molti di voi, quelli che pensano che "tutto parte dal cinema", diranno: è quello di Se mi lasci ti cancello: giusto, però sbagliato. Michel Gondry è forse il più grande regista di videoclip degli ultimi 15 anni: ha lavorato con Chemical Brothers, Radiohead, Massive Attack, e potrei continuare ma non lo faccio. Non lo faccio perchè quelli che hanno pensato "GONDRY E' IL REGISTA DI SE MI LASCI TI CANCELLO" mi stanno ancora rovinando il post. Vi sento, voi poveri sfigati che non conoscevate Michel, che quando siete andati al cinema avete portato con voi i popcorn rompendo l'anima al vostro vicino. Allora in un negozio di popcorn cosa fate, vi guardate un DVD?
sto ancora divagando.
insomma, il film è girato proprio con gran parte degli effetti che caratterizzano lo stile videoclip di Michel, con quei cartoni che si muovono generando il movimento stile anni 50, con delle trovate incredibili tipo macchine ricoperte di quegli stessi cartoni, rubinetti con acqua di cellophane dentro, etc.
è la storia d'amore tra un ragazzo (Gael Garcìa Bernal) che soffre di alterazioni ed interazioni tra sogno e realtà, e si innamora di una Charlotte Gainsbourg che ad un certo punto ti chiedi: MA PERCHE' NON CEDE E CONTINUA A FARLO SOFFRIRE? certo che voi donne....vabbè vah.
ed il film è divertentissimo oltre che commovente coi suoi trucchi scenografici e virtuali.
ed esci pensando che il bello esiste ancora, con forza, con abilità, con felicità.
la ricerca della felicità di muccino poteva iniziare e finire qui: avremmo un film in meno da vedere, e più attenzione per questo qui, che vale davvero.
andate al cinema, amici, non ve ne pentirete.

Tuesday, January 23, 2007

3/4



grande gianmaria, ma quando mi hai cantato questo testo ho pensato che eri davvero gigantesco. questa è una delle migliori canzoni d'amore che ho sentito negli ultimi 5 anni.
e si intitola 3/4....come il ritmo nel quale è stata composta. la sto ascoltando e penso a questa pioggia, a mio cugino mistico luca ed alla splendida alessansia che ha trovato e ritrovato tra le carrozze di un minuscolo treno, e gianmaria un tempo era ferroviere, ed io invece ho preso due treni la scorsa settimana ed ho pensato a tutti loro che sono così a base di treno. ho pensato al freddo della settimana che arriverà, ho pensato all'indiano di ieri sera con la mia amica ponga, e poi ho smesso di correggere le mie bozze ed ho messo su
3/4. qui c'è poldo-happyhippo, lo vedo bene, guarda la tv mentre lavoro. vi saluta.
buon ascolto.

Volevo tenere per te,
la luna del pomeriggio.
Volevo tenerla per te,
perchè sola com'è solo il coraggio.
Volevo tenere per te,
la luce di quando fa giorno
e volevo che fosse per te
anche l'attesa che diventa ritorno...
E volevo tenere per te
la piu' vera di tutte le rose,
volevo tenerla per te,
come tutte le cose...
come tutte le cose.

Volevo tenere per te,
una sola di tante stagioni,
ma volevo che fosse per te
per te sola e tutti gli altri di fuori.
E volevo che fosse per te
anche l'ultimo fiato sospeso.
Volevo tenerlo per te,
questo fuoco che è acceso...
questo fuoco che è acceso.

Volevo tenere per te,
la luna del pomeriggio.
Volevo tenerla per te,
perchè sola com'è solo il coraggio.
E volevo tenere per te
la piu' vera fra tutte le rose
volevo tenerla per te
come tutte le cose...
come tutte le cose...
come tutte le cose.

Friday, January 19, 2007

in tour



antonello dice che alla fine non esistono più città ma solo teatri o club.
antonello dice che i laghi annoiano e venezia stanca.
antonello suona ed il sudore allaga la sedia, e quella sensazione di acqua sembra la pioggia in un teatro aperto,
un temporale richiesto dai contadini,
l'acqua benedetta in una basilica per atei.
antonello dice che non rilascia interviste prima di suonare
e dal suo mondo vedo perfino il mio
gli sguardi della platea
chi ride e capisce
o chi non capisce e vuole soltanto che passi.
antonello suona finché ha forza di percuotere le sedie, le buste e i legni che si porta ed infila nel piano.
antonello sorseggia il suo vino e sceglie da chi lasciarsi avvicinare, con una sensibilità scura come la sua pelle.
nel camerino buio provo a dormire
ed ogni tanto sono lampi blu
ogni tanto arancione
o sono fari puntati
spesso sono in larsen
ed io sto riposando senza dormire
viaggiando senza superare
ridendo senza ingrassare.
non è detto che io non possa stare al centro di una strada
al centro di una nota
al centro di un palco
solo perchè qualcuno crede di potermi spostare con dei lampeggianti.
antonello direbbe che certa gente non sa dove finisce la cortesia
non sa dove finisce il musicista
non sa dove inizia l'uomo:
ed è per quello che è facile rifiutarsi di rispondere a domande fuori luogo
ed è per quello che a volte le domande non servono a nulla
e le risposte si vivono soltanto.
antonello dice che col cioccolato ha smesso dopo natale,
ma poi lo finisce assieme a noi, dopo l'ennesimo autogrill e prima che inizi mestre.
sono contento che ceda a questa tentazione, con l'autentica debolezza di un bambino goloso
sopratutto di suoni e di atmosfere.

grazie antonello,
e poi paolo, sabino, lorenzo,e kocani tutta per questo scampolo di tour.

Thursday, January 18, 2007

proprio LORO!

caro Tinuccio di Radio Fuffa Centrale,

mi chiamo Pollock e sono un tuo ascoltatore. Secondo me tu sei bravo come Linus, quel DJ famoso che si è sposato una stangona in quanto ha bella voce e una volta ha firmato una petizione di Amnesty perchè lui si impegna. Tinuccio, volevo chiederti una canzone un pò particolare, che mi ricorda i mali del mondo, come la guerra, i vicini di Erba, i vicini di Canna, i vicini di Pasticca, i lontani, le malattie veneree che Chopin contrasse andando a baldracche, le malattie che Eros Ramazzotti contrasse andando con Michelle, le malattie che Anna Tatangelo ha trasmesso a Gigi, e quelle che Gigi ha trasmesso a me. ma questa è un'altra storia. questa canzone è anche per Luciana, l'amica di Betta che già così è brava, ma quando si toglie l'apparecchio secondo me diventa proprio BONA. l'altro giorno, proprio per questo motivo, ha apparecchiato lei. dedico questa canzone anche a quella tipa alla quale ho detto SEI UNA MIA AMICA OCCASIONALE ed ha pensato le stessi dando della baldracca, ma io non intendevo quello.

sono stanco di viaggiare questa settimana, e siamo solo a metà del viaggio.
c'è un momento, quando torno a casa, nel quale il mio pensiero va al FLUIMUCIL, e mi chiedo se mi farà passare la tosse come mi ha detto la farmacista. una volta assunta la dose notturna mi tornano in mente i miei ricordi di adolescente, perchè quando mischi il FLUIMUCIL col BENAGOL, ti lavi i denti, e ti ricordi che a cena hai bevuto un pò di vinello rosso inizi a sentirti fluttuare....e pensi alle uniche persone che con la loro devastante situazione mentale, artistica e psciologica possono risollevarti: i NERI PER CASO, che quasi 10 anni fa ebbero il coraggio di cantarmi questa canzone:



non restare sulla porta
entra pure se ti va
che se non sarà stasera
prima o poi succederà
maledetta timidezza
che la voce se ne va
ma in silenzio si può amare
in silenzio siamo quà

in fondo quando c'è sentimento
non c'è mai pentimento
quando c'è sentimento
non c'è mai pentimento

tutto gira intorno al sesso
perché il sesso tira su
ma bisogna farlo spesso
non esistono i tabù
fare il sesso è naturale
e va bene ad ogni età
non c'è niente di immorale
è beato chi lo fa

in fondo quando c'è sentimento
non c'è mai pentimento
quando c'è sentimento
non c'è mai pentimento

non restare sulla porta, entra pure se ti va
che se non sarà stasera prima o poi succederà
maledetta timidezza, che la voce se ne va
ma in silenzio si può amare, in silenzio siamo quà
tutto gira intorno al sesso perché il sesso tira su
ma bisogna farlo spesso, non esistono i tabù
fare il sesso è naturale e va bene ad ogni età
non c'è niente di immorale, è beato chi lo fa.

quando c'è sentimento
non c'è mai pentimento
quando c'è sentimento
non c'è mai pentimento...

il pezzo raggamuffin finale mi ricorda quando pensavo: SE LO FACCIO TUTTO D'UN FIATO SONO DAVVERO BRAVO.
un'altra frase che mi ricordo cantavano era questa: LE RAGAZZE SI LANCIANO AD OCCHI CHIUSI NELLE AVVENTURE: eccerto, se li aprono e vi vedono scappano via?!?!?!?!?
ma alla fine vi chiedo scusa. sono solo un palestrato pieno di sè che si tatuerà nella schiena il logo del MAURIZIO COSTANZO SHOW.
ciao amici, vado a pagare i rifiuti di casa, sono belle cose queste DEGLI ADULTI.

Wednesday, January 17, 2007

promozione e gioie




abbiamo lavorato per più di un mese per un evento importante, ossia portare FRESU (con Antonello Salis e la Kocani Orchestar) in un teatro piuttosto che in un club comunque piccolo e stipato della sua città di adozione, Bologna. abbiamo lavorato duramente, e nemmeno noi pensavamo forse che sarebbe accaduto ciò che è accaduto: alle 16,30 di ieri pomeriggio i biglietti venduti in prevendita erano esauriti. alle 22 erano entrati 1001 spettatori paganti. sono felice di questo: sono felice per Paolo che merita tutto questo, per Antonello che suona da Dio e sorride di tutto, per la Kocani che commuove e fa ballare, per Sabino che sa rischiare, e per gli amici del Teatro delle Celebrazioni che si sono lasciati coinvolgere in questa avventura stravagante.

e grazie a tutti voi che avete affollato il teatro, siete stati fantastici, spero il concerto vi sia piaciuto e vi abbia emozionato.

buon lavoro a tutti, ci leggiamo a breve, faccio qualche giro e torno.

Tuesday, January 16, 2007

bye bye bombay

esiste un vecchio disco che è ormai tale, che ormai è distante da molti giochi, da molte innocenze e da molti personaggi, e con un titolo (QUELLO CHE NON C'E') davvero forte, ed una cover suggestiva, ed un pugno di canzoni che mi hanno fatto pensare che il disco perfetto degli afterhours possa essere soltanto questo, anche considerando il futuro.
sarà che in quel momento se n'era andato uno di loro, sarà che un disco bello arriva inaspettatamente, per me questo è così.
poi un brano così non so se l'hanno mai scritto, se lo scriveranno ancora, o se resterà uno dei punti più alti e basta. voi, se passate sul mulo, se lo avete risposto nello scaffale impolverato, o se accendete la radio e riconoscete il testo.....GODETENE.



Steso su un balcone guardo il porto
Sembra un cuore nero e morto
Che mi sputa una poesia,
Nella quale il giorno in cui mi lancerò
E non mi prenderanno
Neanche tu mi prenderai:
Io non tremo
E' solo un pò di me che se ne va.
Giù nella città, dove ogni strada sa
Condurre sino a te e io no
Bye bye, bye bye, bye bye, bye bye BOMBAY.
Sai Mimì che la paura è una cicatrice
Che sigilla anche l'anima più dura.
Non si può giocare con il cuore della gente
Se non sei un professionista, ma ho la cura:
Io non tremo
E' solo un pò di me che se ne va
E' sporca la città, tutto cercherà
Di condurre sino a te e io no
Bye bye, bye bye, bye bye, bye bye BOMBAY

Sunday, January 14, 2007

fine settimana



di questa settimana mi ricordo:
un sorriso con le guance che si alzano
una cucina accogliente come tutte le cucine di Betta
uno Zio che apre di due
una quinta realizzata col sistema dei contrappesi
un'opera che si chiama La Bohème
un cheeseburger (o due!) con un'amica che lavora molto
un vino francese ed un montepulciano puro che se la giocano
un pò troppa birra e acquavite
una traversa prima di casa mia sporcata
un nero che non ci ha picchiato
un ingegnere senza laurea
un ingegnere che venerdì era stanco e spero di rivedere presto
una pubblicazione in file word che dovrei terminare
un'intervista per lunedì 15
ed una il giorno seguente.
e la casa nuova di Paolo e Sonia ed allora auguri.

e mi ricordo anche una poesia di Montale che fa così:

Forse un mattino andando in un'aria di vetro,
arida, rivolgendomi, vedrò compirsi il miracolo:
il nulla alle mie spalle, il vuoto dietro
di me, con un terrore da ubriaco.
Poi, come s'uno schermo, s'accamperanno di gitto
alberi, case, colli per l'inganno consueto.
Ma sarà troppo tardi; ed io me n'andrò zitto
tra gli uomini che non si voltano, col mio segreto.

perchè Eugenio era incredibilmente emozionante, mi ha detto il professor Pasquini.

Friday, January 12, 2007

idee.



vado a parlare col mio vicino. sono giorni che fa rumore.....

Thursday, January 11, 2007

Ryan Adams - Under your breath


Hangin' in the underground
Before a train back out of town
Away from you
All the lights that disappear
In the tunnels way down here
It's quite a view

Sometimes I wish I were deaf
Then I wouldn't hear the words you say
Under your breath
Under your breath

Locked away in your room
On the phone with someone who
She thinks out loud
Thought she found the right to leave
Think of the things you used to need
And I'd run out

Sometimes I wish I were deaf
But I hear the words you say
Under your breath
Under your breath

Anything that you put on me
All the things your head needs, You believe
Read my mind 'Cause I can't say anything
The sick heart potion
Two parts pain
One part true again

Sometimes I wish I were deaf
But I hear the words you say
Under your breath
Under your breath

Tuesday, January 09, 2007

gli amici che non mi conoscono più.


mi capita di riflettere ogni volta che rientro a Nuoro,
sulle battute come sugli obiettivi,
sulle baggianate come sui posti,
e lo prendo ormai come un esercizio zen.
la cosa migliore di queste vacanze sono state BERCHIDDA, OROSEI, ELISA ed IL QUADRO DI BIZIO CHE HO PRENOTATO PER IL MIO MURO.

secondo i giudizi delle persone che fingono di non giudicare e mi guardano come si guardano gli stupidi io dovrei essere caratterialmente così:

iniziamo proprio da stupido
offensivo
presuntuoso
arrogante
stronzo
frivolo
pesante
pedante
poco abile poeticamente
poco simpatico
poco bello invece mia madre dice che ho degli occhi bellissimi e deve essere vero
poco concreto
poco attento
poco abile a tirare bottigliate agli estranei come è successo a capodanno ai giardinetti di Nuoro verso le 3 del mattino
poco "cioè guarda che a nuoro è così"
poco ironico
poco paziente
poco psicologo
poco informato sul mio multitraccia
poco inserito
poco divertito
poco benvestito.
la migliore è quest'ultima, mi sa. devo dire che anche stronzo è bellina. o forse mi potrei offendere soltanto su POCO BELLO?

a volte lascio il telefono acceso anche la notte per vedere se mi chiama qualcuno quando sono a nuoro,
perchè da quello che mi sembra la gente ha difficoltà a chiamarti...deve esserci un problema di linee telefoniche.
un problema di comunicazione, lo definirei.
lo riscontra anche mia sorella, troppo grande per nuoro.
forse è un problema familiare, ossia delle altre famiglie.
o un problema animale, cioè delle anime quando sono lì.
benedetta residenza bolognese, allora.
la cosa che ho trovato più offensiva è quando mi hanno detto che non sono umile.
e giù risate: come se chi ti conosce mischi le tue sfaccettature ormai a caso.
ma non vado oltre, non ne vale la pena.

joe del negrozio mi ha detto di stare tranquillo, perchè io almeno ho avuto il coraggio di lasciare la mia città natale e di provare a costruire altrove.
joe è una di quelle cose che a nuoro ti fanno caminare per strada col sorriso.
joe non è di nuoro infatti.
come fa joe a sorridere ancora?
saranno i drappi colorati del negrozio da cui non vede la strada?

Sunday, January 07, 2007

il cielo che ho visto a berchidda a capodanno.



Il cielo di Berchidda
ti addobba la testa come un cappello
ti spinge come lenzuolo senza mollette
ti addormenta come un lampione
ti riempie come un abbraccio.
Il cielo di Berchidda è troppo piccolo
per vederlo tutti
è troppo timido per il vento
troppo caro per un resto
talvolta esigente per non chiedere.
Il cielo di Berchidda
non ama svuotarsi né riempire
non ama crollare nel rovinare.
Il cielo di Berchidda
è il nostro lato più difficile e complicato
è il nostro impegno più indelicato
che si annuvola in agosto
mentre interroghiamo settembre.

Archivieddo