Tuesday, January 09, 2007

gli amici che non mi conoscono più.


mi capita di riflettere ogni volta che rientro a Nuoro,
sulle battute come sugli obiettivi,
sulle baggianate come sui posti,
e lo prendo ormai come un esercizio zen.
la cosa migliore di queste vacanze sono state BERCHIDDA, OROSEI, ELISA ed IL QUADRO DI BIZIO CHE HO PRENOTATO PER IL MIO MURO.

secondo i giudizi delle persone che fingono di non giudicare e mi guardano come si guardano gli stupidi io dovrei essere caratterialmente così:

iniziamo proprio da stupido
offensivo
presuntuoso
arrogante
stronzo
frivolo
pesante
pedante
poco abile poeticamente
poco simpatico
poco bello invece mia madre dice che ho degli occhi bellissimi e deve essere vero
poco concreto
poco attento
poco abile a tirare bottigliate agli estranei come è successo a capodanno ai giardinetti di Nuoro verso le 3 del mattino
poco "cioè guarda che a nuoro è così"
poco ironico
poco paziente
poco psicologo
poco informato sul mio multitraccia
poco inserito
poco divertito
poco benvestito.
la migliore è quest'ultima, mi sa. devo dire che anche stronzo è bellina. o forse mi potrei offendere soltanto su POCO BELLO?

a volte lascio il telefono acceso anche la notte per vedere se mi chiama qualcuno quando sono a nuoro,
perchè da quello che mi sembra la gente ha difficoltà a chiamarti...deve esserci un problema di linee telefoniche.
un problema di comunicazione, lo definirei.
lo riscontra anche mia sorella, troppo grande per nuoro.
forse è un problema familiare, ossia delle altre famiglie.
o un problema animale, cioè delle anime quando sono lì.
benedetta residenza bolognese, allora.
la cosa che ho trovato più offensiva è quando mi hanno detto che non sono umile.
e giù risate: come se chi ti conosce mischi le tue sfaccettature ormai a caso.
ma non vado oltre, non ne vale la pena.

joe del negrozio mi ha detto di stare tranquillo, perchè io almeno ho avuto il coraggio di lasciare la mia città natale e di provare a costruire altrove.
joe è una di quelle cose che a nuoro ti fanno caminare per strada col sorriso.
joe non è di nuoro infatti.
come fa joe a sorridere ancora?
saranno i drappi colorati del negrozio da cui non vede la strada?

48 comments:

Anonymous said...

Nuoro sono le persone, per cui direi che dipende da chi vedi e chi ti fa piacere frequentare quando sei qui. come dappertutto ci sono personaggioni ma anche persone in gamba, è una città piccola con tanti limiti... ma a me sembra che è quando torni qui che devi ricostruire qualcosa. una vita, degli interessi, delle relazioni, così come hai fatto nei primi anni a Bologna. si ricomincia sempre daccapo... per me è stata Bologna, poi Milano, poi Nuoro di nuovo...
ma capisco che non lo fai in 10 giorni di vacanza!
e cmq ti murrunzo per non aver citato il fantastico passaggio col fantastico pandino con l'autoradio nuova!!!
;-)

Anonymous said...

no scusa... il collegamento con la foto di justin Timberlake che tocca il culo a Kilie Minogue me lo spieghi???
grazie
sempre paio

Anonymous said...

questa delle linee telefoniche ce l'ho pure io.
a nuoro incontri amici e amiche che ti dicono: daaaaaaaaaaaai! ma quando sei tornata? e quando riparti? e dov'è che sei ora? (A Roma e da 5 anni abbondanti, mi verrebbe da dire...)eddai vediamoci eddai usciamo eddai che bello e poi non ti chiamano MAI. Poi stai per ripartire, fai il giro ai bar, mandi un po' di sms e ti dicono: noooo stai per ripartireeeee e non ci siamo visti mai e mi dispiace e sei rimasta poco. nel mentre pero' il tuo cellulare non ha ricevuto un sms o una chiamata. nada de nada.
si Pollock ci hai ragione: c'è un problema di linee telefoniche a nuoro, saranno stati gli scavi...

comunque giàsssei bono, già
:)

Betta said...

Luca, tu sei una persona particolare.
Non ti nascondo che da quando ti conosco mi è capitato relativamente spesso di sentir dire "ma ci fa o ci è?", "é un rompicoglioni polemico", "non ci si piò parlare".
Nonostante io in realtà ti conosca poco ho sempre avuto un bel da ridire.
Innanzitutto perché mi sta sul cazzo che parla male alle spalle e chi non si fa i cazzi suoi.
Poi perché, anche se ribadisco che non ti conosco intimamente, mi sembra di aver colto un qualcosa che a molti forse è rimasto ignoto.
Ecco, io credo di aver colto l'ironia. E la profondità.
Viste e sentite sotto quest'ottica le tue uscite che a volte lasciano gli altri perplessi, per me hanno un significato del tutto diverso.
Poi insomma non ha molto senso che io ti spieghi tutte ste cose, ché le sai benissimo.

Mi associo a Paiola nel voler capire il perché della foto del post.

AzzaZeL said...

Tendenzialmente non darei troppa importanza alle persone che ti giudicano come dici,a parte che non credo proprio che siano tante,ma è evidente che nel caso si tratta di giudizi o critiche fatte con estrema superficialità.Tu sei uno che si espone,e personalmente la trovo una cosa lodevole per come la intendo io,ma il fatto di esporsi comporta inevitabilmente la reazione di chi sguazza nella mediocrità.E' probabile che qualcuno,non conoscendoti,sia portato a mal interpretarti così come è facile che si creino dei fraintendimenti dettati più dalle circostanze che altro,ma hai l'opportunità di valutare le persone proprio sulla base dei suddetti atteggiamenti e reazioni.Infine non me ne preoccuperei troppo comunque,sei molto benvoluto e,per quel che ho potuto vedere,te lo meriti.

azzazzel said...

...cazzo mi son riletto e sembravo un oroscopo...perdono...;-)

Anonymous said...

...ahaha no macchè gino ahahahah!!!
Az.

Betta said...

Gino, l'alter ego di Toti, a me mi fa troppo ridere.

Anonymous said...

tò..a me questa cosa che ti firmi gino mi inquieta.boh mi immagino cose strane tipo che ti logghi come gino perchè quello è il nick con cui entri nei siti pedofili..robe gai...cioè ma perchè gino????

tiziana
e vaffanculo a blogger beta .

dariedda said...

toti fox o toti gino branko. in realtà gino è lo pseudonimo con cui toti fà gli oroscopi in giro.

pollockmusic said...

non so come informarti che la versione non è più beta.....mi perdoni?

l'immagine è presto spiegata: la gente che mi giudica può solo darmi un bel bacio lì, in quella zona che ha reso Kylie estremamente celebre e valida.

Anonymous said...

basta con questa cazzo di nuoro
ce ne simo andati tutti
chi prima, chi dopo
chi ci è tornato e chi no
come si può vivere in bilico sino a questo punto?

Anonymous said...

...ahahah perchè io notoriamente tizià bazzico i siti pedofili :-
) è un login che ho fatto con l'accompagnamento,non riesco a spiegarlo tecnicamente...e gino è un nome buttato là proprio come dire tò...gino...
Az.

Anonymous said...

Scusa l’intrusione.
Anche perché alla fine dello scritto, manterrò l’anonimato.

Non ti conosco.
Eppure mi convinco che la lista critica manca di un sostantivo descrittivo.
L’egocentrismo escatologico traspare dalle ultime righe del tuo pezzo.
Sei solo uno dei tanti nuoresi, maschi e femmine, che ha avuto il coraggio, o forse è stato costretto a trovarlo, di lasciare la città natale per costruire altrove.
Uno dei tanti. Uno tra mille. E più.
Il gesto non ti rende speciale.
Comune.
Ad altri con radici sempre più fragili.
Perciò, continua a camminare per strada, a scoprire la città, e a riscoprirla, a possederla, a scoparla.
Ad annusarla.
E’ intrisa di odori: spesso cattivi, ma non cadaverici. Tipici di uno stato comatoso non assistito.
Potresti incontrare individui come te, disposti a conoscerti di nuovo.
Ad aggiustare la propria linea telefonica.
Che credono in una palingenesi nuorese collettiva, ancora.
Che vogliono inseguirla e perseguirla.
Perché no, per ambizione personale.

Come se le ali rattrappite potessero riprendere il volo.
Sono cosciente che un etnomusicologo come te, intenderà la citazione.
Ringrazio per lo stimolo al commento.
E’ vero, anonimo.

P.s.: so che non sono degno di una risposta perché non firmo il mio messaggio, ad ogni modo, chiedo:
jeanpaul come fa di cognome, Calvino? Borges? Gadda? Levi? Leone Ginzburg? Vittorini? Boll? Pasolini? Rigoni Stern? Dickens? Pavese?
(ho letto per caso un vecchio suo commento sul blog, presuntuoso nella sua ridicolaggine).

Anonymous said...

...dal punto di vista strettamente dialettico suona meglio "ridicolo nella sua presunzione" al limite anò piuttosto che "presuntuoso nella sua ridicolaggine" ne convieni?
Senza malizia eh,è solo un osservazione,siccome so che ci tieni te lo dico...amici come prima.
Az.

janamala said...

boh pollock..prima ho provato duemila volta con i dati e nn mi loggava..addirittura mi stavano venendo i dubbi se erano giusti..ne ho provato 85 nulla.adesso me lo da gia inserito.e come hai fatto a tornare indietro che non si può?boh.
amico toti:si tu sei un pedofilo.ti ho visto ieri davanti all'asilo che facevi salire quella bambina biondina con le codine.
anonimo lascia stare cugino giampaolo.e scrivi meno sofisticato che si sgama che sotto le parolone stai vendendo fuffa e luoghi comuni.

janamala said...

e toti ci ha raggione.ridicolo nella sua presunzione.il contrario nn mi suona.

Anonymous said...

ridicolo nella sua presunzione, implica la ridicolaggine in un atteggiamento (che in tal caso trattasi di presunta presunzione);presuntuoso nella sua ridicolaggine, implica l'esser presuntuoso nell'atteggiamento assunto e giudicato ridicolo.
RELATIVITà DEL CASO.
RM

Anonymous said...

Vero mmmmh sei scaltro,vediamo un po...qual'è la radice quadrata di 126?...dai scherzo...;-)
Az.

janamala said...

a me mi ricorda qualcuno sto qua.

Anonymous said...

chi ti ricordo?sono una ragazza,scaltra,non mi conosci..ci son finita per caso qui e il commento dell'anonimo precedente non sono io..mi spiace deludere le aspettative.
RM

Anonymous said...

e pensare che quando mi squilla il telefono non rispondo di proposito, specialmente quando io sono qua e loro sono la.
credo sia questione di punti di vista.
perchè cercare di essere per forza al centro ?!?
credo che in un angolo si ragioni meglio, e si vedono le cose con una più ampia visuale. visto che dietro c'è solo un muro.
essere al centro significa girarsi di continuo, non riuscire m,ai a stabilizzarsi, ad essere "fermi", per cercare di evitare che chi c'è dietro possa mettertelo esattamente la...
e oltre alla visuale sposta tutto, dall'essere centrale...

Anonymous said...

beh mi sembra un punto di vista rispettabile.
Az.

dariedda said...

ehhhh addetto ci hai anche ragione...stare al centro è impegnativo, meglio l'angolo, ma quando si torna in un posto che dovrebbe essere il posto dove finora sei stato di più boh ci si aspetta sempre qualcosa. almeno succede a me. dovrei smetterla di aspettarmi sempre qualcosa da qualcosa o da qualcuno.
miii sono un barile di banale melassa...

pollockmusic said...

forse ha ragione jeanpaul, me ne dovrei fottere di più, e vivere meno in bilico.
o forse han ragione altri che mi dicono di stare a lato....ma a lato a lato c'è orosei: ed è lì che vado quando ho voglia di amici ormai fraterni.
infine c'è chi non si firma: avrà ragione anche lui a non firmarsi, ma io non mi credo nè speciale nè migliore di altri perchè ho cambiato città: mi ritengo degno dello stesso rispetto di chi sceglie o subisce nuoro. lo stesso e identico rispetto.
fine.

Anonymous said...

è la terza volta che entro nel tuo blog, stavolta su indicazioni comuni, la prima in cui scrivo, ma questa pagina ha attirato la mia attenzione, il tuo sfogo, peraltro legittimo, mi lascia perplessa e ogni volta di più fa sì che tu sia meno comprensibile per me, non che alla fine sia possibile comprenderti dato che in un modo o nell’altro ci conosciamo da tanto tempo eppure non ci conosciamo realmente, eppure ti parlo da osservatrice a volte passiva, a volte attiva mi sento di dirti, tralasciando il fatto che non so chi ti abbia sciorinato la sfilza difetti riportati, anche se penso di avertene appioppato un paio pure io, e non mi interessa 1) concordo con chi ti dice che sei solo uno dei tanti che se n'è andato e nulla più 2) ti senti giudicato e lo sei in una certa misura solo perchè tu per primo lo fai e mi duole notare che spesso, coscientemente o meno lo sai solo tu, fai delle battute che lasciano il segno negli altri, non sempre in bene, anzi, eppure non accetti il giudizio postumo di costoro, e converrai che in relazione a queste situazioni non può che essere sarcastico e fa male pollock lo sai e lo vivi, bada solo in relazione a queste situazioni non in generale o nel resto, per le linee telefoniche, beh quello è un destino che accomuna chiunque se ne vada da un luogo o da un altro non fa differenza, ma penso sia andata così anche per il tuo stato d’animo e in questo non ci sono colpe, però una cosa mi dispiace sinceramente che tu queste vacanze non abbia trovato a nuoro quello che cercavi quando sei partito, stai bene d.

pollockmusic said...

dunque, sono sorpreso che quando si parla di Nuoro ci si accende e si riempie il post di commenti...tranquilli, Nuoro non se li merita...ad ogni modo non vedo come mai ci si soffermi sul fatto che mi sento speciale perchè me ne sono andato. chi vi ha messo in testa che mi sento diverso o migliore o non so cosa perchè me ne sono andato? chi ha mai lasciato intuire questo? io? e in quale passaggio del post? mah. ho solo detto che joe mi ha dato un giudizio di stima per il semplice fatto che sono partito. e ce ne sarebbe da dire su chi parte e sta fuori preso male per non essere a casa e chi fuori si sente a casa, ma non c'entra niente con tutto questo.

spesso faccio battute che lasciano il segno negli altri: ok, avrai pure ragione, anzi facciamo che hai sacrosantemente ragione. HAI RAGIOOOOONE. solo che io tutte queste belle parole sul carattere che mi vengono attribuite a 27 anni da gente che pensa che ne abbia ancora 18 non le dico: io se do dello stronzo a qualcuno è per scherzare, ora invece si usa che la sicurezza o la schiettezza siano sintomi di presunzione. allora l'amicizia sta diventando invidia, e non esiste più. perchè il problema è proprio lì: la gente cambia, la gente cresce oppure no, ma la gente sceglie perchè matura e forse -miracolo e meraviglia - sono maturato anche io. è così strano? è un problema vostro, non può più essere mio, me lo sono posto troppe volte e per troppo tempo. la differenza è che io scelgo di starmene per i fatti miei mentre in passato andavo a cercare gli altri. ora non solo li cercherò sempre meno, ma sceglierò da chi farmi trovare, serenamente. io non murrunzo, constato e ne prendo atto. io, ma non tutti gli altri.

mi dispiace più a me tornare e trovare sempre meno, comunque non è necessariamente negativo.

vacanze carine, con alcune macchie, ma sono contentissimo di avere passato il tempo con persone che per me sono ancora preziosi punti di riferimento o lo stanno pian piano diventando.

stai bene anche tu.

Betta said...

Eh si, è inutile, la presenza degli anonimi e certi argomenti danno una ventata di verve ai blogsss!!!

Lù peccato che non sei venuto al concerto ieri, è stato bellissimo, loro sono bravissimi e credo ti sarebbe piaciuto! La prossima volta che suonano ti ci trascino per i capelli! Piuttosto, domani al Wolf c'è un concerto tributo a De Andrè, noi andiamo, ajò.

pollockmusic said...

bah, non so....per il Wolf potrebbe interessarmi......vi faccio sapere, comunque.

Anonymous said...

Mi sento vicino sia al tuo commento, che a quello di Jeanpaul: infatti ci sono dei momenti in cui vorrei essere in ogni luogo e possibilmente non a Nuoro, altri (forse più frequenti) in cui non riesco a immaginare di poter costruire qualcosa lontano da casa. Ma poi alla fine, riflettendoci, mi rendo conto di essere cresciuto con il mito dell'apolide da un lato e del "patriotta" dall'altro, perciò non pongo la questione in maniera problematica: semplicemente continuo a conviverci.
I discorsi sul tuo carattere...ne avrò sentito tantissimi e ad altrettanti ho partecipato: Luca al centro delle disquisizioni di psicologia comportamentale, Luca la bestia che fa trovare male la gente, Luca culi crettiu, Luca che però negli ultimi anni è cambiato da così a così, etc.
Luca sa chi è e quello che vuole essere, cosa non da poco in questi tempi!

Anonymous said...

Caro Pollock. Hai visto quante persone ti vogliono bene o ti tengono in grande considerazione? Scrivessi io una cosa del genere sul mio blog cadrebbe giù così, lettera morta. Simpatico l'anonimo che ha parlato di etnomusicologia, bisognerebbe dirgli che oramai etnomusicologo suona quasi come un'offesa!
Io vivo a Nuoro disgraziatamente. Ci sono costretto. E le mie giornate sono purtroppo ripetitive e spesso sterili, e questo è un problema grave.
Ho paura di spaventare le persone. Non mi caga nessuno se non i compari diretti. C'è un chitarrista mostruoso a Nuoro e nessuno ha il coraggio di chiamarlo a suonare? Sono forse un personaggio scomodo? Oppure ho la sfiga tatuata in faccia e la gente mi evita? Non importa, sto acquistando della tecnologia potentissima dagli Stati Uniti, sarò in grado di riprodurre i suoni del mondo con una precisione inaudita e questo mi darà ulteriori superpoteri. Ci vieni a fine mese Venezia a una conferenza di veri etnomusicologi? Potrebbe interessarti tanto.
Vallco

Anonymous said...

Dimenticavo:
Luca accozzato perchè alle scuole medie arrivava in Ritmo bianca guidata nientemeno che dal Prof Pallino!

Anonymous said...

ggm
ha ragione
siamo cittadini del mondo
e mondini(da Mondo, vezzeggiativo tipico) della cittadella
au meme temps
ma col gusto di voler essere sempre dove non si è
e ne piangiamo per giunta
è un o' questo il punto
assumiamo le scelte
nuoro è bellissima(da parigi pero...)
oppure nuoro è una merda(ma ci resto pero...)
e un vino te lo bevi? non no(nigheddu pero...)
e una birra? (eia, a casa con babbo pero...)

Anonymous said...

jean paul , ggm, l'apolide il patriotta, l'altrove unico posto possibile, sempre. io sono malata di questa malattia, l'avevo gia' detto.
luca a volte bisogna farsi setaccio e vedere chi passa o no. semplicemente.

Anonymous said...

nuoro
quando ci torni è per le ferie
in vacanza
e con te tutti gli immigrati
e allora è la festa
gli amici puri
e la calda famiglia.
poi riparti
e torni alla tua quotidianità
con altri amici
e altri ritmi e interessi,
e ti trascini un po di malincolia
e pesantezza.
ma qualche volta
ti capita di restarci un po' piu a lungo
a nuoro,
e allora ne vedi l'autunno
le strade spolparsi e ingiallire
gli amici come cenere
di una sigaretta finita
e partita con l'immondezza,
e diventa triste
vuota e fredda,
nuoro,
sino alle vacanze successive.
ma come nuoro
dacca bamako orune e noissy.
ci chiediamo allora
dove vorremo stare
dove vorremo il nostro viaggio approdi
quale porto ci potrebbe offrire
un aggancio
un molo dove ancorarci
dove ballare docilmente
sull'acqua calma,
perchè la barca è invecchiata
il mare e le burrasche
l'hanno usurata
il legno filtra
le gambe si sono gonfiate
il cuore è stanco.
nuoro è una cala nascosta
dai ritmi tropicali
ripetitivi ma caldi
prevedibili ma rassicuranti,
una spiaggia deserta ma conosciuta
conosciuta e deserta.
ombra e luce
mare e spiaggia
blu e bianco
anche in inverno.
la barchetta si sfoglia
i suoi strati si scollano
affondo lentamente.
madre mi sento triste
che c'è figlio?
perchè non torni
figlio?...

janamala said...

caro/a anonima, non ho detto che ti conosco ho detto che mi ricordi qualcuno, ma non puoi essere quel qualcuno per motivi che non dirò se non davanti al mio avvocato.vorrei dire la mia ma non la dico , troppo sbattimento.

Anonymous said...

secondo me, potrei o forse mi sbaglio, il problema sta nel fatto che uno è molto più propenso a pretendere e molto meno, se non per niente, al dare.
oppure si da con la convinta pretesa di ricevere.

forse smettendo di pretendere c'è la possibilità che qualcosa cambi...e molto spesso senza che ipocritamente venga dato qualcosa...

Betta said...

Eh no, qui qualcosa la dico anch'io.
Prendiamo ISTRULLIO. Non è Nuoro, ma è Sardegna. Lì c'erano tante persone che volevano DARE, e com'è andata a finire?

Anonymous said...

guaglioni mi mancate, parigi milano e bologna.
troppo poco tempo ogni volta.
elisa.

pollockmusic said...

a Istrullio è andata male.
volevano dare, non pretendevano niente, quindi hai visto che bel gusto a rovinargli tutto.
chissà se pretendevano!?!?!?
che pena.
la pena più grande davvero.
per chi agisce nella balentia e non sa di far pena.
non mi ci fare nemmeno pensare, vah.

janamala said...

cerchiamo di capire che il significato del termine balentia è positivo, si intende qualcuno valente,ossia con le palle.quelli di cui parli palle zero.

said...

io a Nuoro ci vivo ma non la vivo ormai da anni.Sarà che la mia attenzione è focalizzata su altre cose...ma quand'ero più giovincella l'ho odiata in quanto sede della noia più assoluta o amata in quanto ventre materno.
Luca non posso dire di conoscerti,ma sinceramente mi son trovata spesso a godere della tua presenza e a pensare"se non ci fosse stato Luca sarebbe stata una serata noiosa".
senza fare tanti giri di parole narcisistici ti dico che dal mio piccolo punto di vista son contenta che ci siano persone come te a nuoro,poi le critiche Lù sono sempre presenti anche se stai immobile.

pollockmusic said...

beh amici, io ho fatto un post di sfogo ed alla fine mi avete riempito di bellissime parole, vi ringrazio tutti, non prevedevo né mi aspettavo una cosa simile: è la dimostrazione che un minimo mi sto migliorando. dunque grazie, la pillola natalizia così l'ho digerita molto meglio e con una carica migliore inizio il mio nuovo anno di lavoro, sopratutto!

un abbraccio a tutti voi, nuoresi e nuoresi emigrati.

Betta said...

Tì la parola "balentia" viene da "valore" ma nel linguaggio corrente ha assunto un significato diverso, dire che uno è un balente non significa certo che è una persona di valore, lo stesso discorso l'ho preso recentemente con uno che dice "negro" perché nell'etimologia significa "appartenente alla razza negroide" e cercavo di spiegargli che se nel linguaggio comune è dispreggiativo è il caso di adeguarsi e usare parole che non offendono nessuno.
Quindi se pensi di me che sono una persona valorosa non mi dire balente che se no mi offendo.

janamala said...

boh io gli do il significato positivo,quello reale, mi piace quella parola. il termine negro è l'esatto contrario,pensa tu che in slang amerigano fra di loro si chiamano nigger.

Anonymous said...

già ne sapete poco voi gggiovani nuoresi. bette che ne sapete!
bira e mbai

Anonymous said...

ho letto il post e parte dei commenti... io credo che non si possa pretendere di piacere a tutti, specie se si ha un carattere forte, "particolare"... le attestazioni di stima dei tuoi amici le hai avute per iscritto e ora sono pubbliche... forse ne sentivi il bisogno?
è vero, non prendersela è la cosa migliore, ma chiedersi come mai le persone ti ritengono presuntuoso, arrogante e-tutti-quegli-aggettivi-là ritengo possa aiutare a crescere e cercare di capire se magari *per caso* quelle stesse persone non si siano sentite offese o ferite da te. che magari non volevi. ma intanto hai generato qualcosa di sgradevole in chi aveva voglia di interagire con te e non ci è riuscito. perchè è diverso da te e ha cercato di avvicinarsi, ma si è reso conto che proprio non è stato possibile (e di certo non ne sarà morto eh). come tutti anche tu vivi in questo mondo e penso che, se scrivi post come questo, qualche interrogativo te lo poni. qualche dubbio o debolezza... e già la cosa ti rende più umano forse :)
non chiederti se sei sbagliato, piuttosto ti consiglio di domandarti come si possono sentire le persone che forse non ti conoscono o non ti capiscono e ricevono da te qualcosa che fa loro male...

ciao...

Anonymous said...

Ma non so.
Io a Nuoro non ci vado da 3 mesi ma allora anche tra noi non è mai successo quello che dici.
Forse le linee sono meno intasate adesso (beh, scava, scava :-))
E allora come la mettiamo?
anche qua c'è nebbia, ma nessuno si fa di questi problemi. Se però ci diamo una mano tutti forse qualcosa di buono si tira fuori, tra un crostino e un bicchiere di vino.
A me piacciono molto i monti, nelle malghe chissà se fanno il gongorzola, e qualcuno lo ha mai provato sul pane di nuoro?
Avete ragione meglio la torre.

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