Friday, January 19, 2007

in tour



antonello dice che alla fine non esistono più città ma solo teatri o club.
antonello dice che i laghi annoiano e venezia stanca.
antonello suona ed il sudore allaga la sedia, e quella sensazione di acqua sembra la pioggia in un teatro aperto,
un temporale richiesto dai contadini,
l'acqua benedetta in una basilica per atei.
antonello dice che non rilascia interviste prima di suonare
e dal suo mondo vedo perfino il mio
gli sguardi della platea
chi ride e capisce
o chi non capisce e vuole soltanto che passi.
antonello suona finché ha forza di percuotere le sedie, le buste e i legni che si porta ed infila nel piano.
antonello sorseggia il suo vino e sceglie da chi lasciarsi avvicinare, con una sensibilità scura come la sua pelle.
nel camerino buio provo a dormire
ed ogni tanto sono lampi blu
ogni tanto arancione
o sono fari puntati
spesso sono in larsen
ed io sto riposando senza dormire
viaggiando senza superare
ridendo senza ingrassare.
non è detto che io non possa stare al centro di una strada
al centro di una nota
al centro di un palco
solo perchè qualcuno crede di potermi spostare con dei lampeggianti.
antonello direbbe che certa gente non sa dove finisce la cortesia
non sa dove finisce il musicista
non sa dove inizia l'uomo:
ed è per quello che è facile rifiutarsi di rispondere a domande fuori luogo
ed è per quello che a volte le domande non servono a nulla
e le risposte si vivono soltanto.
antonello dice che col cioccolato ha smesso dopo natale,
ma poi lo finisce assieme a noi, dopo l'ennesimo autogrill e prima che inizi mestre.
sono contento che ceda a questa tentazione, con l'autentica debolezza di un bambino goloso
sopratutto di suoni e di atmosfere.

grazie antonello,
e poi paolo, sabino, lorenzo,e kocani tutta per questo scampolo di tour.

1 comment:

AzzaZeL said...

Bella Luca,animo nobile.

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