Monday, February 28, 2011

Wednesday, February 23, 2011

composto.


di cosa è fatto il tuo viso
di idee che volano
di foglie cadute che non raccolgono
di frasi sussurrate
di parole lasciate a metà
di dolore
di dispiacere ma anche di sorrisi
di piume
di persone che prendono un aereo e poi arrivano da te.
è fatto di esperienza
di comprensione, perfino
il tuo viso è fatto di tutto
e non riporta a capo nulla.
il tuo viso è sbagliato
è troppo pieno per essere il tuo
eppure non si presta un viso
non mente un viso
inganna
soltanto.

Tuesday, February 22, 2011

luce rossastra

ai 15
o forse ai 10
tornavo e la vedevo
quella luce rossastra al quarto piano
che rendeva misteriosi i suoi inquilini
che poi li conoscevo
ma non potevo credere fossero loro ad avere quella luce rossastra.

o forse avevo 8 anni
perfino 6
cosi tanto tempo fa che oggi mi chiedo se fosse questa la vita di cui parlo
se le cose fossero uguali a oggi
le macchine cosi tante
le persone cosi distaccate
i rapporti cosi veloci a terminare,
eppure i miei erano già innamorati del loro amore.

o se tutto si è aggravato tipo sintomo
se tutto è degenerato in un quadro di sospetto
nelle paure
negli incubi.

se c'è meno gente in giro
m chiedo questo e altro
penso se un bambino domani
ci sentirà parlare di come si stava prima
di chi c'era prima
di quando ci vedevamo
di quando esisteva un solo modo di stringersi
di accarezzarci
e di farsi caldo
ora che pure l'estate mi sembra più incazzata.

me lo chiedo ora che esistono troppi modi
mille alternative
tante persone da incontrare nelle cose più inutili
come fossero inserite nelle file del pane
e non toccasse mai a noi
prendere
qualcosa.

m chiedo se oggi ci riusciamo mai
a fermare quello che passa
ad impedirlo
solo perché non vogliamo che scappi
e non vogliamo che vada via
non vogliamo che sia un attimo
non vogliamo forse nemmeno trovarlo
e sapere dove stava.

un bambino che gioca a nascondino
vuoi che arrivi
e tenti di vincere
ma non vuoi sapere da dove è arrivato.

non voglio più lampi
o attimi
o passaggi
o trasferte.

quello che voglio
lo voglio
e voglio
che rimanga qui con me
e mi faccia smettere.

Saturday, February 19, 2011

momento.

c'è un momento preciso
in cui tutto si brucia
ed il fuoco è più veloce di quanto sembri.

c'è stato un momento preciso in agosto anni fa
quando tutto bruciava
ed erano fiamme vere
ed era fumo che entrava nel respiro
ed ho capito di avere un problema.

un momento in cui il fuoco correva
anche se non sembrava cosi
e tutto apparentemente era lento
ma illusoriamente lento.

c'è stato un momento
in cui ho capito che non serve insistere
in cui era chiaro che ero il più debole
ed il fuoco ti annienta senza lasciarti scelta.

c'è stato un momento
in cui mi sarei lasciato bruciare
per poi riprendermi altrove
come un elastico che si tira all'infinito
e se si spezza
pazienza.

Thursday, February 17, 2011

turning tables.


la vita che abbiamo scelto
non si può dare troppo a qualcun'altro
e non fa passaparola con le voci
come fosse un diversivo
come fosse un detersivo che funziona.

la vita che abbiamo scelto
a volte non è completamente nostra
ma si incontra come le parole nelle frasi
che significano qualcosa
e ci ferisce come una sveglia quando hai troppo sonno.

la vita che abbiamo scelto
non crede agli occhi fini
non vede gli occhi marci
non crede più ai rimpianti.

la vita che abbiamo scelto
se l'hai scelta allora tienila
e non si scarta se non sai cosa c'è dentro
e non si lega alle pietre per poi buttarla.

la vita che abbiamo scelto
non è tua
non si impresta
e non si impesta
e non si presta come un significato
non si giustifica
e non si divide se non è il caso:
è una particella infinita che solo tu puoi amare
se l'hai scelta allora curatene.

la vita che abbiamo scelto
a volte va cosi
a volte sei tu che la spingi
a volte rotola in salita
e quando torna indietro è più pesante
ed io adoro ritornare indietro per vedere cosa resta.

la vita che abbiamo scelto
a volte erano due
a volte erano troppe
a volte era tutta completamente nostra
a volte si regala
ma senza mai giustificarsi
perchè non è un'assenza.

la vita che abbiamo scelto
si interrompe brevemente
si riprende come un gatto col gomitolo
si aggiusta
si nastra all'ingresso di un palco
e quando si arriva lo si fa considerandone ogni pezzo.

la vita che abbiamo scelto
è solo nostra
è troppo nostra per essere scordata
è troppo vuota per essere riempita
o troppo piena per essere buttata
per essere rinviata
per essere delegata.


la vita che abbiamo scelto
un giorno sarà tua
un giorno sarà nostra
un giorno sarà questo
un giorno sarà fuori da ogni posto.

Saturday, February 12, 2011

quanto serve.


quanto serve un abbraccio a volte.
quanto serve.
quanto serve una mano sulla spalla
o una mano sul viso
quanto serve.
quanto serve che mi fermino le mani
che mi chiudano gli occhi
che mi socchiudano gli occhi
che mi tolgano le scarpe quando non ho la forza di farlo io.
quanto serve.
quanto serve avere un cuore nuovo
avere un sorriso più grande
avere una carezza.
quanto serve quella carezza che non ho
quell'abbraccio che non ricevo
quel bacio sulla guancia cosi rotondo
come un cerchio al compasso.
quanto serve tutto questo
ed un sole enorme in una stanza bianchissima.
quanto serve
e quanto mi serve
e quanto ne ho bisogno
e quanto posso averne
se decidessi di darmene senza chiedere
aspettando li dove sei
aspettando che io mi tolga questa croce dalle labbra
questo pianto dalle mani
questo disagio dalla pancia.
quanto serve.

Tuesday, February 08, 2011

commovente e strepitosa magia: ADELE.


I heard that your settled down.
That you found a girl and your married now.
I heard that your dreams came true.
Guess she gave you things I didn’t give to you.
Old friend, why are you so shy?
It ain’t like you to hold back or hide from the lie.
I hate to turn up out of the blue uninvited,
But I couldn’t stay away, I couldn’t fight it.
I hoped you’d see my face & that you’d be reminded,
That for me, it isn’t over.
Nevermind, I’ll find someone like you.
I wish nothing but the best for you too.
Don’t forget me, I beg, I remember you said:
“Sometimes it lasts in love but sometimes it hurts instead”
Sometimes it lasts in love but sometimes it hurts instead, yeah.
You’d know how the time flies.
Only yesterday was the time of our lives.
We were born and raised in a summery haze.
Bound by the surprise of our glory days.
I hate to turn up out of the blue uninvited,
But I couldn’t stay away, I couldn’t fight it.
I hoped you’d see my face & that you’d be reminded,
That for me, it isn’t over yet.
Nevermind, I’ll find someone like you.
I wish nothing but the best for you too.
Don’t forget me, I beg, I remember you said:
“Sometimes it lasts in love but sometimes it hurts instead”, yay.
Nothing compares, no worries or cares.
Regret’s and mistakes they’re memories made.
Who would have known how bittersweet this would taste?
Nevermind, I’ll find someone like you.
I wish nothing but the best for you too.
Don’t forget me, I beg, I remembered you said:
“Sometimes it lasts in love but sometimes it hurts instead”
Nevermind, I’ll find someone like you.
I wish nothing but the best for you too.
Don’t forget me, I beg, I remembered you said:
“Sometimes it lasts in love but sometimes it hurts instead”
Sometimes it lasts in love but sometimes it hurts instead, yeah.

debutto.


debuttiamo tra poche ore.
crepi il lupo.

le tasche piene di sassi.

Wednesday, February 02, 2011

sono tornati!

russia 1996


della Russia mi rimane un viaggio nel 1996
e troppe cose
e molte
molte indistinte
come un bacio
un sorriso
un aquilone
le campane
un sole grigio
l'odore della vodka
il profumo della famiglia che mi ha adottato 11 giorni
e la piazza rossa che abbiamo bloccato nelle nostre foto analogiche.
mi rimane troppo di quel viaggio
ci ho pensato oggi
che l'acqua stava scendendo
l'avevo aperta troppo presto
e dunque mi sono avvicinato per chiuderla
perchè mi sembrava uno spreco
e mi sembra sempre uno spreco trattare cosi l'acqua
e l'ho imparato in Russia
il valore dell'acqua
il valore di qualcosa che sottintendiamo
ma poi non si sa se c'è sempre
non si sa se scorre a tutte le ore
non si sa se torna.
lo fa, questo, l'acqua.
l'ho imparato forse in Russia
l'amore per il dettaglio sul palco
l'amore per il particolare che non vedono tutti
l'amore per le cose che stanno in un angolo
e devono essere scoperte per essere viste, come si fa coi vestiti della donna che vuoi.
l'ho imparato in Russia tutto questo
e nemmeno me lo ricordo tutti i giorni
perchè è cosi facile distrarsi di fronte a cose piccole
ed è altrettanto facile ricordarsi quelle che sembrano grandi
e fraintendere
e valutarle.

Tuesday, February 01, 2011

le persone che ti si avvicinano.

le persone che ti si avvicinano sembra che non chiedano mai niente
sembra che capiscano sempre
sembra che aspettino che tu ti accorga di loro
sembra che sappiano andare oltre
sembra che conoscano la verità
sembra che dicano la verità,
come se fosse logico
e ti dicono che è semplice, tutta questa verità che c'è nel mondo.

le persone che ti si avvicinano sorridono per la prima volta
e nemmeno si sforzano di farlo dopo un poco
perché sono brave
e tu sei già nel vortice di tutto.

le persone che ti si avvicinano ti osservano dai giornali bucati
per attaccarti domani
e ti attaccano senza parole
e ti piegano come una preghiera obbligatoria
come fossi tu ad imparare ad accettare la loro vita.

le persone che ti si avvicinano
di te si prendono solamente ciò che gli piace
e per il tempo che hanno già prestabilito
e ti abituano a soffrire
e ti insegnano a soffrire
mentre loro si fanno forti
ora che vogliono incamminarsi.

le persone che ti si avvicinano
fanno i progetti col tuo nome
coi tuoi gesti
con te dentro i loro obiettivi
e poi sfumi come una nuvola di neve
quando non nevica neanche bene.

le persone che ti si avvicinano
a te ti han scelto come un nome da lavagna.
non sanno amarti mica in modo interessato
e non sanno piangere la tua partenza con amore
perchè alla fine avrebbero bisogno di te
e tu quando ti volti e non le vedi
come loro
hai bisogno di te
che per un pò neanche ti trovi.

Archivieddo