Saturday, February 27, 2010

nel tuo mondo blu.

Confess, your kiss still knocks me off my legs.
The first time I saw you was like a punch right through my chest
and I will forever, ‘cause you’ll forever be
my one true broken heart, pieces inside of me
and you’ll forever, my baby be.

You will rest your head, your strength once saving.
And when you wake you will fly away,
holding tight to the legs of all your angels.
Goodbye my love, into your blue, blue eyes,
your blue, blue world, you're my baby blue.

Confess I'm not quite ready to be left.
Still, I know I gave my level best.
You give, you give, to this I can attest
You made me, you made me.
You and me forever, baby.

You will rest your head, your strength once saving.
And when you wake you will fly away,
holding tight to the legs of all your angels.
Goodbye my love, into your blue, blue eyes,
in your blue, blue world, you and me forever.

You will rest your head, your strength once saving.
And when you wake you will fly away,
holding tight to the legs of all your angels.
Goodbye my love, into your blue, blue eyes,
in your blue, blue world, you and me forever.

Monday, February 22, 2010

i conti.

ti ritrovi alla fine di febbraio, con marzo alle porte, che hai finito il tuo lavoro.
ti ritrovi, davvero, col dubbio che magari ti eri smarrito, col dubbio di avere per le mani soltanto acqua sporca.
ti ritrovi in amministrazione, a restituire un telefonino ed una chiavetta, con Tania che ti guarda materna, e ti scendono le lacrime senza che tu possa fermarle.
ti ritrovi che al di la' di questa pioggia c'e' una primavera alle porte, un viaggio annunciato da tempo, e qualche certezza in meno che ti ha devastato in crescendo.
ti ritrovi a pensare a Barletta, un novembre di caldo assurdo che finiva a Catania, e i cannoli portati in aereo per dimenticarti la fatica delle prime esperienze.
ti ritrovi che prima di questo c'erano soltanto trasferte da qui a Mirandola, e quando tornavi a casa era di nuovo la casa dell'anno passato, e la bici correva sotto i portici e capivi che era gia' una fortuna entrare ogni giorno a teatro.
ti ritrovi che poi era dicembre, e ti cresceva dentro la voglia di un natale in famiglia e in Sardegna, e Milano era cosi lunga e quando potevi tornavi a Bologna, e la neve quest'anno sembrava infinita, mentre tu ti consumavi tra rabbia e pazienza inimmaginata.
ti ritrovi da Linate e di nuovo al Marconi, con una macchina che buca subito e per poco non resti per strada, e qualcuno ha lasciato comunque una strada, sei a Brescia e ti calmi, e ti chiedi, e non ottieni grandissime risposte, ed allora nemmeno ti incazzi piu': forse questa e' una chiave.
poi in mezzo i treni notturni di Prato, ed ancora quel centro di Recanati cosi piccolo e comodo, che vai via e ti sembra di non esserci mai e poi mai capitato.
ed infine i giorni in Friuli, che piu' o meno la voce ritorna e si mischia al prosciutto ed alla grappa, ti rilassi perche' ormai stai finendo,
e quindi e' di nuovo Bologna.
non penseresti mai che tutto questo accadeva dal 26 di ottobre al 21 di febbraio,
ed e' accaduto di tutto,
e ti e' caduto un po' tutto,
e bene o male resisti,
con gli occhi stracolmi di lacrime per tutte le persone che hai visto e con le quali hai parlato per mesi
come fossero magari soltanto una famiglia allargata,
che come tutte le famiglie a volte ti fa incazzare troppo,
ma poi ci vorresti tornare ogni giorno.

Thursday, February 18, 2010

Wednesday, February 10, 2010

d & d.

un diamante e' per sempre
ma anche una delusione.
dipende dal diamante,
o dipende dalla delusione.
ma secondo me son meglio i diamanti
delle delusioni.

un diamante oggi
non vale un cazzo,
non quanto una delusione.

Saturday, February 06, 2010

bella lei.

e torni addirittura con un triplo album!?!?!?!eheheheh joanna...l'importante e' che torni.

Thursday, February 04, 2010

IBR.


Si conobbero. Lui conobbe lei e se stesso, perche' in verita' non s'era mai saputo. E lei conobbe lui e se stessa, perche' pur essendosi saputa sempre, mai s'era potuta riconoscere cosi.

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