Tuesday, January 31, 2006

jackson pollock



voi non ne sapete più di pollock, nuovi e vecchi pittori in genere.
non avete intuizioni come pollock.
non esiste nessuno come pollock, forse picasso.
non si può creare come pollock, forse bacon.
non si può pensare come pollock, forse schiele.
io quegli altri tre li amo, ma pollock mi piace di più, che ne so, io mica capisco di arte davvero.
non si può affidare la creazione al gesto, come pollock.
non si può capire pollock.
non si può sfidare o imitare pollock.
non si può insultare pollock.
non si può dileggiare pollock.
non si può commentare pollock.
pollock non si commenta a parole, non si ammira coi quadri, non si apprende con un libro.
pollock è un vertice, e non so dire nemmeno di cosa, forse di cose.
pollock ti da i suoi colori, le sue idee, i suoi titoli, i suoi numeri,
e tu non sai chi chiamare per avere risposte.
pollock si è schiantato in auto troppo presto.
da allora poche cose degne.
poteva far guidare qualcun'altro.
poteva continuare a bere fino al giorno dopo.
ma forse il finale del film non gli rende giustizia, come tutti i film che cercano di diffondere e finiscono per scomporre.
come nessuno oggi rende giustizia a questo grande maestro.
si dimenticano di loro,
come loro si dimenticano di noi, anni prima, bevendoci su, e quindi un pò giustificati.
noi con nessuna scusa, invece.

birra (post dedicato a jeanpaul)


non so quante bottiglie di birra
ho bevuto aspettando che le cose
migliorassero.
non so quanto vino e whisky
e birra
sopratutto birra
ho bevuto dopo avere
rotto con le donne -
aspettando lo squillo del telefono
aspettando il rumore dei passi,
e il telefono non suona mai
se non molto più tardi.
arrivano quando lo stomaco mi esce
dalla bocca
freschi come fiori di primavera:
"come diavolo ti sei ridotto?
ci vorranno tre giorni prima che tu possa scoparmi!"

la femmina è durevole
vive sette anni e mezzo più
del maschio, e beve pochissima birra
perchè sa che danneggia
la figura.
mentre noi diamo fuori di matto
loro sono fuori a
ballare e ridere
con coriacei cowboy.

bè, c'è un sacco
di birra e sacchi di bottiglie di birra vuote
e quando ne prendi una
le bottiglie cadono dal fondo bagnato
del sacco di carta
rotolano
facendo baccano
zampillando grigia cenere fradicia
e birra vecchia,
oppure alle quattro del mattino
il sacco cade,
producendo l'unico suono della tua vita.

birra
fiumi e mari di birra
birra birra birra
la radio che canta canzoni d'amore
mentre il telefono tace
e i muri stanno
in alto e in basso
e la birra è tutto quello che c'è.

c.bukowski

tornare da fuori e trovare una casa


sono molto legato a questa casa di bologna.
in realtà so che questo dipende terribilmente dal ruolo di una persona come mari, che sa ben mediare coi caratteri difficili di tutti noi, che ha un ottimo umorismo, e che si fa voler bene. la ammiro molto, perchè vedo che sta costruendo bene la sua vita, e mi spiace che presto ci allontaneremo in case diverse, ma sono felice di saperla con chicco, per loro è come iniziare un nuovo ed importante percorso di adulti.
tempo fa i miei primi anni a bologna sono stati negativi quanto complessi, ho sfiorato la depressione, il rincoglionimento, e il tracollo assoluto. in realtà nelle nostre vite studentesche uno gira e si trova spesso a viaggiare per raggiungere gli amici, a vedere concerti, spettacoli teatrali, mostre, a sbronzarsi in giro per i bar, a frequentare le lezioni, ma la base di tutto il suo movimento resta la casa, nella quale alla fine si torna a dormire, o si studia per gli esami, o jeanpaul si porta les femmes. se non mi sentissi bene tra le mura domestiche silenziose e appartate allora non potrei godermi tutto il resto. e mentre la mia casa si prepara all'ennesima rivoluzione col cambio di qaulche inquilina, ripenso a questo anno e mezzo trascorso insieme, pieno di situazioni belle e brutte, ma senza dubbio positivo.
penso alla festa a sorpresa di compleanno che mi hanno organizzato a maggio, alle litigate perchè ogni cosa ambigua o poco chiara diventasse buona, ai momenti di stress nei quali ti trema la voce da quanto stai per piangere, ai colloqui di lavoro andati male e dei quali ho reso partecipi tutti, alle persone deludenti che hanno incrociato la nostra trasparenza, alle cene finite alle 5 del mattino senza riuscire a lavare i piatti dall'elevato tasso alcoolico, ai pacchi arrivati dalla sardegna e divisi come fossimo parenti, alle risate per cose piccole e infantili, al tempo trascorso spostando mobili per rendere più belle le stanze, alle bollette che non arrivavano mai, alle raccomandate ritirate per gli altri, alle incomprensioni, alle giornate di sole estivo, alle colazioni col caffé avanzato il giorno prima, alle camomille prima di andare a dormire, ai thé per dimenticarci un pomeriggio di studio o di nervosismo, ai film per ingannare la noia, agli autobus presi insieme per arrivare in centro.
c'è sempre stato un bel gusto nello stare insieme, un'attesa magica per una ricetta pronta, per un vino stagionato bene, per un mirto potente, per un sorriso, per un'incazzatura clamorosa, per una tazzina rotta.
mi mancherà tutto ciò, ne ho un ricordo grande già dentro di me, mi è stato utile e mi ha dato delle emozioni sincere.
un abbraccio forte dunque, davvero a tutte voi, siete delle bellissime compagne di avventura, ma soprattutto delle incredibili donne, e questo non è da tutte.

Sunday, January 29, 2006

ATTRICI..........e attricette.



curiosando su internet...uno si pone delle domande.....

ma betta può soffrire di demenza SENILE?

mah.

stirare imbiancare cucire: spiegazioni




oggi ho provato a stirare tipo per la terza volta nella mia vita. ho comprato dei maglioni così belli che non posso girarci con le pieghe. ora che non ho più le pieghe nella pancia non è che mi tengo quelle post-lavaggio, sennò non potrò mai rimorchiare la ventura.
in pratica io ho un problema grosso, ossia ragiono troppo sul principio delle cose: è per questo che frequento ragazze che preferiscono i preliminari al sodo. io al sodo preferisco l'uovo in camicia col pane carasau bagnato, o se proprio devo scegliera allora vada per il pane frattau. ma prima prelimiari però, così ti viene pure appetito.
il mio ragionare sul principio tocca l'apice in due gesti: lo stirare e l'imbiancare. anche mia madre dopo aver provato ad insegnarmi a fare queste due attività ci ha rinunciato, perchè io non ne capisco il principio.

1- stirare: tu passi il ferro sui vestiti per toglierne le pieghe: ma come fai? cioè se tutto spingi le pieghe verso destra si accumuleranno a sinistra, e viceversa, quindi una cosa non è mai stirata? oppure dove si riesce a sfogare in modo che ti rimanga tutto stirato? io non lo capisco davvero, lo so che molti pensano io stia scherzando, ma GIURO che sono serio. ogni volta che stiri accumuli le pieghe in un punto. a parte quando lo fa mia madre o ponga, che poi è mia madre anche lei, che riescono a far sparire l'accumulo di pieghe. com'è possibile questa cosa? risultato: non so stirare.

2-imbiancare: ho dato una mano ai miei per imbiancare la casa in calabria: ho preso il pennello ed ho iniziato: alla fine del mio muro i miei han dovuto rifare tutto. mia madre diceva che stavo imbiancando male: io non capisco. cioè, se hai messo bianco su bianco, e quello che metti tu è più bianco, come fai a vedere dove è meno bianco? eppoi il gesto....c'è un gesto per cui imbianchi ed anche in fretta, beh, io questo gesto non riesco a farlo mio, e non so come distinguere il pezzo di muro fatto bene da quello fatto male.

3-cucire: quando uno ti cuce uno strappo il punto iniziale non è fissato a niente, allora quando finisci come lo chiudi? con un nodo? forse si, però vedo che chi sa cucire non lo chiude con un nodo. non capisco il principio secondo cui si fissa un filo se non è attaccato a niente. che cosa lo fissa, il girare e l'incastrare ogni volta che passiamo da un capo all'altro?

aiuto. veramente aiuto. vi imploro di spiegarmi, devo imparare a fare queste cose.

confusioni tra danza e musica



da qualche anno qui a bologna ho avuto rapporti con la danza, non purtroppo con le ballerine, nel senso che a me piaceva rebeca che poi è partita per le isole canarie e io sono rimasto qui come un deficente. ma questa è un'altra storia.
ieri parlavo con ponga, che doveva fare una lezione sul ritmo ad alcuni insegnanti di fitness e cose simili. la prima cosa sorprendente che ho sentito da lei alla fine dell'incontro è stata: Non c'erano Palestrati. Questo mi ha molto incuriosito, hai visto mai che tra due o tre chili potrei divenire bello come uno che esce dall'ISEF, e magari facendo più addominali e piegamenti di quelli che NON faccio attualmente potrei competere con un insegnante di spinning. ma anche questa è un'altra cosa. vabbò, parlando con ponga abbiamo scoperto che la terminologia della danza non c'entra nulla con quella musicale.
dunque non capisco da dove prendano i termini i ballerini, forse dalle loro menti, da quelle degli istruttori, o forse i palestrati vecchi vengono considerati dei guru che fanno confusione e decidono cosa chiamare come, come chiamare cosa, eccetera, il tutto mentre sollevano panche dei giardini per fare spazio ai campi scout.

entro nel dettaglio:

1-danza moderna e jazz sono accorpate: da "noi dell'ambiente musicale" la musica moderna è una branchia di quella del Novecento, il jazz invece sappiamo tutti cos'è.. come se non bastasse in una locandina di danza jazz e moderna pubblicizzavano un seminario attinente alla cosa, basato su Madonna. MADONNA? io voglio bene a madonna, ma certo musicalmente non entra in nessuna di queste categorie. dunque il problema diventa: cosa fa madonna? ve lo dico subito, senza preamboli: madonna fa dance, per la precisione house, pure con produttori di altissimo livello. dunque due nuovi termini musicali, dance e house, che non danno nomi a nessun tipo di danza....non capisco come uscirne.

passiamo al secondo punto, allora:

2-danza hip hop e funky, accorpate pure loro: ma per hip hop in realtà loro intendono qualsiasi cosa si basi su un 4/4, possibilmente americano, ma soprattutto commercialissimo.....per funk intendono la stessa cosa, in pratica li usano come sinonimi. vi dirò di più, un passo di danza jazz invece si chiama James Brown....che però fa funky secondo un musicista.
funky ma non funk, in questa lettera di differenza c'è un mare.

3-danza latinoamericana: questi mettono macarene, lambade, bachate, e si dimenticano tutto il vero repertorio spettacolare di quelle zone....perchè magari hanno fatto i corsi non si capisce bene dove....non certo dove dovevano farli. questo lo so perchè il mio amico reggi è andato a ballare a cuba, mentre quelli facevano i corsi a RONCOBILACCIO col sosia di MILTON, il cubano FINTO di canale 5.

conclusioni: gli insegnanti di danza colti sono pochi, sceglieteveli con cura. non fate casino se andate a ballare, attenzione: o sbagliate aula, oppure non trovate il palestrato dei vostri sogni, nè un disco un pò underground. questi qui gusto musicale zero, mi pare di capire. a parte la zia, che ha una palestra a cremona, e ne sa a pacchi di musica elettronica. ma la zia è un'eccezione, me ne rendo conto, però chi è di cremona l'aula non la sbaglia....anche perchè l'aula è una, come fai a sbagliare?eppoi te lo dice la zia dove entrare. allora gente di cremona, tutti in palestra dalla zia, svegliaaaaaaa!

ps spesso gli insegnanti di danza non sanno neppure battere il tempo, allora cos'è il tempo? come lo battono? amici non capisco più niente con tutti questi generi, nomi, pronomi....aiuto. chi sa qualcosa mi illumini.

oltretutto il mio mito è KLEDI, ringrazio ogni giorno maurizio costanzo per avergli permesso di aprire una scuola. una scuola, capito? il dramma è che ha più memoria di me coi passi di danza, KLEDI. una scuola coi soldi del calendario di max.....

Saturday, January 28, 2006

preghiera


Dovresti possedere un albero
e dargli un nome
e pregarci sotto per dire che gli credi.
Io mi fermo in una rete
non da pesca
a scambiare le parole che ci piacciono
nei suoni o nei significati
a sapere che macchine abbiamo
che mani stringiamo
che delusioni piangiamo.
Non so se stanotte sarà lieve
oppure ondivaga,
ne sappiamo così poco
che possiamo dimenticare,
altri perdono la voce
e se accade non c’è più fiducia.

Friday, January 27, 2006

note calanti 4 - BEN HARPER (ed il cinema sardo)


questo post lo scrivo più per vedere chi mi da contro che perchè sia necessario..nel senso che Ben si sta scavando la fossa artistica da solo, non sarò certo io, il piccolo pollock, sosia di pietro taricone nel cervello e di margherita hack nel fisico, a fargli cambiare idea. Ben Harper è un benefattore, un robin hood dei nostri anni. lui ruba ai poveri per dare alla virgin, la sua leggerissima casa discografica. Ben Harper dopo il suo ultimo disco decente, non bello ma decente, il doppio live, che infatti si basava su pezzi già editi, ha ricevuto una telefonata da una produzione che fa i cast per i film. avevano sbagliato numero, cercavano un'altro artista, volevano parlare con l'attrice di "Primavera di granito", quella che con lo sguardo macabro fa intuire al ragazzo che è stata violentata...com'è facile a volte parlare con la persona che si ama. insomma, chi di noi spettatori durante quel film capolavoro non ha pensato BONA L'ATTRICE DI PRIMAVERA DI GRANITO? vabbè, sto divagando. comunque dopo questa confusione dei numeri di telefono, dovuta al fatto che entrambi sono vodafone, Ben ha chiuso la comunicazione e gli è arrivata la telefonata che ci interessa, quella della virgin. gli dicevano così: sai Ben, noi non ce la passiamo tanto Ben, facci un pò di dischi brutti ma numerosi, magari vai anche al festivalbar con un pezzo reggae, magari canti anche dal vivo, ma non fare il secondo singolo, sennò ti scambiano per i pearl jam (loro ad esempio stanno già facendo dischi brutti, prendi esempio!), portati il tuo percussionista, mettiti affianco un chitarrista bianco un pò anni 70 che funziona sempre, basta che suoni dopo Le Vibrazioni....dai Ben, ho sei figli, sono separato, mi devo pagare gli alimenti. Ben, che è uno spirituale, sposato da poco con l'attrice bionda di Jurassic Park, quindi una che sceglie con cura i copioni, si è guardato in casa: un figlio lo ha già, è quello del matrimonio precedente proprio della compagna attrice, che come tutte le attrici si sceglie bene il compagno, uno è in arrivo e dice: HAI VISTO MAI CHE QUI SE NON AIUTO LA VIRGIN COME GLIELI PAGO GLI ALIMENTI A MIA MOGLIE QUANDO LEI SI METTERA' CON TOM CRUISE? e allora ha pensato di fare tre o quattro album, alcuni live, un paio di DVD, un tour di quelli grandi e sontuosi, un pò di video con le palme di miami e malibù, lui che è spirituale e non usciva di casa da dieci anni. quando l'ho visto a bologna ha suonato bene, è forte come musicista, ma ormai non aveva più niente da dire....come ora. il 20 marzo esce il suo nuovo album, un doppio acustico ed elettrico (come quello dei FOO FIGHTERS, si è affretatto a dire!). come quello dei FOO FIGHTERS? e chi sei, il KURT COBAIN nero? e i tuoi ispiratori del blues, il tuo amore per il soul dove sono finiti? cos'è, ti fai crescere la cresta adesso? ti metti l'orecchino al naso? sputi sul pubblico, però con spiritualità? ti droghi? fai un duetto con i green day? vai al live8 con bob geldof?
il declino è dovuto ad un altro fattore, però, non trascuriamo il problema: tutto è peggiorato dopo che si è fatto quel tatuaggio stile pelle di serpente (tamarro niente, quindi!) che dalle braccia arriva su tutta schiena...gli è costato 10milioni di euro e lui ha sclerato....oltretutto lo sapevo che dovevano usare aghi sterili.
porca miseria Ben.....ti volevamo Ben, e tu ci hai tadito per un misero tatuaggio. oggi si vergogna così tanto del suo tatuaggio che ha fatto due dischi, UGUALI, con i BLIND BOYS OF ALABAMA, quel gruppo di ciechi che così non l'hanno visto. dio mio Ben, ma ti SENTIVANO Ben!
ciao, ti aspetto come comparsa a Jurassic Park 9.

Thursday, January 26, 2006

quei passatelli belli di reginelli-elli-elli



l'altra sera abbiamo fatto una cena, non capita quasi mai.
c'erano sapo, regildinho, chicco, cossone, e antana. non capita mai.
abbiamo portato un cabernet franc di castelvecchio. non capita mai.
c'era un vassoio di casadine di quelle buone. non capita mai, a volte abbiamo altri dolci.
reggi aveva già diverse bottiglie da lui acquistate in posti che secondo me non esistono, lui se li sogna, si materializzano, gli vendono il vino e lui rientra a casa. non capita mai.
io e sapo siamo arrivati un'ora prima (ingenuamente) e reggi c'ha sceso un mojito ed un cuba libre fatti da lui con le sue manine così premurore, specie quando versa il rhum, ad esempio quello di 23 anni che tante volte mi ha sceso. anche se non capita mai.
ogni cena inizia con un bianco fruttatissimo: secondo me lo fa proprio reggi, ma non so dove. il giorno che gli trovo la chiave della cantina mi porto tutto a casa e lo invito IO a cena. voglio vedere cosa dice, ma non capita mai.
la vera delizia della serata sono stati i passatelli, vermicelli di formaggio uova pane grattugiato e non so che altro. so solo che mi piacciono più dei tortellini.
reggi ha messo ingredienti come se fossimo in 15. eravamo in 5, non capita mai.
infatti ne abbiamo mangiato 2 piattoni a testa, ma reggi ha pensato che se non faceva un tegame di ossobuco come secondo qualcuno si sarebbe offeso. effettivamente dopo 500 grammi di passatelli a testa l'ossobuco col supermegabrodo di carne cucinato in 7 ore ci voleva, me lo stavo proprio desiderando. strano, non capita mai.
a quel punto ho pensato che la mia dieta da mesi è in pericolo, ma che i passatelli ci rendono più uomini.
secondo me se ti metti i passatelli in un bicchiere con un cucchiaio ed esci la sera a rimorchiare le ragazze ti si avvicinano perchè ti scambiano per uno figo, e il giorno dopo vanno in edicola a comprare il tuo calendario invece di quello di costantino.
i passatelli frullati potrebbero curare il diabete di cardone, ma solo innaffiati da molto vino.
i passatelli secondo me hanno dei sentimenti, come l'happyhippo.
e se escono insieme si innamorano, magari, dovremmo fare un incontro. in questo caso però 1 happyhippo si sceglierà il passatello che più gli piace, visto che sono molto numerosi.
i passatelli se li assaggia il fratello di salvatori secondo me lascia la compagna.
i passatelli possono suonare in un gruppo musicale serio, ne parlerò con Fresu.
i passatelli esistono remoti ma anche prossimi.
i futurelli esistono semplici ed anteriori.
i passatelli sono amici di tutti, e non fanno storie quando li prepari.
ad ogni modo mangiatene tutti, come disse un uomo di fede.
ringrazio pubblicamente il mio guru gastronomico per la splendida serata, e ringrazio i passatelli per aver scelto noi.

grandi.

Tuesday, January 24, 2006

persone in gamba - PAOLO FRESU


che persona e che personaggio Paolo! è uno di quelli verso i quali puoi solo avere un atteggiamento paterno, se sei suo amico, perchè lui è troppo fuori dal mondo per farti da fratello maggiore.
ti preoccupi se sta in silenzio, ti preoccupi se pensi abbia suonato meno bene, ti preoccupi se lo vedi perplesso.
ho iniziato a lavorare per lui qualche anno fa: il suo manager mi ha detto una volta che se fossero tutti come lui non penseresti che stai lavorando, ma che sei semplicemente in vacanza a fissare date.
ogni tanto le persone mi chiedono perchè Paolo è diventato Paolo Fresu, mentre miliardi di jazzisti o musicisti in senso assoluto sono ancora nell'underground. io c'ho pensato su tante volte, mi sono scervellato parecchio sul suo valore musicale, davvero assoluto. lui davvero sta andando da qualche parte con le cose che suona, sta andando piano piano in tante direzioni, ma sempre con la discrezione che lo contraddistingue, con la semplicità che gli permette di stare in mezzo ai miei amici, o su una barca, o ad un serissimo pranzo di lavoro. in realà dove lo metti si sa adattare, anche se io penso che cucinando sia molto più brava sonia. molto. quando sono stato loro ospite più del normale, per circa 20 giorni ho seguito da vicino la sua vita, difficile e incastrata tra mille cose: interviste, registrazioni, concerti, macchine, aerei, treni da prendere. non tutti lo farebbero così sorridenti, così rilassati, così volenterosi nell'offrire a tutti il proprio dono. un dono costruito e aprioristico, che non tutti sanno gestire in modo tanto efficace. ma ho un'altra risposta al suo successo sempre più crescente: la differenza rispetto agli altri la fa l'uomo. Paolo si preoccupa di tutti, di tutto. ha una parola per chiunque gli dica qualcosa sotto un palco, sopra un palco, durante il soundcheck su un palco, ma ha una parola perchè lo sente, non perchè finge di averne una. Paolo è una persona che sentimentalmente lascia intuire poche cose perchè è riservato, anche se chi lo conosce molto bene sa quando si emoziona, quando è a suo agio, quando è incazzato, quando vuole andare a casa a dormire. considero un privilegio poterlo incontrare più di tutti. considero un privilegio sapere che se qualcosa non va mi basta sentirlo per ridere di tutto. considero un privilegio aver guidato mille volte per riportare a casa lui e sonia dopo un concerto spesso intenso e meraviglioso. mi sembrava di riportare dei gioielli...ed è così.
ho solo un appunto da fargli: vorrei avesse più tempo per noi che siamo suoi amici e gli vogliamo davvero bene, e teniamo a lui in quanto individuo simpatico e carino. vorrei che ci dedicasse ancora più frequenza nel quotidiano.
ma Paolo è così. ti giri ed è gia partito, anche se sai sempre dove trovarlo se vuoi che ci sia; basta volerlo raggiungere, a volte non solo con una telefonata, basta un sms comico che lui ti risponde anche dalla Nuova Caledonia, mi è successo.
il resto, compreso il suo talento enorme, l'hanno ben investigato i libri, i dischi, ed i relativi consensi.
io mi occupo d'altro almeno stavolta.
grazie di tutto Pà. quando ti fermi un attimo io sono qui se vuoi bere qualcosa in pace.

Monday, January 23, 2006

gli esponenti del niente - BLUEBEATERS


ecco un'altra combriccola di quelle messe su a tavolino tanto per riempire i centri sociali (che tra l'altro non esistono più come esistevano un tempo) e far fare soldi agli italiani (perchè i giamaicani che fanno reggae e ska e rocksteady meglio di noi ci rubano il lavoro e raccolgono mele in puglia perchè costa di meno pagarli all'ora!). i bluebeaters c'hanno messo un pò a fare questo nuovo album perchè stavano riflettendo su come superarsi, su come evolversi, su come innovare, su come lasciare il segno, su come distinguersi, su come non farsi etichettare, su come creare. purtoppo poi si sono dimenticati di darcene prova. c'hanno messo tanto perchè Giuliano Palma stava rovinandosi la carriera solista con un disco intitolato GP, dopo aver lasciato il progetto CASINO ROYALE per motivi che mi sfuggono, ma a giudicare da come suoano ora i CASINO ROYALE penso non lo rimpiangano poi tanto. Giuliano Palma, come hanno detto quelli della sua casa discografica al MEI, si sta ora preparando al lancio internazionale. sono sicuro che gli inglesi orfani dei beatles, e i francesi di leo ferré sono lì ad aspettare Giuliano. anzi, pare che i Pink Floyd lo vogliano alla batteria, perchè lui è un musicista completo ed in completo elegante. e Bunna degli Africa Unite suonerà il basso per gli stessi motivi. il pazzo dei Pink Floyd, Syd Barrett, verrà rimpiazzato dall'ex cantante dei Modena City Ramblers, Cisco, che sta traducendo in inglese Contessa (che però si chiamerà Baronetta perchè il titolo italiano in progetti esteri vale sempre) ma non Bella Ciao che esiste già (la famosa Hello Goodbye dei Beatles!). la prima data dei redivivi Pink Floyd sarà il Primo Maggio a Roma, così anche quest'anno queste due canzoni le possono suonare, non si sa mai che i comunisti orfani dei Modena non riempiano Piazza San Giovanni all'unico evento serio della sinistra italiana ormai fottuta QUASI quanto la destra. QUASI. torniamo a noi. Una volta che Giuliano verrà lanciato all'estero almeno noi italiani ce lo saremo levato dai piedi; ci mancherà tantissimo questo potente arrangiatore di cover come BLACK IS BLACK, o CHE COSA C'E' senza dimenticare che nel disco nuovo c'è anche JUMP dei VAN HALEN. immagino le notti in studio, notti in bianco e nero come dimostrano i video finto vintage coi quali cercano di distinguersi non so nemmeno da chi, perchè come nulla sono inarrivabili. menomale che il tour registra il tutto esaurito, e che ad Alghero li hanno chiamati come ospiti assoluti della notte di Capodanno. menomale. cioè boh, vai ai loro concerti e balli, balli e ti rilassi. anzi, canti balli fumi e t'arrilassi direbbero i Villada. insomma tutto, ma non ascoltarli, hai visto mai che non ti torna qualcosa.

SILVER BULLETS - RYAN ADAMS


Go and get the gun
Coz it's only getting worse
Go and fill it up
With silver bullets

Coz I can't see the sun
But I know it's gone away
And I can't make you love me
And you can't make me stay

Are their wolves at the door?
That you're not supposed to let it
You can't make me feel
What I'm not feeling

And I can't see the sun
But I know it's gone away
And I can't make you love me
You can't make me stay

Sunday, January 22, 2006

playlist 2


un pò di bei dischi....perchè qualcuno dice che non escono più dei bei dischi....io non sono d'accordo dunque.....PLAYLIST!
affianco due paroline per capire!

RYAN ADAMS - JACKSONVILLE CITY LIGHTS disco di country rock intensissimo
NINE HORSES - SNOW BORNE SORROW ultimo progetto di David Sylvian con ospiti del calibro del trombettista Arve Henriksen
ANTHONY AND THE JOHNSONS - I AM A BIRD NOW prodotto da Boy George, pop d'autore
JACKSON AND HIS COMPUTER BAND - SMASH campionamenti degli ultimi quarant'anni di musica
ALI FARKA TOURE' AND TOUMANI DIABATE' - IN THE HEART OF THE MOON quando l'etnica crea atmosfere poetiche e rilassanti
FAT FREDDY'S DROP - BASED ON A TRUE STORY dalla Nuova Zelanda un gruppo che fonde reggae, funky, pop e soul con grande originalità
MERCEDES SOSA - CORAZON LIBRE una delle più belle voci del sudamerica, nel suo nuovo disco, completamente acustico
PAOLO FRESU QUINTET - KOSMOPOLITES il migliore jazz che c'è in giro in italia
ARVE HENRIKSEN - NORWEGIAN JAZZ LAUNCH EUROPE il migliore esponente del nuovo jazz di stampo nordico

BUON ASCOLTO.

THE WATTS TOWERS di SABATO RODIA, e UNDERWORLD di DON DELILLO




Copia e incolla da internet su questo geniale monumento:
Il tempio di un mondo alieno. Il bazar di una megalopoli del Terzo Millennio. O semplicemente l'acrobazia poetica di un redivivo maestro vetraio dell'età gotica. Difficile classificare le tre Watts Towers di Los Angeles, scolpite da un immigrato italiano, Sabato Rodia, nell'arco di oltre trent'anni, dal 1921 al 1955. Fatica immane, portata a termine con arnesi fatti a mano, unica compagnia un grammofono e la voce di Caruso. È tutto così anarchico, capriccioso, fantasmagorico.
Forse ha ragione Klara Sax, artista concettuale, uno dei mille personaggi di "Underworld", l'ultimo romanzo dello scrittore italo-americano Don DeLillo (edito da Einaudi), quando definisce le torri "un luogo carico di epifanie". Zerbini di juta pressati nel cemento; fondi di bottiglia usati per decorare un arco; pietrisco, conchiglie e lattine di Canada Dry conficcati sulle pareti come canditi. Un patchwork tessuto con i detriti del consumismo che oggi si erge come un'icona provocatoria. Quel che resta di un mondo sprecato.
È singolare. L'immagine delle Watts Towers sembra riflettere l'architettura del romanzo-fiume di DeLillo, acclamato come il capolavoro di fine-secolo. Le Watts Towers sono il modello in miniatura del Tutto, così come "Underworld" ambisce a raccontare mezzo secolo di storia americana. Il risultato è un viaggio affascinante che parte dalla Guerra Fredda per arrivare fino agli anni dell'overdose televisiva e del cyberspazio, passando attraverso i grandi eventi-spettacolo e le celebrities (un fatuo Frank Sinatra), ma con i riflettori puntati sulla gente comune. Come il popolo del Bronx, la cui vita scivola via tra gli interstizi della società. E proprio come le Watts Towers sono un monumento plasmato con materiali di scarto, così "Underworld" rovista tra gli avanzi. Un grido d'allarme: la vorace civiltà del "consuma o muori" ci sta sommergendo di rifiuti, tossine chimiche, scorie radioattive. La catastrofe è vicina. A meno che non si segua l'esempio del solitario immigrato che riciclò i detriti in una scintillante "cattedrale del jazz". È una possibilità.
Nel mondo di DeLillo, autore di romanzi come "Rumore bianco", "Libra", "Mao II", pervasi da atmosfere apocalittiche, non c'è spazio per bagliori metafisici, non si intravede alcun disegno di redenzione. Il flash dell'esplosione atomica incombe e trasforma il Sogno in Incubo. Così, terminata la lettura, si resta con l'amaro in bocca, ma nello stesso tempo con la sensazione di aver compiuto un'avventurosa traversata nella mitologia americana.
Traversata che al sessantatreenne DeLillo è costata cinque anni di lavoro, in appartata solitudine com'è sua abitudine. Prima stesura a matita, la seconda su una macchina per scrivere del tempo che fu. Con un solo svago: il jogging pomeridiano tra le torri d'acciaio di Bronxwille, un quartiere a mezz'ora di treno da New York, dove l'autore vive con la moglie Barbara, architetto del paesaggio e suonatrice di clavicembalo.

CH-ST-A-FC? comeeeeeee?


io voglio troppo bene a sapo. lo conosco da sei anni circa. era uno silenziosissimo, timido all'inverosimile, la classica e rara persona che sa stare bene ovunque. è diventato un pò meno silenzioso, più amante del vino, e più giocherellone anche in mezzo a gente che non conosce. non polemizza mai, anche se l'altro giorno ho scoperto che odia quando qualcuno si addormenta durante le serate tra amici. sapo è un tifosissimo del bari, era allo stadio il giorno del boom di cassano contro l'inter, reggeva un pezzo di stoffa rossa in una delle lettere B-A-R-I nella coreografia della curva. e chissà quante altre coreografie l'hanno visto là in mezzo con la sua aria stralunata. secondo me sapo dovrebbe fare il giornalista sportivo, invece fa ingegneria, ma questa è la mia visione della sua vita, che non è indicativa di niente. su sapo sai di poterci contare, prende i suoi piedi silenziosi, o la macchina della sorella (che invece parla più di lui, solo per rompergli le palle!) e arriva subito, come se nulla fosse più importante delle esigenze di chi lo chiama. non è poco. io a bologna lo inserisco nella lista delle 3 persone a me indispensabili. mi dispiacerebbe vederlo tornare al sud a vivere, anche se mi basterebbe saperlo realizzato, so però che non sempre le cose vanno come vorremmo.
sapo quando parla non si capisce mai cosa dice, perchè ha una voce bassa e da buon barese si mangia le vocali, ma lui sostiene che non sia vero. invece è vero, sapo!
sapo quando il bari perde dice sempre che è colpa dell'arbitro.
sapo ha un vocabolario di cento parole, ma memorizza quelle nuove credendo siano forme dialettali sarde o bolognesi...ma l'importante è che apprenda.
con sapo ho mangiato diecimila volte, è un buongustaio di primo livello: in una settimana abbiamo finito i panini di modena, carpi, ravenna, e del burger king di via stalingrado, dove siamo finiti dopo aver trovato il roadhouse chiuso.
sapo conosce bene bologna, ma si è perso a villanova di castenaso almeno mille volte, cercando via tosarelli.
sapo agli allenamenti si veste da giocatore di baseball, invece noi facciamo calcio.
sapo ha degli amici che a tutt'oggi sono anche amici miei, sono persone carinissime come lui: a nessuno di loro l'ho mai detto, ma lo penso davvero, è bello incontrare gli amici storici di un tuo amico e sapere che sono spettacolari anche loro.
infine una cosa seria.
sapo pensava che quelli del negozio cartier, alla fine del nostro lavoro di consegna pacchi, ci regalassero una magnum di champagne. ovviamente non è accaduto, ma mi piace sapere che lui ha ancora questa ingenuità che hanno solo le persone buone, le persone che hanno sempre fiducia nelle altre. le persone che in fondo vedono tutto quasi come un cartone animato pieno di buonumore e bei sentimenti. per questo motivo lui sa sempre sorridere, ed anche se è preso male incontrarlo è sempre un piacere.
resta così sapo, anche quando inizierai a lavorare davvero ed a conoscere quanta fuffa c'è nel mondo, quanta superficialità e quanta arroganza.
e una volta tanto sarai tu a far finta di non capire cosa dicono quelli che non hanno niente da dire, ma davvero.

Saturday, January 21, 2006

le 5 del mattino


a tutte le ore
vedo luci appese
che non mi spiego a cosa.
a tutte le ore
vedo luci accese
di camere che non conosco
di persone che non immagino
di vite che non incontro.
hai denti bianchi stasera
che sembrano toccare le tue labbra.
a tutte le ore
vedo luci attese
tu e il cuscino giallo
come ad ingelosire
tu e la tua risata forte
e vorrei offrirti il silenzio
delle cinque del mattino.

Friday, January 20, 2006

a NUORO


a nuoro quando esci dopo le 8 non c'è più nessuno in giro.
a nuoro quando vai nei locali aperti dopo le 8 spesso c'è la rissa.
a nuoro se fai parte di una compagnia non puoi capire l'essenza delle altre.
a nuoro nei locali aperti dopo le 8 vedere una donna è difficile, vederne una inedita di più.
a nuoro il classico è diventato un'ode al fascismo.
a nuoro le cattedre della scuola di musica le assegnano tramite conoscenze.
a nuoro le associazioni culturali sorgono come funghi e spesso inspiegabilmente si cingono dell'aggettivo culturale.
a nuoro se crei qualcosa la devi creare col ripara-invidia-altrui altrimenti implodi.
a nuoro le persone se ne vanno da nuoro e molti gli danno delle ingrate.
a nuoro se non ti bevi 30 birre potresti trovare molte cose da dire a tutti e farti massacrare di colpi dai medesimi.
a nuoro la gente apre i locali, non li sa gestire, e coi soldi degli amici che usa ne disprezza la compagnia retribuita.
a nuoro qualcuno chiude il locale alle 2 perchè l'indomani si deve alzare presto.
a nuoro c'è così tanto da lavorare che qualcuno una mano te la da sempre.
a nuoro è uscita una graduatoria che ti consiglio di tentare, vedi che stavolta le cose sono fatte bene.
a nuoro alcuni gruppi musicali con un buon potenziale hanno dalla loro oggi come oggi il solo potenziale, rei di aver sprecato occasioni importanti.
a nuoro i gay non vanno nei locali coi pastori che altrimenti si sentono minacciati la virilità.
a nuoro ci sono molti artisti, che dovrebbero andarsene senza pensarci due volte, invece di andare contro i mulini a vento.
a nuoro chi ci pensa due volte può andarsene subito, di conseguenza.
a nuoro chi ritorna si vede attribuita la colpa dell'essere tornato solo per le vacanze.
a nuoro se organizzi cose difficili sei un mulo perchè sei a nuoro, il centro del mondo.
a nuoro se vai all'eliseo sei artisticamente appetibile e allora si riempie la sala.
a nuoro chi ha portato cultura è buono, indipendentemente dalla qualità di ciò che ha proposto.
a nuoro se ci stai sei in gamba, sennò sei un fifone.
a nuoro i ragazzini stanno a casa a giocare a playstation invece di svagarsi ai giardini.
a nuoro resti uno che ha preso 54 alla maturità, suona il flauto molto bene, e attira le antipatie di chi si beve la birra al ritorno dalla campagna perchè ha i capelli lunghi e tanta voglia di dire stronzate con fare esuberante.
a nuoro se vinci a murra quelli bravi, allora hai torto, loro si prendono il tuo posto e barano contando i punti.
a nuoro alcuni si sono ammazzati e marcello fois ha scritto su questo un libro chiamato NULLA.
a nuoro, dati i suoi meriti letterari su cui pochi nuoresi possono aver qualcosa da dire, marcello è stato etichettato come persona poco umile e montata.
a nuoro se la nuorese vince tutti diventano tifosi.
a nuoro alcuni venivano chiamati corvi da uno che ne sapeva più di tutti noi.
a nuoro nessuno è obbligato a rimanere, se non è felice.
a nuoro se nessuno vuole essere giudicato, allora che impari a non giudicare.
anche fuori da nuoro.

il problema dei SALENTINI


amici, non voglio che questo post generi confusione: mio padre è calabrese, io ho soprattutto amici meridionali, e adoro il sud, perchè lo conosco bene e ci sono cresciuto. i salentini però no. i salentini vivono nell'idea di essere una sorta di popolo eletto, giocoso come i brasiliani, e simpatico, che tutti amano perchè si. invece no. i salentini hanno un atteggiamento da festa perenne che si svolge in spiaggia anche se piove, con la musica orrenda dei sud sound system. i salentini non sanno che i sud sound system da 10 anni fanno cagare. i salentini non sanno che le loro spiagge sono meno belle delle altre perchè ci sono loro ad ascoltare reggae salentino a tutto volume rompendo l'anima agli anziani e ad i bambini salentini che odiano i salentini di età media.....e pensare di mettere un altro disco? e di non essere così arrogantemente punkabbestia? e di non usare LU come articolo davanti ad ogni parola per far sentire che sono salentini? e se è così bello stare lì perchè non ci vivono fissi tutto l'anno? stanno lì coi loro prodottti tipici e sono i migliori, il mare migliore, la musica migliore, la simpatia migliore....ma chi sono questi superuomini? perchè non si mettono una S sulla maglia per farsi riconoscere? vabbè che poi li senti parlare...SUGNU SALENTINU AQQUAI ADDHRAI....e smettila e vivi e lascia vivere senza abusare della pazienza della gente. immagina se tutti in italia stessero ad esaltare la loro regione....dovrei sentire solo discussioni a base di fuffa. suvvia....ecco. anzi, eccu.

Thursday, January 19, 2006

MILES DAVIS


Uno dei miei musicisti preferiti, voglio rendere l'idea di quanto fosse grande con un aneddoto, gli aneddoti spesso parlano più delle biografie e delle dichiarazioni programmatiche dei protagonisti stessi.

Una volta, dopo uno dei primi concerti elettrici, un noto musicista si avvicinò a Miles Davis dicendogli: “Miles, questa tua svolta elettrica, io proprio non la capisco”. E Miles: “E io cosa dovrei fare? Forse aspettarti?”

E così su Miles vi ho detto tutto.

un certo ANTONIO "PIBE DE BARI" CASSANO...







antonio entra in coppa del re, tre minuti ed è già in gol.
allora detrattori:
ZITTI
ZITTI
ZITTI
ZITTI
ZITTI
ZITTI
ZITTI
ZITTI
ZITTI
ZITTI
ZITTI
&
ZITTI.

Wednesday, January 18, 2006

ERRI DE LUCA - VALORE


Considero valore ogni forma di vita, la neve, la fragola, la mosca.
Considero valore il regno minerale, l'assemblea delle stelle.
Considero valore il vino finché dura il pasto, un sorriso involontario, la stanchezza di chi non si è risparmiato, due vecchi che si amano.
Considero valore quello che domani non varrà più niente e quello che oggi vale ancora poco.
Considero valore tutte le ferite.
Considero valore risparmiare acqua, riparare un paio di scarpe, tacere in tempo, accorrere a un grido, chiedere permesso prima di sedersi, provare gratitudine senza ricordare di che.
Considero valore sapere in una stanza dov'è il nord, qual'è il nome del vento che sta asciugando il bucato.
Considero valore il viaggio del vagabondo, la clausura della monaca, la pazienza del condannato, qualunque colpa sia.
Considero valore l'uso del verbo amare e l'ipotesi che esista un creatore.
Molti di questi valori non ho conosciuto.

commenti


carissimi utenti, finalmente ho imparato qualcosa in più sulle impostazioni del mio blog. da questo momento anche gli utenti non registrati potranno lasciare i commenti nel blog. bene, ora non siete obbligati a fare nessun procedimento particolare per dire la vostra. ma ditela con classe, però.

Tuesday, January 17, 2006

http://crowsitalia.altervista.org/canzoni/indice.htm


ludo mi chiede di spiegare perchè amo i crows. non sono qui a consigliarvi un disco, perchè esiste un legame tra tutte le loro creature che può solo seguire l'ordine di pubblicazione. dunque partirei dal primo, si intitola AUGUST AND EVERYTHING AFTER. agosto e tutto ciò che viene dopo. è il titolo di una canzone che i crows hanno tirato fuori dal cassetto lo scorso anno, e che era caduta volutamente nell'oblio. la canzone in cui adam, il loro cantante e autore dei testi, ha messo tutta la sua vita fino all'anno di pubblicazione del disco omonimo, ma coscientemente privo della sua gemma più preziosa. non vi tedio su come abbiamo stressato adam per far si che saltasse finalmente fuori, ma ci siamo riusciti, io ne sono protagonista e questo mi rende molto orgoglioso di me, perchè ho toccato un pò di loro anche se li considero lontani dalla realtà fisica delle cose. il pezzo credo si trovi sul mulo, dura sette minuti, è solo piano e voce. e complemento di un discorso letterario molto profondo che ha lì la sua conclusione. se volete leggere i significati dietro ogni canzone il titolo di questo post è il link al sito italiano con traduzioni e significati. se volete ascoltarli scaricate o acquistate tutto, e alla fine godetevi AUGUST. il genere è un pò quello dei rem, di springsteen e del rock americano degli ultimi trent'anni. ma loro sono davvero il meglio secondo me. buona lettura, buon ascolto, a chi va di conoscere un pezzo di musica dimenticato, accantonato, e raffinato.

i cipollotti ed i pc della Coop


ieri ero alla coop. anzi, ieri ERI alla coop, perchè la coop sei tu. comunque ho fatto spesa dopo settimane, nel senso che in attesa dell'evento mi arrangiavo in ricchi negozietti del mio splendido quartiere nei quali posso comprare poche cose. avevo preso due pacchi di Molinetti, quei nuovi biscotti del mulino bianco con il grano saraceno e lo zucchero di canna, che dopo l'happyhippo sono una delle nuove invenzioni sensate del mondo gastronomico. mi ero preso anche i cipollotti, perchè non pensavo di uscire di sera quindi il mio alito se li sarebbe potuti godere in pace. avevo anche adocchiato dell'ottima insalata, ma la perla era il riso ed il latte, ormai finenti nel mio scomparto del frigo. insomma, arrivato alla cassa i computer si spengono. gli esperti della coop, quelli che secondo me volevano parlare al terminale affinché si risvegliasse, non sono riusciti nel loro intento riparatore. dopo mezz'ora ci dicono che gli elettricisti arriveranno a breve, ma il tempo di riparazione non potevano darcelo. ho pensato: resto magari mi scappa uno sconto. dopo altri dieci minuti lascio la mia borsina rossa piena di ogni leccornia e me ne torno a casa preso male. ora il punto è che stamane non avevo i molinetti, ma almeno mi restava ancora un pò di latte. ma il dramma della nostra società è un altro: quei miseri utenti che non sono MAC. secondo me vivono male: con quei loro schermi privi di colore, privi di definizione, privi di qualsiasi cosa somiglia ad uno schermo, in pratica. e quel loro sistema che fa acqua come la vedi la vedi. ma windows cos'è? una marca di scarpe? un cosa? io li riconosco lontano un miglio quei lavoratori che camminano sereni e non sanno che appena caricano un file word mentre ascoltano un cd masterizzato da NERO in un attimo tutto fa PLUFF. la batteria dei PC cos'è? quella dei primi ALCATEL ONE TOUCH EASY DUAL BAND? se volevi mandare affanculo qualcuno come facevi, con un SMS? per non parlare dei virus....quanti ne ho preso quando ero piccolino e incosciente utente windows...ora sono qui un attimo più tranquillo. il mio sistema è felice, io quando vedo la mela accendersi mi prendo bene. se mi dovesse entrare un virus letale mi comprou un altro mac a rate, anzi sono felice così mi riguardo gli ultimi modelli. anche le pagine caricano subito,non è che aspetto dieci anni. un mio amico stamane ha acceso il portatile e nel mentre ha pure pranzato, aspettando che si avvii quella fuffa di sistema. poveraccio, gente a sale. ora i tecnici di windows fanno portatili sempre più simili ai vari powerbook ed ibook, come colore e come formato...sembrano cercare qualcosa, senza trovarla. insomma ieri un idiota mi ha mandato una mail di quelle comuni (che odio, quindi finitela di stressarmi) in cui non so chi si condannava perchè dovremmo trovarci costretti a scegliere tra mac e pc delle uniche due marche di non so cosa. pare che i piccoli produttori rimangano fottuti....e lo credo! comunque io non devo sapere nulla. io sto bene così. il mac mi ha migliorato anche come individuo, sono proprio più belloccio. più gentile anche con gli sfortunati utenti pc, che sono persone che hanno bisogno di una guida. la loro guida è steve jobs, il genio del mac, uno che adesso metterà nel G6 i processori più difettosi del mondo, gli INTEL. e gli ignoranti del pc dicono: steve è proprio un pazzo, ora si frega da solo, come se loro acquistando un pc siano salvi da qualcosa.....dalla praticità forse. steve, aiutali tu questi, col loro pc FUJITSU FOR SIEMENS che masterizza solo le cassette e i vinili, pesa 900 chili e carica soltanto WINDOWS 1498 millennium. steve, regalagli il primo mac, va meglio del loro ultimo pc, è più veloce. invece guardatevi l'ultimo di mac, il G5..e non cercate inutili fronzoli, è tutto lì: schermo e tastiera. bravo steve jobs....

vedere


oggi ero davanti ad un cinema, alla cassa. si avvicinano tre persone, fanno il biglietto. una era non vedente. ed entrava lo stesso. lì per lì ti viene pure da sorridere, specie a me che rido di tutto altrimenti mi prendo male. beh, ci pensate mai che abbiamo gli occhi? quel tipo non vede nulla: nè le cose belle nè le brutte.
non vede una ragazza meravigliosa, ma la sente.
non vede il film, ma ascolta le parole.
non vede i portici di saragozza, ma ci cammina e i suoi passi suonano.
non vede i semafori, ma la nota acuta di quando si può passare significa VERDE.
non vede le veline, secondo me è più bona la bionda.
non vede che il rhum fa schifo in quasi tutti i bar: lo sente.
anche il vino non lo guarda, lo tasta con le labbra.
non vede il chianti così perfetto e sorridente: ma i suoi profumi si.
non vede il campo da calcio: i nostri tacchetti ci corrono sopra e rimbombano perchè è ghiacciato.
non vede l'ora di vedere.
o forse no.
alcune persone si accontentano di quello che hanno, e secondo me sono felici lo stesso.
questo mi fa sentire meno fortunato di loro, e forse anche un pò più in pace.

Monday, January 16, 2006

l'HAPPYHIPPO (post dedicato al mio amico Poldo)



questo nuovo snack ha subito conquistato il mio cuore, l'ho capito quando ho scoperto che è nella scrittura intuitiva del mio cellulare, nel senso che se lo scrivi viene subito fuori il suo nome. una volta ho dato un happyhippo ad un barbone che ha subito trovato lavoro, come nel video dei mattafix, ma non come nel programma INVISIBILI. l'happyhippo secondo me potrebbe curare anche il diabete di cardone, anzi, l'ha già curato ORA che ho pensato questa cosa. l'happyhippo ha due gusti, ma quello al cioccolato è più buono. l'happyhippo l'ha disegnato uno come renzo piano, perchè è molto dettagliato, e renzo si cura di tutto. l'happyhippo quando ne hai voglia te lo puoi comprare, in quantità industriali, tanto i prezzi da quando c'è l'euro sono bassi e sono fatti a seconda dal costo dell'happyhippo. l'happyhippo dovrebbe sostituire l'euro come moneta europea, o forse mondiale, anche l'america rinuncerebbe al dollaro, anche sharon non romperebbe più le palle ai palestinesi. vuoi mettere pagare in happyhippo uno zaino? il discorso è che l'happyhippo non c'entra nulla coi saldi, non si può pagare meno di così. se non vuoi mangiarlo l'happyhippo ti fa compagnia, perchè ogni bambino vorrebbe un amichetto così senza il morbo della playstation, e magari con dei bei gusti musicali. l'happyhippo insomma è tutto. e questo mi crea una gran voglia di comprarmene uno. ma ogni tanto, senza esagerare.

real madrid-siviglia


alla fine non è entrato in campo....però bello lo stesso vederlo lì vicino.....alla prossima antonio.

quelli che non ho mai capito 1- THE DOORS


lo so che stavolta non scamperò alla valanga di insulti ma devo proprio dirlo: sarò ignorante, sarò poco ferrato, sarò breve, quello che vi pare: io i DOORS non li ho mai capiti, non li ho mai amati, non li ho quasi per niente ascoltati, e non ne capisco il successo. cioè, non mi pare che in quegli anni non ci fosse chi faceva grandi album, eppure loro con quella sega hanno avuto pure successo. ma JIM MORRISON cos'ha che non ho capito? forse perchè è trasgressivo? non è meglio un JIMI HENDRIX? forse perchè è bellino? non è meglio uno degli EUROPE? forse perchè è un poeta? ma perchè "FUMA L'ERBA RAGAZZO RIBELLE" è una poesia? allora SOPRA LA PANCA LA CAPRA CANTA cos'è, la DIVINA COMMEDIA? forse perchè aveva una bella voce? non è meglio ROBERT PLANT? forse perchè erano innovativi? e dove sarebbe questa novità, l'hanno chiusa in un organo hammond? insomma io i DOORS li ritengo il gruppo di un tossico disadattato che ha generato cloni ancora peggiori come i MARLENE KUNTZ di CRISTIANO GODANO in ITALIA. i DOORS farebbero meglio a chiudere le porte della percezione perchè sennò entra la corrente, come dice il saggio MASTRONE. eppoi questa cosa della tomba a Parigi su cui fumarsi la canna mi sa tanto di TROPPO BELLO alla VERDONE. e io quando guardo quel film rido, mica mi stresso. e poi cosa ci faccio davanti ad una bara, prego? e cosa dovrei pregare davanti a JIM?avrei potuto pregare chiedendo che non fossero mai esistiti, forse. certo, farò così.

Sunday, January 15, 2006

i sopravvalutati 4- SUBSONICA


in Italia, nel senso che non so come sia all'estero dunque 'sti cavoli, abbiamo bisogno dei cosiddetti alfieri emergenti, figure che una volta divenute abbastanza conosciute le major assorbono nel loro circuito, però questi continuano a fare gli indipendenti col loro atteggiamento da teenagers vestiti bene, o male, o bevuti dalla mattina alla sera, o impasticcati, tanto per essere allegri tutto il giorno. iniziamo dal DJ BOOSTA dei SUBSONICA, gruppo che da quasi dieci anni ci propina una sorta di pop elettronico, che offende chi di elettronica ne capisce qualcosa. il signor BOOSTA fa dei dj set rincorrendo il revival anni '80, scrive libri s paventando letture erudite (mi manca solo che mi citi IL CODICE DA VINCI!) e udite udite suona anche i campionatori. ormai basta avere dei soldi in banca, una buona lista contatti, e tutti diventano DJ. o esperti di elettronica. i subsonica fanno tour nei palasport (e si sente sempre male, perchè avere un ingegnere del suono serio costerebbe troppo per loro che hanno un misero contratto EMI....sai com'è!) e poi non dimenticano i punkabbestia e fanno un tour underground a 10 euro. bravi, bel gesto, per chi ha ormai incassato tutto il possibile dal tour serio e strapromosso dalla casa discografica. i subsonica dal punto di vista artistico sono alla frutta già da quando hanno scelto il nome: fanno SEMPRE LE SOLITE COSE. ma siccome l'ultimo disco la EMI lo voleva più rock e più pop, loro, che si definiscono INDIPENDENTI (forse perchè hanno casa in VIA INDIPENDENZA, o perchè hanno visto INDIPENDENCE DAY che fa molto indipendente!) hanno pensato bene di aggungere una pennellata di banalità ai testi, e due distorsioni alle chitarre tanto per gradire. proprio ieri li ho visti in playback (perchè sono indipendenti e loro se vogliono il playback lo fanno!) col cantante che FINGEVA DI USARE DUE MICROFONI ATTACCATI TRA LORO COL NASTRO ISOLANTE. della serie mi porto tutta l'attrezzatura sul palco, hai visto mai che qualcuno ci casca e crede che stiamo cantando. il DJ BOOSTA (che di busta ne aveva anche una di pasticche quando hanno "suonato" (parolona!) al mtv day, perchè il dj un pò di droghe chimiche per contratto le deve prendere!) invece ha una tastiera con una molla sotto che gli permette di farla saltare con lui durante le complicate esecuzioni dei loro brani. ma io dico: impara a fare i campioni, impara ad usarli in modo nuovo, invece di far capire a noi tutti che potresti benissimo far parte di un circo come addetto al letame degli elefanti. ma la cosa che mi rattrista di più è che gli INDIPENDENTI SUBSONICA si sono anche consacrati alla produzione di gruppi nuovi: hanno scelto, tra i vari, un collettivo di cagliari che si chiama SIKITIKIS, che praticamente sono loro con l'accento sardo. ora ne abbiamo due gruppi orripilanti. come se non bastasse al MEI di Faenza, sagra delle presunte piccole etichette, i gruppi c'erano entrambi....e se poi aggiungiamo un ROY PACI con la sua simpatica trombetta siciliana abbiamo ottenuto la festa degli alternativoni. che fortuna, c'è spazio per tutti in Italia!

playlist


ho capito che ne so poco di musica elettronica, anzi, non ne so niente. ho capito che dovevo capirne, dunque ho chiesto a Poldo. uno che fondamentalmente ascolta drum and bass. la musica elettronica la conosciamo poco, noi probabili destinatari di queste righe. però secondo me vale.
ecco una manciata di cose molto interessanti oggetto del mio post:

BOARDS OF CANADA - THE CAMPFIRE HEADPHASE
DJ TEEBEE - BLACKSCIENCELABS
APHEX TWIN - I CARE BECAUSE YOU DO
MARCO PASSARANI - SULLEN LOOK
ISOLE' - WE ARE MONSTERS
HOWIE B - MUSIC FOR LADIES

ho idea che i dj ne sappiano di brutto. mi piacerebbe forse fare il dj. ma è complicato, poi se non vado in giro a manetta mi sentirei frustrato. chissà.
è evidente che la musica elettronica è molto complicata. ce ne sono vari tipi. ce ne sono vari esponenti. un pò come in altri generi, e in altre arti. insomma sono stato troppo generico. però merita parecchio.

trovo che anche MIRA CALIX sia interessante, però. però.

quasi in campo 2


quasi in campo





esordio



domani antonio alla prima convocazione con la nuova maglia del Real Madrid. forza.

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