Monday, January 09, 2006

passato e presente


riflettevo con gli occhi lucidi mentre guardavo le foto di PASSATO & PRESENTE nel sito di Tino. vado avanti per la mia strada molto velocemente qui a bologna, ma non mi aspettavo mi facesse così effetto tutto quel campionario di ricordi dei miei dieci anni da viaggiatore e studente con nuoro come punto di ritorno. ho sentito l'odore del liceo, quell'odore di bagni disinfettati, così accoglienti, così bianchi, così sicuri. oggi quel legno che sembrava di baita e che componeva le porte potrebbe essere un compensato leggero, di quelli con cui in calabria costruivo le chitarre. e le scritte, le nostre scritte, secondo me non fan ridere più nessuno. si rideva in quegli anni, e andare a scuola era un lavoro, quello che oggi cerchiamo sparsi, sperando ci siano allegate amicizie, pochi dolori, alcuni amori, e camere singole o doppie costose, e spese di bollette numerose.
in quegli anni mi sembrava di sapere dove sarei andato a parare, oggi vago e non me lo chiedo nemmeno più perchè ci ho rinunciato, e non è così raro che accada a noi tutti.
uno cerca solo di stare su nel modo più bello che ci sia, senza chiedersi mille cose, e rispondendo fintamente ad altre troppo lunghe questioni.
in quelle foto siamo tutti tanto pieni di noi, e non scoppiamo mai, e non siamo mai giù, al massimo solo strafottenti, enormi nella nostra voglia di conquistare tutto, come se ci fosse una partita a risiko da vincere in un'ora scarsa, con i dadi che moltiplicano sempre le flotte.
mi ricordo quando dormivamo insieme nella stessa casa sgombra di genitori, la notte era lunghissima e formativa come un rito, le strade erano cordiali, ci trattenevano al freddo, non avevamo mai paura dei silenzi, e godevamo nello scoprirne le sfumature: pensavamo di prendere il testimone dei nostri genitori e vivere un domani nelle loro case, nel rispetto del loro lavoro, della loro fatica.
meravigliosa una notte in pineta a esplorare luoghi disordinati ma accoglienti; oppure una notte da palla davanti ad un camino fantastico con brozzeddu sveglio a scrivere poesie incredibili. bello il bracciale scambiato col ciondolo di vincenzo, il concerto a gonone svegli fino alle 9 del mattino. bello il primo bacio, il secondo, la campanella del liceo quando era occupato. bello esistere e rispondere al telefono sempre squillante, e cercarsi ogni ora in trenta....e trovarsi. trovarsi quando ne hai bisogno.trovarsi solamente cercandosi.
era tutto così facile, da apparire quasi come in un cartone animato.
ed ora mi è difficile crescere.
si va, ma è molto difficile.

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