Tuesday, January 24, 2006

persone in gamba - PAOLO FRESU


che persona e che personaggio Paolo! è uno di quelli verso i quali puoi solo avere un atteggiamento paterno, se sei suo amico, perchè lui è troppo fuori dal mondo per farti da fratello maggiore.
ti preoccupi se sta in silenzio, ti preoccupi se pensi abbia suonato meno bene, ti preoccupi se lo vedi perplesso.
ho iniziato a lavorare per lui qualche anno fa: il suo manager mi ha detto una volta che se fossero tutti come lui non penseresti che stai lavorando, ma che sei semplicemente in vacanza a fissare date.
ogni tanto le persone mi chiedono perchè Paolo è diventato Paolo Fresu, mentre miliardi di jazzisti o musicisti in senso assoluto sono ancora nell'underground. io c'ho pensato su tante volte, mi sono scervellato parecchio sul suo valore musicale, davvero assoluto. lui davvero sta andando da qualche parte con le cose che suona, sta andando piano piano in tante direzioni, ma sempre con la discrezione che lo contraddistingue, con la semplicità che gli permette di stare in mezzo ai miei amici, o su una barca, o ad un serissimo pranzo di lavoro. in realà dove lo metti si sa adattare, anche se io penso che cucinando sia molto più brava sonia. molto. quando sono stato loro ospite più del normale, per circa 20 giorni ho seguito da vicino la sua vita, difficile e incastrata tra mille cose: interviste, registrazioni, concerti, macchine, aerei, treni da prendere. non tutti lo farebbero così sorridenti, così rilassati, così volenterosi nell'offrire a tutti il proprio dono. un dono costruito e aprioristico, che non tutti sanno gestire in modo tanto efficace. ma ho un'altra risposta al suo successo sempre più crescente: la differenza rispetto agli altri la fa l'uomo. Paolo si preoccupa di tutti, di tutto. ha una parola per chiunque gli dica qualcosa sotto un palco, sopra un palco, durante il soundcheck su un palco, ma ha una parola perchè lo sente, non perchè finge di averne una. Paolo è una persona che sentimentalmente lascia intuire poche cose perchè è riservato, anche se chi lo conosce molto bene sa quando si emoziona, quando è a suo agio, quando è incazzato, quando vuole andare a casa a dormire. considero un privilegio poterlo incontrare più di tutti. considero un privilegio sapere che se qualcosa non va mi basta sentirlo per ridere di tutto. considero un privilegio aver guidato mille volte per riportare a casa lui e sonia dopo un concerto spesso intenso e meraviglioso. mi sembrava di riportare dei gioielli...ed è così.
ho solo un appunto da fargli: vorrei avesse più tempo per noi che siamo suoi amici e gli vogliamo davvero bene, e teniamo a lui in quanto individuo simpatico e carino. vorrei che ci dedicasse ancora più frequenza nel quotidiano.
ma Paolo è così. ti giri ed è gia partito, anche se sai sempre dove trovarlo se vuoi che ci sia; basta volerlo raggiungere, a volte non solo con una telefonata, basta un sms comico che lui ti risponde anche dalla Nuova Caledonia, mi è successo.
il resto, compreso il suo talento enorme, l'hanno ben investigato i libri, i dischi, ed i relativi consensi.
io mi occupo d'altro almeno stavolta.
grazie di tutto Pà. quando ti fermi un attimo io sono qui se vuoi bere qualcosa in pace.

1 comment:

Max said...

Luca tu sei un ragazzo fortunato... mi riferisco al fatto che tu possa condividere il tuo tempo con persone di questo tipo, sensibili, intelligenti e assolutamente fuori dall'ordinario... e non mi riferisco solamente a Paolo, non ho mai avuto il piacere di conoscerlo personalmente, ma anche a chi suona assieme a lui.
Ciao, Max...

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