Wednesday, December 13, 2006

rivelazioni epistolari



carissimo Pollock,

sono GIGI D'ALESSIO, so che non mi ami, ma io me ne frego d'altronde amo la TATANGELO. avrei dovuto forse dirtelo, ma ero impegnato a scrivere il nuovo album, ricco di canzoni che parlano della famiglia e della fedeltà nei rapporti, e non volevo ferire i miei figli. in realtà il più grande dei miei figli ha la stessa età della TATANGELO, solo che essendo uomo lo apprezzo un pò meno. ad ogni modo volevo dirti "evviva il rispetto e l'onestà intellettuale che mi hanno sempre contraddistinto", anche se quando uscivo con la TATANGELO prendevo spesso del VIAGRA, proprio per contraddistinguermi dal suo precedente ragazzo, che aveva 12 anni, perchè ad ANNA piacciono o molto giovani o un pò anziani. per lei ho anche cambiato il mio look, ridicolizzandomi con maglioncini sulle spalle di colore giallo e spendendo un casino di soldi per lanciare il suo disco: a casa mia moglie non accettava questa relazione, e non mi spiego perchè, noi napoletani siamo un popolo distaccato e molto disciplinato, non mi pare che ci sia niente di grave. volevo però dire che non ho mai cercato di lanciare la TATANGELO: ti risulta forse che abbia MAI scritto una canzone per lei, o prodotto un suo disco, o fatto un duetto tipo UN NUOVO BACIO nel 2002 in un mio disco? ebbene si l'ho fatto, ma ANNA è una ragazzina dell'87, dovevo aiutarla, e non ho chiesto niente in cambio, o almeno non ho chiesto: ho solo preso.
comunque ti ricordo che tra un pò parte il mio tour estivo: toccheremo gli asili delle principali città italiane, e se mi dice bene l'anno prossimo faremo le elementari.
a proposito: dal 19 Gennaio farò parte della campagna ADOTTA UNA STELLA DI NATALE, E L'ADOLESCENTE CHE TE LA PORTA A CASA; si tratta di un'iniziativa benefica per la rivalorizzazione della vita sessuale dei vecchietti a scapito delle nonne con le quali sono sposati da 40/50 anni.....ci sarai anche tu? io verrò, in questi posti una nipotina simpatica si trova sempre.

un abbraccio partenopeo e parte-no,

Gigi Tatangelo

Friday, December 08, 2006

NON ARDO DAL DESIDERIO.....di ALESSANDRO BERGONZONI



Dohren perchè ho paura di non esistere abbastanza?
E' facile da capire: non usi altro che la tua esistenza;
prenditi anche quella di qualcun'altro...
E poi gliela devo restituire?
Non è detto, molti neanche se ne accorgono.
Sembra una cosa impossibile.
Però alcuni se ne accorgono eccome.
E da cosa si capisce? Ti chiedono: "Perchè abbiamo paura di non esistere abbastanza..."

Gran libro. Consigliato da uno che pensava Bergonzoni fosse un cretino, perchè pieno di stupidi ed insignificanti pregiudizi come spesso capita. Invece è geniale, se volete è anche un raro regalo di NATALE non idiota.
Per il resto: poca voglia di parlare....per alcuni un sollievo, oserei dire.
Già che ci sono vi propongo anche un disco apparentemente banale: SUFJAN STEVENS, SONGS FOR CHRISTMAS.

Tuesday, December 05, 2006

Il mare calmissimo


ero piccolo piccolo che già ascoltavo musica come un ossesso....e - come ho già detto - tra i miei favoriti c'era Mango.
lo vidi cantare questa canzone in un programma che era forse FANTASTICO con Pippo Baudo....
Mango veniva dai fasti di un tour trionfale in Spagna, grazie a quel pezzone che fu Bella D'Estate.
rimase qualche anno in silenzio, poi tornò sulla scena con un disco chiamato Inseguendo L'Aquila.....sponsorizzato da Armani che iniziava a fare vestiti per musicisti, etc.....
Mango all'epoca aveva i capelli lunghi corvini e pettinati verso l'alto, e FANTASTICO passava in contemporanea anche in radio....ed io col mio registratore grigio più largo che alto ero lì a salvare questo poco di canzone nuova pigiando quel bottone rosso tanto serioso sul quale c'era scritto REC,
e speravo che i presentatori non ci parlassero troppo sopra.......
ma in realtà oggi questa canzone è molto di più: è la malinconia che provo quando penso a quegli anni.
è quando gli spazi oltre il balcone erano vasti,
quando mangiavo caldarroste fatte dai miei davanti al camino,
è la calabria, terra incredibile che tengo dentro in modo intimo.
Mango ben rappresenta la dolcezza profonda del sud,
con le sue parole ed i suoi incanti,
ricorda il mare di tropea come quello di cutro,
la festa della Salvazione di quando ero bambino,
le corse dietro il pallone dove aveva senso correre a perdifiato,
la campagna che mio nonno teneva sempre in ordine e che spesso ci tratteneva maternamente,
il municipio in costruzione dove si cantava con chitarre di legno,
oppure mia nonna che mi appariva gigantesca,
mi appariva perfino immortale,
anche quel giorno che mi bruciai i piedi in spiaggia,
e una volta lì dietro c'era davvero la campagna e si giocava a golf con mazze di plastica oppure ci si picchiava e ci si sbucciava davvero le ginocchia.
ora mi pare tutto simulazione,
tutto finto,
se si decide di uscire.
mi accorgo che il nostro passato sta diventando ampio come quello dei miei genitori,
ed a chi ci succederà potremo (dovremo?) già raccontare di altre realtà.

ed allora proprio come Mango mi difendo andando in altri posti
e mi nascondo nei pensieri fondi di questi momenti.

ma sopratutto mi illudo al pensiero che in fondo
non si muore.

se avete nostalgia ascoltatevi

"il mare calmissimo":

Difendermi
evitando i posti che frequenterai
Nasconderti
nei miei pensieri fondi…
Che vento è quello che ti portò… mi svegliò?…

Illudermi
trascurando quel lievissimo dolore
Convincermi
che in fondo non si muore…
Che amore è quello che conquistai… respirai?…

Questo mare calmissimo dentro me
io l’ho attraversato con te
l’infinito e tu la terra dei giorni miei
oh oh dei giorni miei…
che non finiranno mai…
Ma questo azzurro a metà
oh oh è nero e non sa
quanto tu mi mancherai
oh mi mancherai…

Confondermi
fra la gente quando sai che non consola
Pensarti mia
e non aver paura
Che vento è quello che ti portò… mi svegliò?…

Questo mare calmissimo dentro me
io l’ho attraversato con te
l’infinito e tu la terra dei giorni miei
oh oh dei giorni miei…
che non finiranno mai…
Ma questo azzurro a metà
oh oh è nero e non sa
quanto tu mi mancherai
oh mi mancherai…

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