Tuesday, December 05, 2006

Il mare calmissimo


ero piccolo piccolo che già ascoltavo musica come un ossesso....e - come ho già detto - tra i miei favoriti c'era Mango.
lo vidi cantare questa canzone in un programma che era forse FANTASTICO con Pippo Baudo....
Mango veniva dai fasti di un tour trionfale in Spagna, grazie a quel pezzone che fu Bella D'Estate.
rimase qualche anno in silenzio, poi tornò sulla scena con un disco chiamato Inseguendo L'Aquila.....sponsorizzato da Armani che iniziava a fare vestiti per musicisti, etc.....
Mango all'epoca aveva i capelli lunghi corvini e pettinati verso l'alto, e FANTASTICO passava in contemporanea anche in radio....ed io col mio registratore grigio più largo che alto ero lì a salvare questo poco di canzone nuova pigiando quel bottone rosso tanto serioso sul quale c'era scritto REC,
e speravo che i presentatori non ci parlassero troppo sopra.......
ma in realtà oggi questa canzone è molto di più: è la malinconia che provo quando penso a quegli anni.
è quando gli spazi oltre il balcone erano vasti,
quando mangiavo caldarroste fatte dai miei davanti al camino,
è la calabria, terra incredibile che tengo dentro in modo intimo.
Mango ben rappresenta la dolcezza profonda del sud,
con le sue parole ed i suoi incanti,
ricorda il mare di tropea come quello di cutro,
la festa della Salvazione di quando ero bambino,
le corse dietro il pallone dove aveva senso correre a perdifiato,
la campagna che mio nonno teneva sempre in ordine e che spesso ci tratteneva maternamente,
il municipio in costruzione dove si cantava con chitarre di legno,
oppure mia nonna che mi appariva gigantesca,
mi appariva perfino immortale,
anche quel giorno che mi bruciai i piedi in spiaggia,
e una volta lì dietro c'era davvero la campagna e si giocava a golf con mazze di plastica oppure ci si picchiava e ci si sbucciava davvero le ginocchia.
ora mi pare tutto simulazione,
tutto finto,
se si decide di uscire.
mi accorgo che il nostro passato sta diventando ampio come quello dei miei genitori,
ed a chi ci succederà potremo (dovremo?) già raccontare di altre realtà.

ed allora proprio come Mango mi difendo andando in altri posti
e mi nascondo nei pensieri fondi di questi momenti.

ma sopratutto mi illudo al pensiero che in fondo
non si muore.

se avete nostalgia ascoltatevi

"il mare calmissimo":

Difendermi
evitando i posti che frequenterai
Nasconderti
nei miei pensieri fondi…
Che vento è quello che ti portò… mi svegliò?…

Illudermi
trascurando quel lievissimo dolore
Convincermi
che in fondo non si muore…
Che amore è quello che conquistai… respirai?…

Questo mare calmissimo dentro me
io l’ho attraversato con te
l’infinito e tu la terra dei giorni miei
oh oh dei giorni miei…
che non finiranno mai…
Ma questo azzurro a metà
oh oh è nero e non sa
quanto tu mi mancherai
oh mi mancherai…

Confondermi
fra la gente quando sai che non consola
Pensarti mia
e non aver paura
Che vento è quello che ti portò… mi svegliò?…

Questo mare calmissimo dentro me
io l’ho attraversato con te
l’infinito e tu la terra dei giorni miei
oh oh dei giorni miei…
che non finiranno mai…
Ma questo azzurro a metà
oh oh è nero e non sa
quanto tu mi mancherai
oh mi mancherai…

4 comments:

Anonymous said...

..inaspettatamente quindi Mango in qualche modo ci accomuna?!forse un tempo c'era anche qualcos'altro, proverò a ricordarlo,anche se era sempre tutto troppo complicato tra me e te

ps:qualcos'altro su Mango?

Cristina

pollockmusic said...

incredibile. ti ho sognata prima che scrivessi nel blog dopo anni che non ti vedevo. incredibile. mi sono calmato, comunque. un bel pò.

Anonymous said...

son andata a rivedere e a ricordare..un caos terribile.
che bisogno c'era?
se trovi una risposta fammelo sapere....
per ora penso solo che forse poteva essere tutto più semplice e chiaro ma il motivo per cui non lo è stato mi sfugge.

pollockmusic said...

non esiste nessuna risposta, tantomeno sensata. mi spiace, non so cos'altro dire o aggiungere.

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