Tuesday, February 22, 2011

luce rossastra

ai 15
o forse ai 10
tornavo e la vedevo
quella luce rossastra al quarto piano
che rendeva misteriosi i suoi inquilini
che poi li conoscevo
ma non potevo credere fossero loro ad avere quella luce rossastra.

o forse avevo 8 anni
perfino 6
cosi tanto tempo fa che oggi mi chiedo se fosse questa la vita di cui parlo
se le cose fossero uguali a oggi
le macchine cosi tante
le persone cosi distaccate
i rapporti cosi veloci a terminare,
eppure i miei erano già innamorati del loro amore.

o se tutto si è aggravato tipo sintomo
se tutto è degenerato in un quadro di sospetto
nelle paure
negli incubi.

se c'è meno gente in giro
m chiedo questo e altro
penso se un bambino domani
ci sentirà parlare di come si stava prima
di chi c'era prima
di quando ci vedevamo
di quando esisteva un solo modo di stringersi
di accarezzarci
e di farsi caldo
ora che pure l'estate mi sembra più incazzata.

me lo chiedo ora che esistono troppi modi
mille alternative
tante persone da incontrare nelle cose più inutili
come fossero inserite nelle file del pane
e non toccasse mai a noi
prendere
qualcosa.

m chiedo se oggi ci riusciamo mai
a fermare quello che passa
ad impedirlo
solo perché non vogliamo che scappi
e non vogliamo che vada via
non vogliamo che sia un attimo
non vogliamo forse nemmeno trovarlo
e sapere dove stava.

un bambino che gioca a nascondino
vuoi che arrivi
e tenti di vincere
ma non vuoi sapere da dove è arrivato.

non voglio più lampi
o attimi
o passaggi
o trasferte.

quello che voglio
lo voglio
e voglio
che rimanga qui con me
e mi faccia smettere.

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