Thursday, February 02, 2006

un paradosso


non capisco la gente come faccia a vivere nella falsità,
a promettere delle cose ed a non mantenerle,
non capisco come possa pensare di farla franca,
come possa esprimere cattiveria nel quotidiano,
come faccia a vivere nell'invidia,
a pensare sempre male,
a scavalcarti nel mondo del lavoro,
a farsi assumere attraverso manovre grette e non trasparenti,
ad assumere attraverso manovre grette e non trasparenti,
a cercare di superarti anche se non siete in gara,
ad augurare il peggio a qualcuno,
a non darti mai anche se sta sempre lì a chiedere,
a lavorare male: se non sai fare un lavoro cercatene un altro,
a sfruttare i deboli,
i silenziosi,
quelli che non protestano,
quelli che si accontentano,
a fingere di avere cura di qualcuno.
a fingere un innamoramento, un orgasmo, un'attenzione, una preoccupazione, un'emozione.
a brontolare sempre,
a non ridere delle gioie,
a non sentire le gioie,
a non avere consapevolezza delle gioie,
a non pensare alla salute,
a non pensare ai doni nella vita,
a non lasciare tempo libero a chi è sempre in giro,
a non valorizzare chi lo merita,
a non divertirsi con poco,
a non prendere le cose con leggerezza quando ci stanno dominando,
a non ragionare nella lealtà,
a far piangere le mie amiche,
a far stare male i miei amici,
a farli interrogare su cosa non va,
a fami interrogare su cosa non va.
a farmi interrogare su dove andare,
su cosa amare,
su chi amare,
su cosa sopportare,
su come interagire,
su cosa integrare.
la gente meschina non capisco come si formi, da dove cominci a muovere i primi passi.
la gente meschina non lascia mai le orme, ma ti si insedia dentro come il sonno.
solo che sappiamo stare svegli.

mari mi ha detto che chi si comporta male alla fine, in qualche modo, paga.
spero non paghino con troppa foga, ma è giusto che questo accada.
il dramma è che le persone sensibili spesso si dimenticano di se stesse e soffrono pure per le altre.
le nostre sofferenze, quelle vere, le viviamo sempre almeno due volte, paradossalmente.

1 comment:

Betta said...

Molte,moltissime di queste cose me le sono chiesta così tante volte...

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