Sunday, December 11, 2005

mastrone



non lo vedevo da mesi, non lo sentivo da altrettanto. sensazione strana quando ti piove un amico dal nulla nel tuo presente così direzionato e così forte. sensazione affascinante. mastrone è per me un fratello maggiore, lui in fondo nemmeno lo sa e queste righe non le leggerà mai forse. perchè lui è così, nel senso più leggero nel quale gli si può dire tutto ciò. non sta su internet, non ha internet, non si scarica la posta da internet e non vive una vita da internauta. lui si incazza, si astrae, si commuove, si diverte, tutto in un calderone complicatissimo che è il suo carattere. un calderone silenzioso e per me troppo difficile. non capirò mai mastrone, ma è meglio così. a volte capire ci fa forse sminuire tutto, e per me è tanto grande così che non vorrei si sgonfiasse come un pallone da calcio di quelli arancioni che bucavamo sui cancelli da piccoli.
ho trascorso due giorni pieni, era felice, si guardava intorno come un bambino, beveva e si scioglieva al gelo di via del pratello, lui che l'arte la vive di riflesso e nascosta da una concretezza.
un pò si offendeva e borbottava per i prezzi alti. un pò è colpa mia che amo spendere quello che ho in posti abbastanza cari.
mi farò dieci giorni a nuoro a sentirlo mentre mi chiama SOMMELIER solo perchè mi piace il vino buono.
e a bologna quello che è buono lo paghi molto.

ma in realtà stamattina, alle 12, mi sono svegliato senza malditesta e col portafogli vuoto.
a me sembra un compromesso lecito.

e penso a quanto sono lontano da quel 16enne che al liceo lo ammirava per essere così forte dentro e fuori.
quel 16enne che oggi è piccolissimo e forse ha limato due o tre spigoli.
il sedicenne è sparito.
ma forse lo ammiro più di prima.

ti abbraccio, dovunque tu sia ora, a vedere una partita della nuorese o a sparare stronzate a milano con tino e peppone.

No comments:

Archivieddo