Sunday, May 28, 2006

Lester Bangs


uno dei miei nuovi miti, il critico musicale più irriverente della storia, uno che non si metteva problemi a parlare senza peli sulla lingua. nel suo libro DELIRI, DESIDERI E DISTORSIONI (Minimum Fax) se uno si va a leggere il retro ecco cosa trova:

Il punk è l'apogeo della pigrizia senza scuse. Il punk è mandare affanculo il rock. Il punk è mandare affanculo il punk. Il punk è trattare di merda la vostra collezione di duemila e più dischi. Il punk è superato. Il punk è solo una parola apprezzata dai mass media. Il punk è qualsiasi cosa facciate che dovrebbe avere delle conseguenze ma non ne ha, oppure voi le ignorate. Il punk è qualcosa che vale la pena di distruggere in gran fretta. Si spera che questo articolo acceleri il processo.

grande lester, e grandi concetti, soprattutto.

11 comments:

Anonymous said...

......e allora come mi spieghi il fenomeno Punkreas?

pollockmusic said...

con la feccia me lo spiego. o col fatto che gran parte di ciò che passa per il puncreas arriva alla fine del water.

Anonymous said...

e il fenomeno luna pop?in quel duo io rivedo i tempi in cui punk e reggae si univano, grazie alla competenza di due artisti internazionali come Cremonini Vicious e Ballo Marley?e?

pollockmusic said...

effettivamente ora c'è un nuovo gruppo milanese, i FINLEY, che sta spazzando via il fenomeno LUNAPOP....batsa ascoltarli per rendersi conto della loro bravura.

Anonymous said...

Te prego i Finley...per carità!

pollockmusic said...

osceni, vero?

Anonymous said...

Osceni e fargli un complimento!

Anonymous said...

Il solito gruppetto creato ad hoc da Claudio Cecchetto per scatenare le ragazzine... musica ripetitiva, banale & scontata.

dariedda said...

eheheheh lo sapevo che ti sarebbe piaciuto...! lester bangs, dico...

asfidanken said...

ma i vecchietti che fanno dance music li avete visti? Una specie di pentimento dei Cetra. Credo siano crewature cecchettiane anch'essi...
Luca, scusa il saluto al volo di ieri -correvo a tango - , e soprattutto la (in-) (semi-) colpevole assenza alla presentazione. Che dici, una birra di questi giorni può rimediare?

Anonymous said...

Il punk è vivo nell'underground dei gruppi che fino a che non diventano orecchiabili non guadagnano un cazzo. Quando iniziano a guadagnare finisce il punk, per alcuni prima, per altri dopo. Il punk è la maniera più ironica per sputare in faccia alle cose della realtà che non ci piacciono, il problema è che sputando in faccia a tutto il sistema a volte risulta difficile distinguere il particolare e quindi anche pezzi che hanno un senso sembrano non avercelo. Io credo che di questi tempi un rigetto per il sistema sia più che lecito, anche se l'industria musicale impedisce ai gruppi punk di manifestarlo senza filtri e i gruppi che lo manifestano senza filtri non hanno niente a che fare con l'industria musicale e quindi non li conosce nessuno.
Un saluto a bettino il punk londinese coglioneeeee

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