Tuesday, October 19, 2010

il contrario di uno - edl


E prima di arrivare alla stanza dei tronchi, nella macchina noi stretti vicini, tu sotto una coperta mi hai cercato la mano e l'hai tenuta. Ho stretto gli occhi per strozzare il tempo. Gli occhi ci riescono. Uno si volta verso di noi e dice che il suonatore si è addormentato. Ho amato e conosciuto i corpi accalorati e presi nell'avvinghio, ma quella mossa tua à una bandierina piantata in mezzo al vento di una cima, dove non si può più salire in alto verso un'intimità maggiore, dove quella raggiunta è inabitabile. Da li bisogna scendere. Cosi so dire adesso. Allora la tua mano è la congiunzione e, la particella che sta tra due nomi e li accoppia più di abbracci e baci. La tua mano minuta serrata nella mia inutilmente larga, serrata a serratura chiudeva noi due dentro e tutti gli altri fuori. [...] Da poco ho rivisto la stanza dei tronchi.[...] Sono entrato. Eravamo li, sulla panca, noi due vent'anni almeno in meno e non c'erano gli altri e nemmeno la chitarra. C'era la coperta con le nostre mani nascoste sotto a fare congiunzione.

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