Thursday, May 29, 2008
decadenze.
ho ascoltato pezzi di gruppi che un pò in contemporanea un pò grazie ad x factor ho scoperto ed ho amato:
pensiamo agli who, ai queen, agli yes, ai supertramp, ai tears for fears, ai depeche mode, ai roxy music, ai talking heads, a quello di buono che è scaturito in questi due mesi che ho seguito il programma, più o meno.
è innegabile che dagli anni 60 agli 80 la musica abbia prodotto cose notevoli, magistrali, indimenticabili, immutate nella loro bellezza.
la tecnologia da allora è migliorata ed oggi gli studi di registrazione realizzano al meglio cose prima impensabili, così come è cresciuta la qualità degli strumenti musicali, ma non delle produzioni e dei valori mostrati.
i supporti sono colpevolmente cambiati, e ci viene più semplice scaricare prodotti che, diciamocela tutta, possiedono solo il valore artistico per essere scaricati e non acquistati. così come ci viene più semplice prendere i singoli promozionali (spesso anche quelli sono scarsi) e metterli dentro un frullatore da 80giga chiamato lettore mp3, di infima qualità acustica, e con tutti i brani omologati a status di PASSI PER CORRERE, e scandalosi da riprendere nelle orecchie anche dopo una settimana soltanto.
direte che si sa, direte che è logico, direte che non ero sveglio finora, direte tutto come potete fare: ma la realtà è che questo modo di fare musica sta morendo, restano si i concerti, ma al di là delle modalità è proprio ciò che si ascolta che non ha diritto di esistere perchè ci danneggia in quanto musica da supermercato. che schifo constatarlo una volta di più, e doverlo subire, potendosi rifugiare solo in pochi prodotti meritevoli, anche loro forse eccessivi e troppo saturi di bellezza per poter rimanere fra qualche anno, a causa della selezione naturale di un tempo che macina e dimentica.
Subscribe to:
Post Comments (Atom)
3 comments:
ok. è iniziata la fiera del sinonimo.
paio
Sì, sì. Ma parliamo di cose serie: Cassano alla Samp allora?
intanto grazie per la domanda ihihihihi sono contentissimo, anche se la maglia che aspetto da giorni per uno strano intrigo è bloccata a causa del caso mancini-mourinho: in questo momento sono talmente sfigato che se trovo 100 euro per terra come minimo sta tornando indietro quello che si è accorto di averli persi e mi coglie in flagrante caricandomi di mazzate.
insomma: un enorme antonio che ha sulle spalle azzurre il numero 18: il numero di un certo robybaggio ai mondiali di italia 90. non vorrei dire altro, incrocio le dita e boh.
Post a Comment