Monday, October 15, 2007

l'amabile Keith (dedicato a Cardo)


è così, alla fine, ho visto anche io Jarrett. ci ho messo più tempo di Cardo perchè io sono anziano ed i pensieri mi si fermano con lentezza, però ho fatto le cose in grande: in Luglio ho passato la mattina al telefono provando a chiamare La Scala, quindi ho fermato due biglietti di seconda galleria (scelta che ci costerà molto cara, in TUTTI i sensi) ed ho atteso. ho atteso che i soci del FAI, associazione di beneficenza che organizzava l'evento, prendessero i posti migliori, quindi ho pagato con la carta di credito di mia madre (alla quale ho rimborsato ogni singolo centesimo), ed alla fine è arrivata a casa una raccomandata con dentro due biglietti gialli e neri, come le maglie del Vittoria quando giochiamo in trasferta, perchè il nero snellisce e sembriamo tutti più atletici. a Milano c'era freddo, ma abbiamo avuto il tempo di apparire in Galleria Vittorio Emanuele come due provincialotti in trasferta stile RENATO POZZETTO ne IL RAGAZZO DI CAMPAGNA (ed ora scagli la prima pietra chi si aspettava una citazione così mula!): ho visto tutte le ragazze belle e brave e curate che ci sono a Milano, quasi quanto a Bologna, ma in realtà a Milano una in più c'è: si chiama Effe Meloni, lei è più bella delle altre ed a me onestamente piace un casino (menomale che non legge questo blog), ma non mi fila di striscio (diciamocela tutta!). Questo la accomuna alle altre. Il che accade a Milano, a Bologna mi vogliono in due o tre ma io non ricambio e ciò genera un'insoddisfazione sentimentale che solo un concerto di Jarrett mi può placare. Così accompagno Cardo a comprare le caldarroste, ma ci accorgiamo che, per quanto provinciali e stanchi dalla partita di Sabato contro il Pratello, noi non siamo due imbecilli, e €5 per un pugno di castagne annerite non ce li facciamo fottere, e così, belli come il sole che cala ci presentiamo in un chioschetto vista Duomo ma non per questo caro: io prendo una focaccia e cardo un paninetto, ci dividiamo una mezza di naturale e ci fiondiamo alla Ricordi a fare gli intellettuali da 4 soldi. tra l'altro il Duomo finalmente non è coperto dai lavori, e mi sono reso conto che è piuttosto bellino, nonostante l'inquinamento cui è sottosposto causa telecamere e pubblico di TRL che affacciano proprio sul Duomo stesso, generando in me una sensazione mista a due quesiti: LA SANTARELLI IN QUANTO BIONDA SE AVESSE MENO SENO MI PIACEREBBE UGUALE? e MA CAMILA RAZNOVICH DATO CHE E' MORA MI PIACE PIU' O MENO DELLA SANTARELLI? e dunque si fanno le 19, e noi iniziamo a trattenere la pipì e ci avviciniamo all'ingresso, dove una maschera BRAVA (alla quale volevo chiedere la mano per quanto la distanza bologna-milano sia complessa da gestire) ci dice: facciamo entrare alle 19,20. beviamo dunque un caffè nel bar pre-scala incrociando lo sguardo col busto di Verdi, un attimo inquietante, perchè mi toglie spazio per bere....ma alla fine si entra. ovviamente noi siamo al sesto piano ed ovviamente ci danno dei posti dai quali seduti non si vede nemmeno il pianoforte, e ci rendiamo conto che dovremmo alzarci in piedi. ovviamente sono seccato e siccome questo periodo il nervosismo mi corrode le membra inizio a fare battute pesanti stile: SCUSA MI PASSI IL NEON 6X7 CHE LO ACCENDO DURANTE IL CONCERTO oppure IL FLASH CHE HO PRESO SPERO ROVINI IL CONCERTO A TUTTI o ancora CI VEDIAMO ALLE 3 SU EMULE o ancora SECONDO ME GIOVANNI ALLEVI E' PIU' BRAVO e mi rendo conto che c'è un tipo affianco a me più molesto ancora che subito litiga con una maschera che per tutta risposta lo apostrofa con uno SPOSTATEVI DA QUI, SONO STANCO DI DIRVELO, E' LA TERZA VOLTA CHE PASSO PER FAR VEDERE I POSTI AL PUBBLICO come se a noi ce ne fottesse del suo lavoro, dopo che a 70 euro ci hanno dato dei posti in cui non si vede nemmeno l'ombra dei sagomatori a pioggia che pendono dal soffitto. in compenso abbiamo una vista sul lampadario della scala, quindi l'impulso è quello di uscire, comprare una fionda e urtare i microfoni che hanno messo per registrare l'evento affianco al lampadario stesso, mentre un amico immaginario di cui non dirò il nome sta usando soltanto un mp3 scrauso per dare all'evento una certa diffusione negli ambienti che contano (il cd del concerto di Jarrett alla SCALA si può acquistare tramite bonifico bancario, vi darò maggiori info nei prossimi giorni, se questo mio amico mi dirà che è pronto). finalmente inizia il concerto e ragazzi miei non si sente volare una mosca, anche se 3 battone (una con tacchi a spillo e due con la voce da gallina che mi fa venire voglia di lanciarle giù in platea dove come cadono gli chiedono 180 euro di differenza) forse sono convinte che il concerto sia di EROS RAMAZZOTTI e non appena entrano in sala con fare fastidioso vengono sommerse da una pioggia di insulti con un tono di voce alla Paolo Fresu: poco percepibile ma estremamente efficace. KEITH è preso benissimo, d'altronde gli avevo detto che sarei venuto, e lui forse si è convinto che sono in platea e suona con amore, mentre non sa che sto sudando come uno stronzo in seconda galleria ma sto godendo come un pazzo della sua musica. suona quasi 50 minuti e poi fa una pausa. ritorna e ci regala altri 50 minuti, ma la cosa migliore sono i 3 bis (dicono che ce n'è stato un quarto ma il nostro ultimo treno doveva partire lo stesso) coi quali si congeda con grande stile. i brani migliori sono gli ultimi due ed il terzo bis, ha un modo di accarezzare sui tasti che ha dell'onirico, è come se non li spingesse, eppure suonano con lontananza coinvolgente e ti sfiorano le orecchie. il pubblico è stregato, ipnotizzato, qualcuno tossisce e lui riesce a rimproverarlo, ma le sue parole vanno verso un altro concetto: viviamo una vita troppo rumorosa, e stiamo perdendo le cose piccole e silenziose ed emozionanti. fuori non capisco perchè io e Cardo non sentiamo più il freddo dell'andata, ed il treno ci risucchia sui sedili e poi siamo di nuovo a PARMAREGGIOEMILAMODENA e quindi a Bologna, e c'è di nuovo quel freddo, e tutto è di nuovo il quotidiano che per almeno un'oretta ci siamo entrambi dimenticati con forza. e allora grazie, te lo dico da qui, te lo dico dandoti del tu ma con rispetto, te lo dico perchè meriti davvero il nostro sentitissimo e commosso grazie.

9 comments:

Anonymous said...

Prego cugi, anzi grazie. la registrazione è venuta piuttosto benino è come se ci fosse sotto il piano di KEITH il ruscello che era sotto il piano di mannutza a pasqua, d'altronde anche come tocco me lo ricordava, a mannutza. chi la vuole comunque gliela scendo a 61 €. comunque il Maestro è stato altissimo. Il primo pezzo s'intitola "Io Milano, la malinconia di stare". L'ultimo, quello prima del bis, s'intitola "Afrodite e Campi Elisi".

Anonymous said...

Cugino Cardone se continui a cercare di contrabbandare la registrazione ti denuncio a Parmesan di "Distretto di polizia".

Anonymous said...

azz cugino montalbano a te ti vendo quella di pettermolvaer a reggioemilia, a 43 €

Orlando Selenu said...

acc.. io al massimo posso scambiare con i solisti dell'English Baroque Ensemble insieme al Monteverdi Choir

Anonymous said...

Che bella recensione. Bravo Pollock.
Io posso darvi Garbarek con Hilliard Ensemble a Tortolì.
Mica cazzi...

Orlando Selenu said...

falk, a proposito di tortoli' et arbatax, il concerto di un millennio fa di Giorgia nuda e ballerina, l'avevi mica registrato?

- O.rlando

Anonymous said...

L'utilizzo di strumenti di registrazione sul campo comportò l'allontanamento dal motivo che mi consentiva di frequentare regolarmente l'Ogliastra.
Le donne fuggono gli strumenti di registrazione, e allora non ne utilizzavo. Il concerto è stato comunque memorabile, Giorgia che suonava con l'ex band di prince!

Anonymous said...

ringrazia che non ero a Milano, bidonaro che non sei altro!
effe meloni.

Anonymous said...

azzzzzzzzzzzzz

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