Monday, September 24, 2007

gruppi sommersi e piatti culturali (dedicato a DJ CRIS)


c'è una grande ignoranza in giro nel mondo della musica.
ci sono dei grandi problemi: parliamo di Nuoro per esempio, intendendo con Nuoro una città qualsiasi del mondo.
ecco che in questa città qualsiasi con grande facilità diamo del musicista ad artisti che non sono nemmeno persone, ed occupano magari dei palchi senza fare niente, scimmiottando stili e lasciando a desiderare.
occupano palchi nei quali dovrebbero solamente spostare le casse, o accarezzare cavi scoperti così da rinsavire con una semplice e leggera scossa elettrica.
sorgono dei problemi, ad esempio quando i suddetti gruppi iniziano a fare concerti ed a registrare i dischi, perchè facilmente perdono aderenza alla realtà: prendiamo gli istentales....dunque: PRENDI GLI ISTENTALES, LI METTI DA UNA PARTE, LI COSTITUISCI ASSOCIAZIONE E GLI DAI DEI SOLDI. ORA LI RIPRENDI, E GLI RIDAI DEI SOLDI. LI RIPRENDI ANCORA E GLI DAI DEI SOLDI. e così via, che magari con tutti sti soldi al massimo uno si apre una fattoria e poi...ops. andiamo avanti, da questa frase non riesco ad uscirne. allora: dopo gli istentales a quale gruppo possiamo affidarci? non lo so, me lo chiedo anche io, però....forse ai MODENA CITY RAMBLERS. allora: PRENDI I MODENA, GLI DAI DEI SOLDI PER GLI ISTENTALES...ops...così la frase non ha senso. basta, procedo col post...

dunque ecco un prontuario per evitare che i gruppi emergenti si montino la testa:

1.se ti conoscono a LOLLOVE, ricorda che a Roma sei il nulla, ed anche a Milano, Taranto, Ancona, Brescia, Monza, Cremona, etc. (riempi a piacimento)
2.se conosci gli accordi di CERTE NOTTI e de IL BALLO DI SAN VITO non sei un chitarrista
3.se canti in un coro alpino NON STAI FACENDO MUSICA TRADIZIONALE SARDA
4.se hai scritto una canzone su Carlo Giuliani non sei alternativo
5.se hai un computer con dei programmi di musica non stai registrando un disco
6.se hai letto un libro di armonia non sei un compositore classico
7.se hai fatto 3 anni di solfeggio non sei un diplomato di conservatorio
8.se hai suonato nella stessa città in cui si è esibito per sua sfortuna la stessa sera un musicista più noto non puoi metterlo nel curriculum
9.se prendi meno di €100 a data non stai facendo gavetta, stai subendo la gavetta stessa, e forse ti piace subire, perchè il sesso malato ed alternativo fa molto MUSICISTA EMERGENTE
10.se cerchi un manager e non lo trovi è colpa della musica che fai: il manager non è un idiota, è un essere pensante

infine vorrei dire la mia su un grande problema che affligge i forum e le conversazioni da bar: la disputa sul tema: I DJ SONO O NON SONO DEI MUSICISTI.
cari amici, volevo dirvi che i DJ sono musicisti, e se non lo avete capito mi fate davvero pena. studiatevi la storia della musica che sta sui piatti, studiatevi i campionatori, gli scratch e quello che vi pare. ascoltateli, odiateli, capiteli, ma almeno degnatevi di stare zitti e di non andare in giro a dire: I DJ NON SUONANO, NON SONO MUSICISTI eccetera eccetera. i DJ suonano, voi no, quindi state a casa e andate con la base, se non siete all'altezza. tra l'altro io odio chi fa il saputello su cose, come la cultura della musica dei DJ, che non si è minimamente posto il problema di indagare....eppoi cari miei, vi risparmio i riferimenti organologici di questa cosa perchè alla fin fine settembre è il mese del NON ME NE FREGA NULLA, e questo discorso ha stancato pure me.

10 comments:

GRIM said...

ci son dei paralleli musica-arte.
che senza stare a rielencare, si possono facilmente intuire. si tratat di fare uqello. farlo bene e capire qualsiasi arte si aplichi, che se uno fa cacare se ne deve rendere conto, se uno nn fa cacare, ma vedendo il mondo si rende conto che quello che fa nn basta, si faccia il culo ancor di più, anche osando. chi è arrivato nn campi di allori... ma star su è difficcile, visto che di gente che ha fame nel senso lato , il mondo ha i piedi gonfi. tipo devi farne di strada bimbo..
Sempre nuoro , come esempio, va per la maggiore, diccesi artisti... autodefinirsi artisti....
la gente per capire certe cose ha bisogno di uno shock anafilatico, e di essere riportata in vita, con l'attenti che se nn si ripiglia gli si stacca la spina...
artista è uno lontano da, io sono un artista. artista si vede, artista siè. se arte si fa...

Anonymous said...

Ma come mai sei così inquieto questo periodo?
Saluti, Falco

dariedda said...

settembre è il mese dell'inquietudo.

Anonymous said...

Sì in effetti c'è un problema di rapporti con le arti. in definitiva se l'annullamento della pulsione di morte può coincidere con la ripetizione di un orecchio assoluto anche un dj è ritenuto in grado nella moderna società civile di ergersi a capopopolo. D'altronde recandosi Alberto Stasi in una dinamica di minor livello tonico, l'effettivo reperimento di una logica del suono è aggravato dall'inconcludenza di certi fraseggi armonici; non si piò dire Pollock che di questo i dj non siano responsabili. Ma il resto si può dire, a patto di non incartarsi in divagazioni estrose sulla possibilità che alle Scuderie mi diano una salata buona.

Anonymous said...

Ahahahah grande quest'ultimo...chi è?

Az

Anonymous said...

ma quindi secondo te Cristian orsini è un musicista?diglielo subito, che secondo me si crede un comico!:-Dscherzo eh. cioè non scherzo sul fatto che dice battute CHE NON FANNO RIDERE, ma già lo sa.

tiziana

GPZ said...

Settembre il mese del mestruo

Anonymous said...

RIPORTO UN ARTICOLO MOLTO SOBRIO DI ALDO GRASSO SU MISS ITALIA
Mandarli a casa tutti, e non farli lavorare in Rai per almeno dieci anni. Salvo Mike, che come al solito sa fare il suo lavoro (anche se non ha più il fisico e la tempra per reggere certe maratone), il concorso di Miss Italia è stato uno degli spettacoli più dilettanteschi, più abborracciati, più provinciali che sia mai andato in onda.
Miss Italia è come il Festival di Sanremo, il niente. Un niente tenuto in piedi dall' inerzia e dalla pigrizia del sistema mediatico, un niente confuso con la radiosa stupidità dei mercati della bellezza, un niente che tutti si sentono di dover riempire con la febbre insistita di ogni decomposizione. Mandarli a casa: il direttore Del Noce e il capostruttura De Andreis che stanno in studio a farsi riprendere e a pavoneggiarsi; Loretta Goggi, irriconoscente, petulante e continuamente scossa da un riso isterico (ma viva le badanti!); un tal Mariotto che gira con un metro in mano per misurare il didietro delle ragazze (ma uno così, non lo si rispedisce a casa a calci nel sedere?); tutti i membri delle varie giurie, dal molto impegnato Michele Placido (impegnato a farsi reclame) alla inevitabile coppia Tognazzi- Izzo; i molti sponsor, presentati ogni sera come se fossimo a una fiera di paese, i sei autori sei, le ragazze e le loro mamme, Patrizia Mirigliani, l'apoteosi del vago.
Viviamo in un paese che per quattro giorni discute se sia giusto o meno mostrare il sedere delle concorrenti; viviamo in un paese in cui più di sei milioni di italiani guardano uno spettacolo inguardabile per dilettantismo, per confusione, per noia; viviamo in un paese dove autorevoli firme giornalistiche vanno a Salsomaggiore a sdottorare sul niente, giunte a quel termine ridicolo della carriera in cui paghiamo lo scotto di aver fatto cattivo uso delle nostre facoltà e dei nostri sogni. Mandarli a casa e chiudere per un po' di anni Miss Italia, che tanto Mediaset, così com'è, non se la prende. Miss Italia è solo l'affollato delirio autistico di questa Raiuno, di questa Rai.

Anonymous said...

per una volta sono d'accordo con grasso.


dariedd

Anonymous said...

oh io se non lo diceva miss italia mica lo sapevo che un litro di olio d'oliva veniva più di uno di olio di gomito..cioè pensavo proprio il contario!

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