Thursday, November 11, 2010

il festival in dicembre

un tempo nemmeno lontanissimo
per ogni cosa mi veniva da sorridere
perfino camminare sotto il diluvio
rientrare a casa a piedi nel cuore della notte
litigare fuori da un locale per una sbronza molesta
incazzarmi e discutere mi faceva ridere
mi sembrava fosse dentro una bolla di sorrisi
che non scoppiava mai.

ridevo perfino di un aereo da prendere alle 6 del mattino
di un paio di boxer a righe improponibili
ridevo delle cose che magari non facevano ridere
perché ridevo da dentro
e poi ti davo la mano
mi arrampicavo alla tua mano
stringevo la tua mano
baciavo la tua mano
e ti chiamavo per nome
senza avere paura.

ora sono mesi
in cui al massimo farei un altro festival
per darmi una botta che mi streghi
che mi faccia dimenticare che esiste una vita fuori da un palco
o che esiste un palco nel quale tocca a me esibirmi
e invece tutto è lento
intricato
complesso
spento.

ed io non lo capisco.
non ci sto dietro
non ci sto affianco
non ci sto attraverso.
non ci sto.
non ci sono.

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