me lo sono chiesto mille volte se i coldplay sono proprio bravi o no.
mi sono chiesto con altrettanta frequenza se i coldplay mi piacciono.
o anche se i coldplay assomigliano agli U2, anche se oggi qualsiasi band abbia successo ed un cantante carismatico per semplificazione si debba obbligatoriamente trovare di fronte a questo paragone ingombrante.
mi sono chiesto se i coldplay si sono montati la testa e vivono di rendita.
mi sono chiesto se X&Y è un disco non riuscito.
mi sono chiesto se se le loro ballate e le loro musiche sono ruffiane, sono semplici, hanno dei testi che rendono solo perchè in inglese.
mi sono chiesto se hanno un loro stile, un loro percorso,
mi sono chiesto se sono la CHRIS MARTIN BAND ed un giorno si divideranno come accade spesso quando un ego prevale sugli altri e tutti ricordano un ego solo anziché l'organico complessivo.
mi sono chiesto e non ho mai avuto grandi risposte, ho pensato però che alcuni pezzi sono magici: da yellow, a don't panic, a the scientist con quel video geniale, e fix you, e così via.
ed è con questa incertezza che ho ascoltato il nuovo VIVA LA VIDA OR DEATH AND ALL HIS FRIENDS.
e sono incappato in una traccia che si chiama LOVERS OF JAPAN/REIGN OF LOVE, di circa 6 minuti, composta da due canzoni in una. splendide entrambe; ritmata la prima, dolcissima la seconda, quasi dondolante.
la voce sussurra il testo, semplicissimo, con sotto i suoni tipici del maestro BRIAN ENO, che per la prima volta ha prodotto un gruppo inglese.
ho capito che alla fine tutte queste domande mi servivano poco, e che quando si ascolta certa musica la voglia di comprarti un disco ti torna subito, anche se costa molto, anche se tutti prendono la musica al chilo come fossero pomodori, e questa canzone forse la mettono per commuoversi di fronte alle proprie finestre bagnate, invece di ascoltarsi tutto il disco con le finestre aperte mentre bologna ha di nuovo un pò di sole, i tetti sono fucsia e mi vengono i brividi dalla speranza gioiosa che offre questa musica.
bene.
2 comments:
brian eno...
me lo sono sempre immaginato bassobasso, piccoletto, quasi nano.
braianino, appunto.
Una volta mi avevi detto "non so ancora se mi piacciono perché non ho capito se sono davvero depressi". Bellissimo.
Ruffiani o non ruffiani mi prendono benissimo, o malissimo, a seconda dei giorni.
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