Wednesday, November 02, 2011

lezioni sui metodi dell'arte contemporanea - 1


avevo delle rubriche una volta,
da giovane, 
ora che tutti sono spariti non so se inaugurarne di nuove...beh, proviamo.

stavo pensando ad una storia che mi hanno raccontato mesi fa
di un pittore che si chiama Adolfi, nuorese,
che oggettivamente fa cagare.

la lezione sul bello oggettivo nell'arte la faccio a breve, quindi per il momento credetemi.

è uno che col suo lavoro di pittore 
addirittura eleva mio padre
quando mio padre, siccome negli anni '70 eravamo poveri, aveva deciso di dipingerli lui i quadri che avevamo alle pareti della nostra casa.

e mio padre NUCCIO degli anni '70 era già anni luce avanti ad Adolfi,
anche se NUCCIO non sapeva dipingere,
e già allora NUCCIO esaltava la funzionalità dell'arte, quasi 40 anni fa, precursore potente.

e ora che noi in casa abbiamo quadri di altri -tipo Del Casino, ma non Adolfi chiaramente-
a mio padre gli rimprovero questa cosa che ha smesso di dipingere mentre altri dipingono ancora.

poi ora c'è anche il MAN a nuoro, e non vedo perchè non si possa incentrare su NUCCIO una bella mostra, magari potrebbero farla mio padre e Rachele Sotgiu, che lei quando c'è da fare una mostra un'opera la tira sempre fuori, meglio se a comando.

allora,
di Adolfi sapevo che lasciava le opere in casa dei suoi clienti
dietro la promessa di ottenere un domani il pagamento delle stesse,
ma Adolfi ti dava la possibilità di pagare quando possibile
(perchè c'è la crisi ed oggi per un'opera di Adolfi devi risparmiare di brutto)
e invece il giorno dopo Adolfi ti suonava a casa 
e ti chiedeva di pagargliela,
dicendo: MIH CHE HAI QUALCOSA DI MIO ALLA PARETE.

ora, 
è evidente che questa tecnica abbia reso Adolfi un pittore,
e mio padre un docente di educazione tecnica,
ma io mi rivolgo ai writers affinché loro ne facciano tesoro,
di questa tecnica straordinaria, 
e la imparino.

allora capita che uno di noi la mattina magari si sveglia,
e trova il muro di casa pieno di graffiti per lo più fatti di notte,
e di pomeriggio un writer suona alla porta
e ti dice:
OH BELLO, HAI QUALCOSA DI MIO SULLA FACCIATA.

e tu, povero bigotto 
che magari fai la guerra a chi ti dipinge il muro
non puoi assolutamente permetterti di ribattere nulla
perché anche i graffiti sono arte,
e glielo paghi, il suo lavoro notturno che se ti trovano gli sbirri sono cavoli amari.

e stai anche zitto, dato che ad Adolfi i soldi li avresti dati,
e quindi dalli anche al writer.

FINE (della prima lezione).


3 comments:

Anonymous said...

ahahahahahah.... EXCELLENT!

Anonymous said...

cardò

Anonymous said...

ahahah geniale ansio

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