Thursday, January 05, 2012

il padre di Pallina

conoscevo tuo padre
poteva essere il mio
i padri li fanno con lo stampino
forse ne esiste uno bravissimo che fa da modello
e poi escono da una fabbrica affianco a quella di BABBONATALE,
in un freddo paese del Nord Europa,
di quelli che l'IKEA ci ha fatto conoscere
sennò col cavolo che sapevamo della fabbrica di padri.

me lo ricordo tuo padre,
la sua espressione sofferente di quando cominciavano i problemi di salute
mi ero convinto che li stava sconfiggendo tutti,
e quella serietà poi si interrompeva con una battuta,
un sorriso,
un rimprovero,
un bicchiere di vino offerto a noi
o un invito a pranzo.

me lo ricordo perfettamente tuo padre,
fabrì,
seduto di fronte al camino
prima che ci offrisse la sua sedia per la notte
o il divano su cui avremmo dormito,
a casa di tuo padre che non c'è più,
oggi,
che vi ha convinto che ci sarebbe stato, anche nel 2012,
una di quelle bugie dette per non far soffrire nessuno
mentre poi soffre chi le dice.

me lo ricordo,
15 anni fa,
seduto nella mia casa per una sospensione collettiva,
con tutti gli altri genitori dei miei amici fraterni,
me lo ricordo,
e mi era davvero sembrato così tanto simile al mio,
perché - come dicevo -
li fabbricano tutti nello stesso luogo
e da quel luogo arrivano a noi
pronti per crescerci.

ora che è andato via
è andato via il genitore di tutti noi
e lì nel freddo nord della glaciale europa
è triste anche quello stupido stampino
anticamera della vita
ma che non conta nulla di fronte alla morte.

1 comment:

Anonymous said...

R.I.P.
ci mancherà
come ci manca, quel tempo
piu lento la domenica
al camino, un bicchiere di vino
e una piacevole stretta di mano
la sera, o al mattino
a volte, quando prima di sparire
verso i nostri piani
di battaglia, un sorriso
e un consiglio, cosi'
en passsant : fabri' mi raccmando
alla la macchina...

fabri', mi raccomando :
a presto!

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