Friday, January 13, 2006
quelli di spessore 1- MORGAN
non voglio tessere le lodi tanto per parlare, perchè comunque sarei di parte, dunque muoverò un'analisi semplicissima di questo artista:
1. conosce la musica bene: intendo la musica classica, quella contemporanea, quella elettronica, ecc. e sa suonare bene il repertorio di ognuna di queste. sa suonare discretamente, oltre al pianoforte che padroneggia alla grande (altro che cammariere, o non so chi altri!), il basso, e non è male nemmeno alla chitarra.
2. ha un progetto artistico serio: dalla trilogia chimica dei bluvertigo (possono piacere o non piacere, ma almeno hanno qualcosa che li distingue dagli altri gruppi) al suo lavoro solista ispirato ai nostri cantautori degli anni 60 e 70 caduti nel dimenticatoio ( e che ha riportato il theremin agli splendori del passato) al rifacimento del disco di de andré (ora qui criticherete perchè siete polemici: se lo avesse riarrangiato (cosa che è perfettamente in grado di fare) avreste detto CHE BLASFEMO!, invece l'ha rifatto praticamente uguale dunque direte CHE PALLE!, ed invece è un'operazione coraggiosa e ben suonata, finiamola con quest'aura di intoccabile della quale avvolgete de andré che invece era una persona semplice e tangibile che avrebbe almeno apprezzato una simile opera ).
3. sa scrivere dei testi come quasi nessuno fa più, ossia con uno stile personale.
4. ha salvato il culo all'ultimo album decente di battiato (GOMMALACCA) ma soprattutto cura numerose produzioni artistiche, perchè cerca di dare una mano a quelli i più emergenti di lui.
5. il disco ZERO, ultimo della trilogia BLUVERTIGO, ha avuto una lunghissima preproduzione e gestazione in studio, e se non altro si sente: lo considero uno dei migliori lavori italiani degli ultimi vent'anni. invece di commentare tanto per allenarvi coi tasti andatevelo ad ascoltare, come faccio io, che infatti sono bette ascoltatore di spessore.
se vogliamo trovargli un limite (ne avrà a decine, come tutti, ovviamente, è anche uno istintivamente antipatico, penso!) è che forse risulta un pò troppo dandy. ma almeno in vita sua ha aperto qualche libro di tecnica pianistica, qualche libro di filosofia, qualche libro di leteratura, ed è in grado di fare un bel concerto senza fuffa e senza playback. a me non sembra poco.
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10 comments:
Alla fine cedo sempre... mi fai così tanto incazzare. Ho solo iniziato a leggere il post è hai osato scrivere che morgan suona bene il piano, non come cammariere...
Ecco, hai mai visto "suonare" cammariere? Sicuramente no! Però bravo... continua così, facciamoci del male!
evidentemente tu non hai visto suonare morgan.
NEssuno di voi due ha mai visto suonare Pierluciano Pigliaru. E' questo il vero problema: che sputiamo sui nostri migliori talenti. Mi vigogno tanto, come direbbe la bisnonna piemontese (questa è anche una citazione al novantaseiesimo livello, che potrebbe avere a che fare con Paolo Conte). Una cosa ce l'hanno di certo in comune Cammariere e Morgan, mi stanno sul cazzo a pelle. Però lo dico al di fuori di qualsiasi criterio di giudizio.
La Salma è la virtù dei Morti
comunque non siamo ridicoli: cosa giochiamo, a chi è più bravo al piano? che cazzo di criterio sarebbe? sono due pianisti diversi, a ciascuno il suo. a me quello mulo che sa suonare a manetta classica e contemporanea, a te quello che suona sul titanic di de gregori....che affonda. mi sembra ci siamo, no?
Pierluciano invece è una realtà dei nostri tempi, un pò come la Nuorese. ah no.
kmq morgan è bettelezzu.io non capisco come ha fatto quella gran figa di asia argento a dargliela.
forse ha visto qualcosa oltre.
ma anke no.infatti l'ha mollato.
però ci ha fatto un figlio. guarda un pò le donne come sono contorte.
pure peggio.ci fa un figlio e poi lo molla dopo un anno.poi questi artisti sono strani fanno i figli perkè sennò si sentono frustrati perkè sennò non si sentono abbastanza normali
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