Monday, December 19, 2005
può scendere luca a giocare a pallone?
dietro questa frase c'è la mia infanzia. me l'ha fatta ricordare chicco, è uscita in una conversazione tra amici mentre si ricordava il passato. ricordate, voi maschietti, quando uno citofonava, e tu eri felicissimo che ti fossero venuti a chiamare, e ti chiedevi in quanti eravate, se le squadre sarebbero state equilibrate o no, se si poteva tirare da dietro il centrocampo, e soprattutto se c'erano i portieri? l'ora legale era un incubo, perchè c'era più buio e dalle 4 e mezza non vedevi la palla.
il mio cortile mi sembrava enorme, e quello dei sotterranei mi sembrava immenso. oggi in nessuno dei due mi riconosco: uno è un parcheggio per le inutilissime vetture del mio condominio, antitesi del calcio; e l'altro un semplice punto di passaggio quando esci per andare altrove. le porte mi sembrano troppo grandi, eppure segnare era complicatissimo. secondo me le abbiamo pure levigate in corrispondenza dei pali. e soprattutto una è immancabilmente più grande dell'altra.
alla fine del primo tempo ci mangiavamo il ghiacciolone da quel signore anziano che non parlava mai, mentre sua moglie era molto gentile, ma lei non c'era quasi mai. il loro bar lo campavamo noi con quei gelati. oggi è uno squallido tzilleri, pieno di ubriaconi che non sanno nemmeno parcheggiare. gli ubriaconi tristi sono una razza che proprio non mi va giù, ma mi sa che sono tutti così. comunque i vecchi proprietari non ci sono più, forse sono morti.
non c'è più nemmeno il CENTROCOPIE dove spesso perdevamo la palla e iniziavamo a stressarli affinché ce la restituissero.
oppure la palla andava da quel signore zoppo col balcone a risucchio. anche li ci toccava chiedere, talvolta invano.
o andava in strada, e scendeva velocemente verso oliena, verso la scritta I LOVE ORGOSOLO oggi praticamente cancellata.
se invece la alzavi a campanile andava nei balconi dei vicini, tipo mio zio o quell'altro con l'occhio di vetro, o al secondo piano dove non c'era nessuno. che sfiga, se finiva lì eravamo davvero fregati, toccava fare colletta e comprarne una nuova.
insomma, al di fuori del cortile dovevamo sempre implorare qualcuno. gli adulti, insomma.
un bambino non dovrebbe mai implorare un adulto.
ho idea che già in quegli anni nel mio vicinato fosse pieno di coglioni.
ho idea che in questi anni, anche al di fuori del mio vicinato sia pieno di coglioni.
e ho idea che i bambini di oggi stiano tutti in casa a fare gli imbecilli davanti alle playstation che i genitori coglioni gli comprano. quegli stessi genitori che sorridono nel vedere i loro balconi al sicuro da pallonate e urla.
io gioco anche a 26 anni, però.
ed ho il piede storto.
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1 comment:
finalmente ho finito il sito di tinooo dacci un okio e dimmi.
www.onitafaiac.it
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